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A ormai una settimana dal grande evento “ParksPlanet Academy Day” del 12 ottobre, siamo qui a riassumere tutte le emozioni e le sorprese che abbiamo vissuto insieme a voi in quella magica giornata.

Il 12 ottobre 2024 è stata una data storica per tutti gli appassionati di parchi a tema. La ParksPlanet Academy, la prima e unica accademia italiana dedicata al mondo dei parchi, ha aperto le sue porte per un evento inaugurale che ha superato ogni aspettativa. Oltre 150 tra studenti, appassionati e professionisti del settore si sono riuniti per una giornata all’insegna della condivisione, dell’apprendimento e del divertimento.

La giornata è stata ricca di momenti unici. I numerosi relatori, esperti del settore, hanno condiviso le loro conoscenze e passioni, offrendo spunti di riflessione e ispirazione ai partecipanti. Dai segreti della progettazione di un parco a tema all’importanza della comunicazione sui social media, ogni intervento ha rappresentato un tassello fondamentale per comprendere a fondo il mondo dei parchi.

 

Sorprese ed emozioni a non finire

Ma le sorprese non sono finite qui. Due ospiti d’eccezione, Marco Bressan e Claudio Mazzoli, hanno fatto la loro apparizione a sorpresa, entusiasmando il pubblico con le loro storie e aneddoti. La loro presenza ha ulteriormente arricchito l’evento, dimostrando quanto il mondo dei parchi a tema sia capace di unire persone provenienti da background diversi.

Durante le pause tra un intervento e l’altro è stato semplicemente emozionante vedere come fossero accerchiati dai giovani studenti della ParksPlanet Academy, curiosi di conoscere i propri idoli e potergli parlare a tu per tu: Claudio e Marco, pionieri delle tematizzazioni di molti parchi divertimento in tutto il mondo (su tutti Epcot, Universal Studios Hollywood e Orlando, Gardaland, Caribe Bay, Etnaland, Aquafollie) hanno regalato momenti indimenticabili a tutti i presenti. Hanno inoltre lanciato una piccola anticipazione di quello che sarà la ParksPlanet Academy a partire dal 2025: una vera e propria Accademia, affiancati tra i tanti coach anche da Marco e Claudio. Siete pronti a imparare dai più grandi della storia dei parchi?

 

Un’esperienza immersiva unica

E come dimenticare la walkthrough immersiva durante la pausa pranzo? Realizzata nei sotterranei dell’hotel dal nostro team di Shifted Amusement Productions, “Last Roll To Hell” è stata la primissima immersive walkthrough nata grazie alla tecnologia NextGen Trail: questa esperienza ha trasportato i partecipanti in un’altra dimensione, facendo vivere loro emozioni indimenticabili.

Con una durata di circa 10 minuti, i visitatori sono stati catapultati nell’azione: eventi paranormali si stanno verificando da qualche giorno nell’hotel e un team di ricercatori è già sul posto, seppur ormai decimato numericamente. I guest, dotati di radio walkie-talkie e torcia (dispositivi interattivi NextGen Trail) dovranno risolvere una questione lasciata in sospeso da ormai troppo tempo e salvare l’intera umanità.

Non solo brividi ed emozioni, “Last Roll To Hell” ha visto impiegato anche il team di Shifted Media Productions per la creazione del videomessaggio del protagonista presente a metà dell’experience: a detta di molti, un vero e proprio film.

Ci tenevamo molto a regalarvi un’anteprima di ciò che il futuro riserva per il mondo delle attrazioni immersive con la nostra tecnologia e pare sia stata una graditissima sorpresa.

 

Diciassette grandi coach…

Ad inaugurare la giornata è stato un amico che si definisce “graficoltore”: stiamo parlando di Luca Bezzi (Luke ArtWorks)! Dando spunti fantastici a tutti i presenti ponendo quesiti fondamentali per nutrire la creatività di ognuno di noi, ci ha raccontato tutte le fasi che vive un artista durante la creazione di una propria opera.

Subito dopo è intervenuta Alice Casali (Delle Meraviglie – Servizi D’Arte), con un discorso semplicemente ammirevole: non è tutto oro ciò che luccica, non bisogna sempre accettare determinate condizioni solo perché mossi da una grande passione. Con Alice abbiamo approfondito il tema difficile dei Theming Fabricator, di cosa significa lavorare a contatto con i parchi e di tutte le criticità che possono emergere in questi rapporti. Un intervento difficile ma che Alice ha saputo affrontare in maniera splendida, sicuramente un argomento non da tutti. Brava Alice ad aver insistito con noi per intavolare questo tema.

A gran sorpresa ecco intervenire Marco Bressan (OzLab) e Claudio Mazzoli con un sacco di aneddoti e domande per tutti i nostri studenti. Una grande sorpresa, per noi tutti, che ci ha riempito il cuore!

Dopo questo momento speciale e inaspettato, è il momento di Giovanna Testa e Alessandro Messina (Moviemex3D): un viaggio tra cinema, tecnologie ed esperienze virtuali all’interno dei parchi divertimento. Con la loro simpatia ed esperienza ci hanno raccontato la nascita della loro azienda fino al raggiungimento dei loro primi grandi successi.

Ultimo coach della mattinata è stato Davide Faggion (Davide Faggion Studio), content creator per Movieland The Hollywood Park, Leolandia, Aquardens e molte altre attività di svariati settori. Con Davide abbiamo imparato tutto quello che si nasconde dietro alla creazione di contenuti che possano trasmettere le emozioni dei parchi attraverso uno schermo.

 

 

… tra mattina e pomeriggio!

Il pomeriggio è proseguito con l’intervento di Fabio Mauro Angeli, Alessio Perottino e Luca Bellan (Shifted Productions), alla scoperta del team che ha creato ParksPlanet e la startup Shifted Productions partendo dal sogno di tre giovani ragazzini fino al raggiungimento dei primi obiettivi: NextGen Trail, Wreckage (Gardaland), ParksPlanet Academy e molto altro. Con loro abbiamo imparato di non demordere e che se si vuole realizzare il proprio sogno bisogna crederci fino in fondo. Tutti insieme!

Simone Bazzanella e Sara Franceschetti (Phobos) ci hanno invece delineato gli aspetti nascosti nella progettazione di Horror Experience ed Escape Room: perché la paura è una cosa seria.

Con Erika Tessarolo (M.Art Technology brand Showgames) CEO, artista e portavoce in Confartigianato del gruppo Costruttori di Attrazioni, abbiamo intrapreso un viaggio dietro le quinte della sua azienda unica in Italia, con un focus particolare sui suoi prodotti di punta e assoluta qualità made in Italy, raccontando la storia avvincente fin dalla sua fondazione e crescita internazionale.

Successivamente abbiamo avuto il piacere di ospitare Luca Cravero e Luca Bernardi (SICK S.p.A.), rispettivamente Sales Manager e Responsabile Commerciale di zona. Pioniera dei sensori intelligenti nel mondo dell’automazione di cui i nostri amati parchi divertimento sono letteralmente disseminati, SICK gestisce quotidianamente molti dei processi più complessi.
Un ringraziamento anche a Matteo Rondini per la passione e l’ottima presentazione allo stand SICK.

In chiusura di giornata è arrivato il turno di Stefano Toscani (Toscani Automazione): uno dei più grandi esperti di automazione nel settore dei parchi divertimento, ci ha guidato in un affascinante viaggio alla scoperta del cuore pulsante delle nostre attrazioni preferite. Con lui abbiamo compreso l’importanza dei PLC e delle logiche di programmazione, e abbiamo potuto ammirare da vicino alcuni dei suoi progetti più iconici. I ragazzi della Toscani Academy hanno completato il quadro, mostrandoci dei modellini in scala che hanno reso ancora più concrete le spiegazioni di Stefano.

 

Un ringraziamento speciale

Un evento di tale portata non sarebbe stato possibile senza il supporto di numerosi partner. Le oltre 10 aziende presenti hanno contribuito a creare un’atmosfera unica e a offrire ai partecipanti l’opportunità di conoscere da vicino variegati ambiti nascosti nell’industria del divertimento.

Un grazie speciale anche a chi ha creduto in noi fornendo supporto tecnico:

  • SICK S.p.A. per aver supportato la nostra iniziativa, oltre ad aver presenziato per l’intera giornata con uno stand semplicemente stupendo;
  • Futura Elettronica ed Elettronica IN, che ha fornito gratuitamente le riviste contenenti l’articolo del nostro Alessio Perottino sul plastico dinamico di un river rapids;
  • Nicolò Bonzanini 3D, artista e creatore del portale verso il sottosopra utilizzato in “Last Roll To Hell”;
  • Giacomo Fumagalli, in arte @brine.ph, che ha composto la colonna sonora originale di “Last Roll to Hell” e del nostro trailer della tecnologia NextGen Trail.

 

Media Partners

Un grazie anche a tutti i ragazzi del web che hanno sostenuto sui loro profili la ParksPlanet Academy: Jacopo Ellezetazeta, Mau Lore, Giro Della Morte, Parks & Fun, GardaLive, FanParks, Magicland Curiosity, Parchi Divertimento CNM, Parks_Meme Ita.

E grazie di cuore anche a ChrisJourney per aver aperto virtualmente la giornata con il suo video “Come trovare la FELICITÀ nei PARCHI DIVERTIMENTI” riadattato appositamente per l’occasione.

 

Arrivederci al 2025

La ParksPlanet Academy si concede qualche mese di pausa per riordinare le idee e progettare il primo anno accademico 2025, in collaborazione con moltissime aziende e coach che non vedono l’ora di incontrarvi e trasmettervi la propria passione ed esperienza.

ParksPlanet Academy, la prima e unica accademia dedicata al mondo dei parchi.

 

Nel 2022 Disneyland Paris ha compiuto 30 anni e, con un piano di investimenti biennale, gli addetti ai lavori hanno messo a nuovo gran parte del parco. Dalle scenografie alle attrazioni, passando dalla nuova parata e dall’ingente restauro del castello, durato ben 12 mesi e che ha richiesto, tra le altre cose, 50.000 ore di lavoro e più di 1.200 litri di vernice rosa.

La ciliegina sulla torta a completamento del programma per i festeggiamenti, l’ha messa il reparto spettacoli del parco, capitanato da Ben Spalding (nel ruolo di produttore) che, dimostrando ancora una volta l’attenzione alla sperimentazione delle nuove tecnologie per l’intrattenimento, ha realizzato Disney D-Light: un pre-show in cui 150 droni danzano sopra al castello formando diverse figure nel cielo.

Disney D-Light, il primo spettacolo all’interno di un parco Disney che fa uso dell’innovativa tecnologia dei droni, è stato premiato come “Best Live Entertainment 2022” durante il Park World Excellence Awards a Londra.

 

Lo spettacolo

Durante l’anno si sono susseguite due versioni di questo drone show: la prima vedeva l’entrata in scena dei droni prima e dopo Disney Illuminations, mentre la seconda versione è tutta concentrata prima dello spettacolo principale. La limitata autonomia delle batterie dei droni e lo spreco di energia causato da due decolli e due atterraggi, con il conseguente tempo perso per andare dall’area di decollo al castello e viceversa, hanno determinato il cambio di rotta.

Disney D-Light, della durata totale di circa sei minuti, inizia con la proiezione architetturale di fantasie colorate che si susseguono sulla facciata del castello.

I colori dominanti sono quelli dell’anniversario: sfumature di fucsia, viola e blu. Il crescendo della colonna sonora viene accompagnato dall’accensione delle fontane, dei laser verdi frontali e, infine, dagli space cannon a testa mobile, posizionati sul retro del castello, che vanno a proiettare imponenti raggi luminosi nel cielo.

I droni fanno il proprio ingresso a circa metà show: poco prima della loro accensione la luce sul castello si affievolisce e la musica si abbassa. Quasi come per magia, le sfere led dei droni si illuminano creando in cielo un grande “30”, che oltre ad essere il logo dell’anniversario, richiama anche il topo padrone di casa.

disney d-light drone show

L’iconico logo del 30° anniversario di Disneyland Paris realizzato con 150 droni

Da qui si susseguono un gran numero di emozionanti coreografie aeree fino ad arrivare al gran finale, in cui l’ultima figura si scompone in centinaia di puntini che luccicano nel cielo sullo sfondo del castello, mentre lentamente si dirigono verso la zona di atterraggio (il tetto dell’edificio che ospita le attrazioni Blanche-Neige et les Sept Nains® e Les Voyages de Pinocchio).

Quando si assiste a questo spettacolo dal vivo è impossibile non notare le esclamazioni di stupore che si levano dalla piazza principale e dalla Main Street: questo perchè, oltre alla bellezza di quello che si sta guardando, quasi tutti gli spettatori vengono a contatto per la prima volta con una tecnologia per l’intrattenimento mai vista prima, proprio come il pubblico che ha potuto assistere alla prima proiezione dei fratelli Lumière nel 1895.

Tutto ciò è incredibile, vero? Ancor più incredibile è pensare che questo show sia nato dalla sinergia di menti brillanti, idee innovative e tanta passione per un mondo nel quale l’immaginazione e la meraviglia sono le protagoniste assolute.

Ricordate: lo spettacolo è stato confermato fino alla fine della stagione estiva 2023.

Il partner

Il partner selezionato dal parco è un’azienda francese di nome Dronisos: abbiamo utilizzato volutamente la parola “partner” e non “fornitore” perchè a tutti gli effetti le due aziende hanno affrontato un lungo e complicato percorso per arrivare insieme al risultato finale.

Dronisos nasce nel 2016 come startup specializzata nella creazione di spettacoli di droni indoor e outdoor, attualmente conta sei finanziatori, circa 40 dipendenti, diversi brevetti depositati riguardanti gli algoritmi di posizionamento e di volo con flotte di droni, oltre a tre sedi di rappresentanza al di fuori dell’Europa: Orlando (USA), Bangalore (India) e Dubai (UAE).

Ad oggi sono più di 40.000 gli spettacoli in tutto il mondo realizzati dall’azienda. Alcuni dei progetti in portfolio sono stati realizzati per Disney, Peugeot, Expo 2020 Dubai, Puy du Fou, DollyWood e The Tonight Show Starring Jimmy Fallon.

Uno dei loro spettacoli è arrivato anche a Torino dove, nel giugno 2020 in occasione della festa di San Giovanni, è stato addirittura battuto il record mondiale di volo con droni all’interno di un edificio (ne hanno utilizzati ben 200!).

 

La realizzazione

Bene, abbiamo conosciuto lo show e il partner tecnologico.  Volete sapere come si realizza uno spettacolo del genere? Scopriamolo insieme!

Storyboard

Tutto ha inizio da un foglio di carta, anzi, da tanti fogli di carta. Il cliente effettua una o più riunioni in cui espone all’azienda (in questo caso Dronisos) le proprie idee sulle coreografie che i droni dovranno creare nel cielo e, indicativamente, la loro durata.

I visual artist si mettono subito al lavoro con carta e penna (e con la tavoletta grafica) per creare uno storyboard in cui rappresentano la sequenza di figure che saranno formate nel cielo e descrivono a parole i movimenti che dovranno compiere i droni per passare da una figura all’altra.

Show editing e scelta dei droni

Quando lo storyboard riceve l’approvazione del cliente, il team di artisti crea la coreografia digitale a PC tramite un software che consente di simulare e visualizzare in 3D i movimenti dei droni in un dato spazio; questo passaggio è fondamentale nel processo di creazione dello show.

Proprio durante questa fase viene concordato con il cliente il numero di droni che prenderanno parte allo spettacolo: più le immagini disegnate nel cielo sono complesse, più sarà alto il numero di droni da utilizzare. Teniamo presente che per disegnare una figura in 2D di 30×10 metri servono tra i 100 e i 300 droni, mentre per la stessa figura in 3D che ruota su sé stessa occorrono tra i 500 e i 1500 droni in base alla definizione che si vuole ottenere.

Oltre al numero di droni da impiegare, viene scelto anche il modello: esistono droni di piccole dimensioni con batteria limitata e poca resistenza al vento, che di norma vengono usati per spettacoli della durata sotto i 10 minuti in zone non ventose.
Se il numero di coreografie è elevato e i droni devono sincronizzarsi a una colonna sonora della durata di diversi minuti, vengono utilizzati droni di taglia media con batterie più capienti che hanno una durata tra i 10 e i 12 minuti (aggiungendo poi il tempo di decollo e atterraggio si arriva a circa 15 minuti).

Nel caso di Disney D-Light sono stati utilizzati dei droni commerciali di taglia media (Parrot Bebop 2) pesantemente modificati sia nell’hardware, per ospitare un gruppo di LED che crea la luce colorata e alleggerire il resto della struttura, che nel software, per eseguire lo spettacolo e comunicare con la stazione di controllo a terra.

 

A sinistra il Parrot Bebop 2 in versione commerciale, a destra lo stesso drone modificato per lo spettacolo (Tutti i diritti a Dronisos)

 

Dopo aver disegnato le coreografie con il software 3D, viene avviata la compilazione dello spettacolo: questa fase è estremamente critica perché, istante per istante, il software calcola le posizioni di ciascun drone nello spazio (dal decollo all’atterraggio, passando per le coreografie) e crea tutte le traiettorie affinché non avvengano collisioni in volo.

Immaginate che ogni drone sia circondato da una sfera di qualche metro di diametro, nessuna di esse dovrà entrare in contatto con le altre.

Spettacoli di test: in virtuale e nella realtà

A questo punto ci troviamo in una fase avanzata della realizzazione dello show in quanto gli artisti e il cliente potranno visionare lo spettacolo, tramite visualizzatore 3D, da diverse angolazioni e apportare le opportune modifiche e correzioni. Molto spesso vengono utilizzati anche dei visori VR per aumentare l’immersività della simulazione.

Terminata la programmazione e la simulazione 3D dello spettacolo si incomincia a fare sul serio: vengono concordate le sessioni di test dal vivo, assieme al cliente, in uno spazio privato lontano da occhi indiscreti. Per lo spettacolo Disney D-Light, ad esempio, è stato utilizzato un campo nei pressi di Bordeaux di proprietà di Dronisos.

 

Test notturni nel campo privato di Dronisos presso Bordeaux

Test notturni nel campo privato di Dronisos presso Bordeaux. (Tutti i diritti a Dronisos)

 

Installazione spettacolo presso il cliente finale

Effettuate le ultime correzioni, i tecnici si spostano sul luogo dove verrà effettivamente eseguito lo spettacolo; in questo caso, essendo uno show permanente, sono state adottate soluzioni tecniche diverse da quelle che solitamente si utilizzano per performance “one-shot”.

La control room dei droni è stata posizionata in pianta stabile presso la regia dello spettacolo Illuminations (la casetta nell’aiuola che troviamo a sinistra, se guardiamo verso il castello dalla piazza centrale) e le operazioni di disposizione e ritiro droni a terra sono state ottimizzate per impiegare meno tempo e personale possibile. 

Dronisos ha formato il personale del parco in modo che possa mettere in scena lo spettacolo di droni in maniera autonoma e intervenire per gestire eventuali anomalie, oltre ad aver fornito al parco i pezzi di ricambio (tipicamente droni interi, batterie ed eliche); inoltre sono state formate due squadre di piloti per consentire una turnazione tra le varie serate e quindi la loro presenza ad ogni show.

Safety First! I sistemi di sicurezza

In questo tipo di spettacoli il fattore sicurezza è un elemento critico, in quanto sono presenti centinaia di droni a poche decine di metri dagli spettatori: non deve accadere che un drone perda il controllo e vada a finire sul pubblico.

Per questo motivo vengono implementati diversi sistemi atti a ridurre al minimo i rischi:

  • previsioni meteo: in caso di condizioni meteo non favorevoli al volo in sicurezza dei droni (vento forte, pioggia o neve), lo spettacolo può essere annullato anche a pochi secondi dall’inizio;
  • geofencing: creazione di un recinto virtuale attorno all’area in cui si svolge lo spettacolo, da cui i droni non possono uscire anche in caso di comandi errati;
  • telemetria: il drone trasmette alla stazione di terra diversi parametri vitali tra cui la carica della batteria e lo stato dei sensori segnalando le anomalie in tempo reale;
  • comunicazioni terra-drone criptate: la trasmissione della telemetria e dei comandi avviene tramite un canale sicuro e criptato;
  • ispezione pre-volo: un gruppo di piloti certificati ispeziona i droni e lo spazio di decollo e atterraggio pochi minuti prima dello spettacolo, per dare il via libera allo spettacolo.

 

A sinistra la centrale meteo in regia che raccoglie forza e direzione del vento in vari punti, a destra la programmazione del sistema di geofencing (Tutti i diritti a Disneyland Paris e Dronisos)

 

Posizionamento di precisione

Elemento essenziale per la riuscita dello spettacolo è il sistema di posizionamento: per ottenere e mantenere delle posizioni così accurate, anche in presenza di vento, il segreto risiede proprio nel cuore di ciascun drone.

All’interno di ogni drone infatti, è presente una scheda (chiamata “flight controller”) a cui sono collegati diversi sensori:

  • accelerometro e giroscopio per misurare i movimenti e le inclinazioni;
  • magnetometro per misurare l’orientamento del drone con i punti cardinali (importante per mantenere la luce colorata sempre rivolta verso il pubblico);
  • barometro per ricavare la quota di volo tramite la misurazione della pressione atmosferica;
  • GPS che serve per ricavare la posizione geografica tramite la triangolazione del segnale degli omonimi satelliti.

La precisione di posizionamento fornita dal GPS in alcuni casi potrebbe non bastare (questa tecnologia ha un errore di alcuni metri nella stima della posizione), per questo nel caso in cui fossero richieste coreografie con i droni a una distanza particolarmente ridotta o edifici nei paraggi che disturbano il segnale GPS, si può ricorrere al sistema RTK. Questo sistema è composto da un insieme di antenne a terra: i droni triangolano la loro posizione sempre con il GPS, ma utilizzando anche il segnale “corretto” che arriva dalle antenne sottostanti riducendo così l’errore di posizionamento a pochi centimetri.

Il costo

Il costo di uno spettacolo di droni è generalmente complesso da calcolare. Molteplici fattori concorrono alla formazione del prezzo finale, come ad esempio la durata dello spettacolo, la quantità e il tipo dei droni impiegati, la complessità delle coreografie (statiche 2D oppure 3D in movimento) oltre all’impiego di tecnici e artisti per due o  tre mesi (nel caso di Disney D-Light arriviamo quasi a un anno di lavoro).

Oltre a questo si deve considerare l’infrastruttura da allestire sul posto dello spettacolo (spazio di decollo/atterraggio, antenne e stazione di controllo): temporanea in caso di spettacoli “one-shot” oppure fissa in caso di spettacoli permanenti proprio come Disney D-Light.

Lo spettacolo che abbiamo preso in considerazione presenta un’ulteriore difficoltà tecnica, ossia l’integrazione e la sincronizzazione con i sistemi di illuminotecnica preesistenti (proiettori per il video mapping, luci, fontane, fuochi, eccetera…) .

Nel caso desideraste uno spettacolo di droni tutto vostro, è possibile stimare che il costo di 10 minuti di spettacolo con 200 droni sia a partire da €60.000, con 500 droni a partire da €125.000 oppure con 1000 droni a partire da €225.000. Economico, vero?

 

Noi di ParksPlanet ci siamo divertiti ad utilizzare l’editor impiegato nella realizzazione Disney D-Light per farvi i nostri migliori auguri di buone feste… In maniera originale!

 

Aggiornamento del 10/01/2023: è stato annunciato il nuovo spettacolo “Avengers: Power The Night” in cui verranno impiegati ben 500 droni! Lo show si terrà negli Studios e vedrà la Tower of Terror come protagonista principale tra video mapping, fuochi d’artificio e incredibili effetti luminosi.

 

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