La ParksPlanet Academy è pronta a vivere un momento storico: la sua prima visita didattica ufficiale. Un passo importante nel percorso formativo che abbiamo costruito insieme a studenti, docenti e professionisti del settore. E per dare il via a questa nuova avventura nel miglior modo possibile, abbiamo scelto una destinazione unica nel suo genere: Cowboyland, a Voghera, il primo e unico parco tematico western in Italia.

Una giornata che unisce didattica, emozione e scoperta. Non si tratta solo di una visita, ma di un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, in cui i concetti appresi durante le lezioni prenderanno forma attraverso strutture reali, professionisti del settore e un parco con una chiara identità tematica e gestionale.

🐎 Cowboyland: dove il West prende vita… a Voghera

Situato in provincia di Pavia, Cowboyland è molto più di un semplice parco divertimenti. È un’esperienza immersiva nel mondo del vecchio West americano, dove i visitatori possono vivere una giornata tra cavalli americani, bisonti, carri coperti, duelli western e animazione tematica. È parte integrante del più ampio complesso agrituristico “Cowboy’s Guest Ranch”, creando un ponte perfetto tra intrattenimento, natura e cultura.

Nato da un progetto coraggioso e visionario, Cowboyland si è distinto negli anni per la coerenza del tema, l’attenzione al pubblico familiare, e per l’incredibile varietà di esperienze, molte delle quali a stretto contatto con animali e tradizioni autentiche del Far West. Le sue attrazioni sono pensate per educare divertendo: ogni zona è curata nei minimi dettagli, e ogni attività è studiata per offrire un’immersione completa.

🎆 Novità 2025: Crazy Wild West – Live Stunt Show

La stagione 2025 segna un’evoluzione importante per Cowboyland. Dopo anni di successi con spettacoli western, il parco debutta con una nuova produzione colossale: “Crazy Wild West – Live Stunt Show”

Uno show di nuova concezione, con stuntman professionisti, effetti speciali e una regia dinamica che trasporta gli spettatori nel cuore pulsante della città di San Antonio, dove si scontrano sceriffi, fuorilegge e personaggi leggendari del West.

La nuova arena da 500 posti è stata progettata per ospitare un’esperienza visiva e acustica di altissimo livello, e lo spettacolo si preannuncia come una delle produzioni più ambiziose mai realizzate in un parco a tema italiano di medie dimensioni. Il cast è composto da ben 12 stuntman, affiancati da un team tecnico che lavora dietro le quinte per garantire la sicurezza e l’impatto scenico di ogni singolo movimento.

Per i nostri studenti sarà una straordinaria opportunità di osservazione, per capire come si produce uno show di questo livello, quali sono le sfide dietro le quinte, e quanto lavoro di squadra sia necessario per far vivere ogni giorno la magia del West.

🧭 Le attività didattiche esclusive della giornata

Durante la visita, i partecipanti alla ParksPlanet Academy avranno accesso a tre esperienze didattiche progettate appositamente per noi, grazie alla collaborazione con la direzione del parco:

1. 🔧 Visita tecnica all’attrazione “Gold Mine Train”

Una delle attrazioni simbolo del parco, il “Gold Mine Train” è un family coaster interamente tematizzato in stile western-minerario. La nostra visita andrà oltre la semplice esperienza da visitatori: analizzeremo il tracciato, i sistemi di sicurezza, le procedure di mantenimento giornaliero dell’attrazione.

I tecnici di Cowboyland accompagneranno gli studenti tra i dietro le quinte dell’impianto, per mostrare il lavoro quotidiano necessario a mantenere operativo un coaster, anche di piccole dimensioni, nel contesto di un parco tematico con forte affluenza di pubblico familiare.

2. 🎭 Accesso ai backstage e incontro con gli stuntman del “Crazy Wild West Show”

Un vero privilegio: avremo accesso al dietro le quinte dello spettacolo più importante del parco, per osservare il training, la preparazione delle scene e gli accorgimenti tecnici per garantire la sicurezza durante le acrobazie.
Durante questo momento incontreremo alcuni dei protagonisti dello show, che ci racconteranno il dietro le quinte del loro lavoro, la formazione necessaria per diventare stuntman, e le peculiarità del lavorare in un parco tematico.

Un’occasione preziosa per riflettere su come uno spettacolo live possa diventare un elemento chiave nella narrazione e nell’identità di un parco.

3. 🗣 Q&A live con Roberto Ottolini, fondatore e proprietario di Cowboyland

Chiudiamo la giornata con un incontro che da solo vale l’intera esperienza: un confronto aperto con Roberto Ottolini, creatore di Cowboyland. In questo momento di dialogo, i nostri studenti potranno porre domande dirette sullo sviluppo del parco, le sfide imprenditoriali, le scelte gestionali e la visione del futuro.

Un’occasione per comprendere come nasce un parco tematico da zero, quali sono le logiche dietro l’ampliamento dell’offerta e come si costruisce una proposta coerente nel tempo.

🎯 Una giornata tra formazione e ispirazione

Questa visita rappresenta un’opportunità concreta di applicare le nozioni apprese nei corsi ParksPlanet Academy a un contesto reale. Non visiteremo semplicemente un parco: ci confronteremo con i professionisti che ogni giorno lo costruiscono, lo gestiscono e lo fanno vivere.

Cowboyland si rivela così il palcoscenico ideale per la nostra prima avventura didattica. Un parco che unisce cuore, visione e professionalità, e che siamo onorati di esplorare insieme ai nostri studenti. Ad accompagnarci nella visita, anche alcuni dei nostri grandi coach: Luca Bezzi e Claudio Mazzoli!

Seguiteci sui nostri canali social per vivere la giornata insieme a noi, con aggiornamenti in tempo reale, dietro le quinte e contenuti speciali!

Un ponte strategico tra parchi divertimento, spettacolo e turismo

Roma, 30 maggio 2025 – In occasione dell’apertura della stagione estiva, che quest’anno coincide con il ponte del 2 giugno, prende ufficialmente vita Assoparchi, la nuova realtà associativa che raccoglie l’eredità dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – frutto di un processo associativo avviato nel 1988 – e ne amplia il perimetro d’azione, affermandosi come il nuovo punto di riferimento per oltre 400 realtà italiane tra parchi tematici, acquatici, faunistici, avventura e attrazioni esperienziali. Un’industria che ospita ogni anno più di 22 milioni di visitatori, certificati da SIAE, e rappresenta uno dei principali attori della experience economy.

Assoparchi è una risposta concreta al forte processo di sviluppo del comparto, tra i più dinamici dell’economia nazionale. I dati parlano chiaro: +47% di investimenti nel 2025 rispetto all’anno precedente, per un totale di 220 milioni di euro, di cui 40 milioni destinati a progetti di efficientamento energetico, con la previsione di superare i 500 milioni investiti entro il 2027.

Una dimostrazione tangibile della fiducia delle imprese e della solidità di un settore che ha saputo reagire con determinazione anche dopo la pandemia, riscontrando un apprezzamento crescente da parte del pubblico. In un contesto globale segnato da incertezze e conflitti, infatti, i parchi riaffermano il loro ruolo di luoghi sicuri e positivi, dove ritrovare la leggerezza, il sorriso e il valore della condivisione con la famiglia e gli amici. Spazi di libertà creativa, oggi più che mai percepiti come beni culturali esperienziali.

Proprio per interpretare questa nuova centralità, Assoparchi ha scelto di aderire ad AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) e Federturismo-Confindustria, rafforzando così il dialogo sia con il mondo dello spettacolo dal vivo – ambito in cui i parchi divertimento italiani investono ogni anno oltre 15 milioni di euro nella produzione di spettacoli – sia con l’industria turistica, di cui rappresentano un volano importante, grazie alla formula “parco + hotel”, che genera milioni di pernottamenti. Un intreccio, quello tra parchi divertimento, cultura ed economia del turismo e del tempo libero, che trova piena rappresentanza in questa nuova configurazione associativa.

Pareschi e Crisanti alla guida di Assoparchi

Alla guida di Assoparchi è stato confermato Luciano Pareschi alla presidenza, mentre Maurizio Crisanti, già segretario nazionale dell’associazione precedente, assume il ruolo di direttore, garantendo continuità gestionale e strategica.

Luciano Pareschi

“Con Assoparchi raccogliamo un’eredità importante e la proiettiamo nel futuro. I parchi italiani sono oggi realtà imprenditoriali dinamiche, capaci di creare valore economico, sociale e culturale per il Paese. La nascita di questa nuova associazione risponde alla necessità di rappresentare in modo più efficace un settore in trasformazione, che richiede visione, competenze e alleanze strategiche. Non siamo più solo luoghi di svago: siamo motori di attrattività turistica, innovazione tecnologica e qualità artistica, protagonisti a pieno titolo della experience economy, in cui l’emozione e il coinvolgimento sono al centro della proposta di valore. Assoparchi nasce per dare piena espressione a tutto questo, con lo sguardo rivolto all’Italia ma con una vocazione sempre più internazionale” – ha dichiarato Luciano Pareschi, presidente Assoparchi.

Con un fatturato della sola biglietteria di 400 milioni di euro, i parchi divertimento sono tra gli attrattori turistici che generano più indotto sul territorio, calcolato in oltre 2 miliardi di euro, tra ristoranti, hotel, merchandising e altri servizi, rappresentando un pilastro non solo per l’economia territoriale, ma anche per l’occupazione: il comparto impiega infatti più di 60.000 persone, tra posti di lavoro diretti e indiretti.

Maurizio Crisanti

“Con Assoparchi intendiamo rafforzare le relazioni istituzionali e offrire alle imprese del comparto un supporto consulenziale integrato – legale, amministrativo, sindacale e tecnico – con particolare attenzione all’innovazione e alla sicurezza. La collaborazione con AGIS e Federturismo ci consente di operare in modo più incisivo nel definire politiche culturali e turistiche, valorizzando il ruolo dei parchi e delle attrazioni turistiche come luoghi che offrono esperienze d’eccellenza e costituiscono un volano per lo sviluppo dei territori, in un’ottica di sempre maggiore interconnessione tra divertimento, spettacolo, turismo e wellness per lo sviluppo del Paese” – conclude Maurizio Crisanti, direttore Assoparchi.

Ebbene sì: la seconda edizione del nostro ParksPlanet Academy Day sta arrivando!

Finalmente è arrivato il momento che più aspettavamo di condividere con voi: sono finalmente acquistabili i Daily Pass per l’Academy Day 2025 di sabato 27 settembre, che si terrà presso il Parc Hotel di Peschiera del Garda!

Sarà una giornata straordinaria, dedicata agli studenti della nostra Academy ma anche agli appassionati e ai professionisti del settore dei parchi a tema e dell’intrattenimento tematico. Ci conosceremo finalmente dal vivo, e vivremo insieme momenti di formazione, ispirazione e condivisione insieme alla schiera dei nostri Coach.

Qualche nome e un piccolo spoiler…

Durante i workshop previsti nel corso della giornata, avremo l’occasione di esplorare da vicino una delle dark ride più affascinanti d’Italia: Huntik 5D. Ne racconteremo il percorso completo, dalla fase di concept alla progettazione, fino alla realizzazione finale, insieme ad alcuni degli artisti e ingegneri che l’hanno resa possibile, tra cui Tommaso Gomez (Art Director, Rainbow) e Franco Valenziano (VFX Producer). Un’occasione unica per entrare dietro le quinte della magia!

E non è tutto: sarà anche il momento per pranzare e chiacchierare in compagnia di alcuni dei grandi protagonisti del mondo dei parchi, confrontarsi, farsi ispirare e, perché no, dare il via a nuove collaborazioni.

Tra i numerosi ospiti dell’Academy Day 2025 figurano personalità come gli scenografi <strong>Claudio Mazzoli (Gardaland, Disney, Universal) e Marco Bressan (OzLab), la theming fabricator Alice Casali (Delle Meraviglie) e l’imprenditrice Erika Tessarolo (Show Games Italy & US.), artisti come Luca Bezzi (LukeArtworks) e Marco Inselvini (The LaserExtreme), professionisti dell’entertainment come Mauro Corvino (RTL 102.5, BreakOut Escape Room) insieme a numerosi altri ospiti di rilevanza internazionale che vi presenteremo nelle prossime settimane (il programma dell’evento è ancora in via di definizione). Insomma, un’occasione imperdibile!

Academy Day 2025

Claudio Mazzoli e Marco Bressan

Come prenoto il mio posto?

Il numero di posti è limitato, quindi ti consigliamo di assicurarti subito il tuo pass direttamente tramite il nostro nuovissimo shop:

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Vuoi avere un’idea di cosa ti aspetta?

Visita la photogallery dell’evento 2024!

E non temere: per qualsiasi dubbio o domanda, siamo sempre a tua disposizione!

Siete pronti a costruire con noi il vostro futuro professionale nel mondo dei parchi a tema?

ParksPlanet Essentials 2025: ultimi giorni per l’iscrizione!

Lo scorso 27 aprile, presso il Parco Sigurtà di Valeggio sul Mincio, il nostro Coach Davide Faggion inaugurava ufficialmente la ParksPlanet Academy con il workshop “Content Creation e strategie social”: uno splendido inizio per la prima accademia italiana dedicata ai parchi a tema! Sarà invece la data di lunedì 12 maggio a segnare l’inizio delle lezioni del ciclo ParksPlanet Essentials 2025, un corso unico nel suo genere pensato per offrire una panoramica completa a 360° sul mondo dei parchi divertimento.

Luca Bezzi, in arte LukeArtworks, ci svelerà quanta cultura si cela dietro all’arte del concept design

Grazie alla presenza di esperti e ospiti di rilievo nel settore, i partecipanti saranno guidati in un viaggio coinvolgente tra aspetti tecnici, artistici e storici che caratterizzano questo affascinante universo. Il corso esplora i segreti dietro la progettazione delle attrazioni, le tecniche narrative che danno vita alle esperienze immersive, e le evoluzioni che hanno segnato la storia dei parchi a tema. Perfetto per appassionati e professionisti, ParksPlanet Essentials 2025 è un’opportunità imperdibile per scoprire l’arte e l’ingegneria che rendono magici i parchi divertimento.

Composto da un ciclo di 12 lezioni settimanali da 1 ora ciascuna, il corso Essentials inizierà ufficialmente lunedì 12 maggio alle ore 20.00 con un saluto e un augurio da parte del celebre artista e scenografo Claudio Mazzoli agli studenti, e condurrà la nostra prima classe alla scoperta della storia e delle dinamiche professionali al cuore del mondo dell’amusement.

Vuoi iscriverti? Puoi ancora farlo da questo link!

Alice Casali, Assistant Manager per il Theming di Six Flags Qiddiya, ci parlerà di scenografia e manutenzione

Ma non solo: l’iscrizione per tutti i nuovi studenti al corso “ParksPlanet Essentials 2025” regala la partecipazione all’evento annuale “ParksPlanet Academy Day 2025” (del valore di €39,00), che si terrà sabato 27 settembre presso il Parc Hotel di Peschiera del Garda!

Il percorso di studi di ParksPlanet Essentials 2025

Simone Bazzanella ci porterà alla scoperta dell’horrortainment con la sua Fear Inc.

Nell’arco di dodici settimane conoscerai a tu per tu figure artistiche e tecniche che quotidianamente lavorano nei magici campi dell’intrattenimento tematico e del divertimento. Nell’ordine interverranno: Marco Bressan, Luca Bezzi, Fabio Mauro Angeli, Claudio Mazzoli,  Marco Inselvini, Gianfranco Bollini, Simone Bazzanella, Mauro Corvino, Alice Casali, Stefano Toscani, Franco Valenziano, Davide Faggion.

Stefano Toscani ci guiderà nel mondo della tecnica che porta in vita le grandi attrazioni di Movieland Park

Curiosi? Scoprite i dettagli del programma nella pagina dedicata e continua a seguire il nostro blog!

Un capitolo che si chiude

La notizia che sta facendo tremare gli appassionati di parchi di divertimento è arrivata ufficialmente: Six Flags America, situato a Bowie, Maryland, chiuderà definitivamente i battenti alla fine della stagione 2025. La data segnata è il 2 novembre 2025, quando il parco chiuderà dopo l’evento annuale di Fright Fest, segnando la fine di una lunga era che ha visto oltre 50 anni di attività

Questa decisione arriva dopo una serie di valutazioni strategiche da parte del gruppo Six Flags, che ha deciso di non proseguire con la gestione di questo parco a lungo termine. Con questa chiusura, Six Flags America segue le orme di altri parchi del gruppo che hanno visto ridurre la propria importanza all’interno del portfolio della compagnia.

Le origini e la crescita del parco

Inaugurato nel 1974, Six Flags America è stato inizialmente concepito come un safari park, per poi trasformarsi nel 1999 in un parco tematico a tutti gli effetti, con l’aggiunta di montagne russe, attrazioni acquatiche e altre tipiche esperienze da parco divertimenti. Acquistato da Six Flags nel 1997, il parco è stato per molti anni una meta di riferimento per i residenti di Washington D.C. e per i turisti che visitavano la zona. Nel 2000, il parco venne rinominato Six Flags America, una mossa che segnò il suo ingresso ufficiale nel network di Six Flags, la catena di parchi tematici famosa per le sue attrazioni mozzafiato e le esperienze ad alto tasso di adrenalina.

Six Flags America

Un parco che non si è mai adattato pienamente

Nonostante l’impegno nel rinnovare costantemente l’offerta, con l’introduzione di nuove montagne russe come Superman: Ride of Steel (un’imponente coaster alta circa 63 metri) e attrazioni tematiche basate sui personaggi DC Comics, Six Flags America non è mai riuscito a emergere come uno dei parchi di punta del gruppo. Il parco ha sempre avuto una clientela più locale, con una stagione limitata e attrazioni che non sono riuscite a competere con altre mete più rinomate, come Six Flags Magic Mountain in California o Six Flags Great Adventure nel New Jersey.

La decisione di chiusura e il futuro del parco

L’annuncio della chiusura è arrivato come parte di una revisione complessiva del portafoglio di parchi Six Flags, una strategia volta a focalizzarsi su quelli che presentano maggiori opportunità di crescita. Six Flags America non si allinea più con i piani di sviluppo e crescita del gruppo, motivo per cui la compagnia ha preso la difficile decisione di cessare l’attività.

Secondo fonti ufficiali, il sito di circa 200 ettari che ospita il parco sarà messo in vendita, con l’intento di trasformarlo in un progetto di riqualificazione urbana. L’area potrebbe essere utilizzata per nuove costruzioni residenziali o commerciali, in linea con il trend di sviluppo che sta interessando l’area di Bowie e la più ampia regione metropolitana di Washington D.C.

L’impatto sulla comunità e sul personale

La chiusura di Six Flags America avrà un impatto significativo sulla comunità locale. Oltre alla perdita di una popolare destinazione turistica, circa 70 dipendenti a tempo pieno e centinaia di lavoratori stagionali saranno direttamente colpiti dalla decisione. Gli abbonamenti stagionali per la stagione 2025, però, potranno essere utilizzati fino alla fine della stagione, garantendo un’ulteriore opportunità per i visitatori di vivere il parco prima della sua chiusura definitiva.

Six Flags America

Un futuro incerto per i fan del parco

La notizia ha sollevato una serie di reazioni contrastanti tra i fan storici del parco, che ricordano con affetto le esperienze vissute a Six Flags America. Nonostante non fosse uno dei parchi più popolari del gruppo, il parco ha sempre mantenuto un seguito fedele grazie alla sua offerta di attrazioni da brivido e alla sua posizione strategica. La sua chiusura segna la fine di un’epoca per il parco e per la regione, che ha visto negli anni centinaia di migliaia di visitatori passare attraverso i suoi cancelli.

La chiusura di Six Flags America è un altro segnale del cambiamento che sta attraversando il mondo dei parchi divertimento. La concorrenza tra i parchi tematici è sempre più intensa, e i gruppi come Six Flags stanno rivedendo le loro strategie per concentrarsi su attrazioni di punta e parchi che possano offrire esperienze uniche ai visitatori. Per Six Flags America, questa decisione potrebbe essere il capitolo finale di una storia che ha visto alti e bassi, ma che, allo stesso tempo, ha contribuito a creare ricordi indelebili per chi ha avuto la fortuna di visitarlo.

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La magia Disney sta per espandersi in un nuovo angolo del mondo! Con un annuncio che ha entusiasmato fan e appassionati, la Walt Disney Company ha rivelato i suoi piani per l’apertura del parco a tema Disneyland Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Questa nuova destinazione promette di essere un’esperienza unica, che unisce l’incanto delle storie Disney con la modernità dei paesaggi, la bellezza naturale e la cultura di una delle città più dinamiche del Medio Oriente.

Disneyland Abu Dhabi

Disneyland Abu Dhabi: un parco a tema unico nel suo genere

Il nuovo parco Disney ad Abu Dhabi sarà il punto di riferimento per tutti gli amanti dei parchi a tema. Grazie alla collaborazione tra Disney e i principali investitori locali, tra cui spicca Miral, azienda leader nel design e nella progettazione dell’intrattenimento di Abu Dhabi, il progetto è destinato a rivoluzionare l’industria dell’intrattenimento nella regione. “Come nostra settima destinazione nel mondo, Disneyland Abu Dhabi unirà in modo spettacolare un’architettura contemporanea alla tecnologia più innovativa” ha dichiarato Robert Iger, CEO della Walt Disney Company, “un’oasi di straordinario divertimento Disney che porterà in vita le nostre storie e i nostri personaggi senza tempo in modi assolutamente nuovi”.

Nel cuore di Yas Island, i visitatori potranno immergersi in mondi straordinari dove incontreranno i personaggi più amati in un nuovo resort diretto e operato direttamente da Miral, mentre il design del resort sarà ovviamente affidato agli Imagineer Disney, sul modello di quanto già accade nei parchi di Tokyo – ideati da Disney ma gestiti dalla Oriental Land Company. Il parco offrirà una varietà di attrazioni, spettacoli dal vivo e parate che renderanno ogni visita un’esperienza indimenticabile per famiglie, bambini e adulti di tutte le età.

Perché Abu Dhabi?

La scelta di Abu Dhabi come sede del nuovo parco non è casuale. Il governo degli Emirati Arabi Uniti ha da tempo investito in infrastrutture turistiche e culturali, e l’apertura di un parco Disney rafforza ulteriormente la sua posizione come nuovo destinazione turistica globale. Il parco ad Abu Dhabi attirerà non solo i turisti internazionali ma anche una nuova generazione di visitatori locali, offrendo un’ulteriore spinta economica alla regione e rafforzando la potenza della Casa di Topolino in Medio Oriente.

Come racconta il post sul blog ufficiale della The Walt Disney Company, “gli Emirati Arabi Uniti si trovano entro quattro ore di volo da un terzo della popolazione mondiale, il che li rende un importante punto di accesso per il turismo. Gli UAE ospitano il più grande hub aereo globale del mondo, con 120 milioni di passeggeri che ogni anno transitano per le città di Abu Dhabi e Dubai.”

“Abu Dhabi è un luogo in cui l’eredità incontra l’innovazione, dove preserviamo il nostro passato e progettiamo il futuro”, ha dichiarato Sua Eccellenza Mohamed Khalifa Al Mubarak, Presidente di Miral. “La collaborazione tra Abu Dhabi e Disney dimostra i notevoli risultati ottenuti dalla combinazione di leadership visionaria ed eccellenza creativa. Quello che stiamo creando con Disney ad Abu Dhabi è un mondo completamente nuovo di immaginazione, un’esperienza che ispirerà le generazioni della regione e del mondo intero, creando momenti magici e ricordi che le famiglie conserveranno per sempre. Attraverso lo sviluppo di attrazioni ed esperienze uniche, Abu Dhabi continua ad essere una destinazione di scelta per il mondo”.

Una nuova frontiera nello sviluppo dei parchi a tema

Disneyland Abu Dhabi - Concept Art

Un concept art di Disneyland Abu Dhabi: sarà questo il folle look del nuovo “Castello Disney”?

Come si legge nel comunicato stampa ufficiale Disney: “Questa destinazione innovativa rappresenta una nuova frontiera nello sviluppo dei parchi a tema”, ha dichiarato Josh D’Amaro, Presidente di Disney Experiences. “Il nostro resort di Abu Dhabi sarà la destinazione più avanzata e interattiva del nostro portafoglio. La posizione del nostro parco è incredibilmente unica – ancorata a un bellissimo lungomare – e ci permetterà di raccontare le nostre storie in modi completamente nuovi. Questo progetto raggiungerà gli ospiti di una parte del mondo completamente nuova, accogliendo un numero maggiore di famiglie che potranno vivere l’esperienza Disney come mai prima d’ora. In definitiva, sarà una celebrazione di ciò che è possibile fare quando creatività e progresso si uniscono”.

Yas Island, località in cui già sorgono ben quattro importanti realtà dell’intrattenimento del calibro di Ferrari World, Yas Waterworld, Warner Bros. World e Seaworld Yas Island, va oggi a riconfermarsi come uno dei luoghi chiave nel futuro dell’universo dei parchi a tema.

“Portare un parco a tema Disney a Yas Island segna una pietra miliare storica nel nostro percorso di ulteriore avanzamento della posizione dell’isola come destinazione globale per l’intrattenimento e il tempo libero eccezionali”, ha dichiarato Mohamed Abdalla Al Zaabi, Group CEO di Miral. “Insieme, stiamo creando un luogo di innovazione senza confini, dove la visione della nostra leadership continua a ispirare il mondo”.

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Quattordici anni fa, il 1° aprile 2011, Gardaland cambiava per sempre il panorama delle montagne russe internazionale con l’inaugurazione di Raptor, il primo Wing Coaster al mondo, un’innovazione progettata dalla rinomata azienda svizzera Bolliger & Mabillard (B&M). Un’attrazione capace di unire adrenalina, tematizzazione e un’esperienza di volo unica nel suo genere. Ma come siamo arrivati a questa rivoluzione? Ripercorriamo la storia di questo roller coaster iconico, dalla sua nascita fino ai dettagli più tecnici e scenografici che lo rendono ancora oggi una delle attrazioni più amate del parco.

Dalle foreste di Tunga al regno di Raptor

Tunga, originariamente conosciuta come “Safari Africano”, è stata una delle attrazioni storiche di Gardaland, inaugurata il 19 luglio 1975. Questo percorso acquatico conduceva i visitatori attraverso scenari africani a bordo di canoe, offrendo incontri ravvicinati con tribù indigene e animali selvaggi, creando un’esperienza immersiva nella natura africana. Al momento dell’apertura, l’attrazione era ancora in fase di completamento, con operai al lavoro visibili ai visitatori.

Nel 1998, “Safari Africano” chiuse temporaneamente per un significativo restyling. L’anno successivo, nel 1999, riaprì con il nome “Tunga: The Apeman”. Questa nuova versione presentava animatronics aggiornati, tra cui la figura di Tunga, un uomo della giungla ispirato a Tarzan, arricchendo l’esperienza con una narrazione più avvincente.

Tunga rimase operativa fino al 2009, diventando già in corso di stagione l’area di cantiere della novità 2011.

La storia di Raptor: il ritrovamento dell’uovo

La storia dell’attrazione racconta di una creatura alata e feroce, un predatore sconosciuto che, risvegliato dal suo antico sonno nelle profondità di Gardaland durante gli scavi per le nuove montagne russe, ha scatenato il caos per punire l’arroganza umana. Questo essere rapisce chiunque osi sfidarlo (da qui i sedili sospesi), trascinandolo in un volo spericolato tra foreste sterili e terre desolate.

Fin dai primi scavi, lo storytelling dell’attrazione iniziò a prendere forma e venne condiviso con i fan attraverso il ritrovamento dell’uovo della creatura. Per l’epoca, la comunicazione era innovativa, grazie a una webseries animata all’avanguardia, lanciata su un minisito dedicato, che combinava riprese dal cantiere con droni e scene interpretate da attori nei panni di scienziati incaricati di investigare il misterioso ritrovamento.

 

La tecnologia dietro al volo di Raptor

Raptor è stato il primo Wing Coaster mai costruito dall’azienda Bolliger & Mabillard, una tipologia di montagna russa in cui i sedili non si trovano sopra i binari, ma ai lati, dando ai passeggeri la sensazione di fluttuare nel vuoto. Questo innovativo layout permette un’esperienza di volo inimitabile, amplificata da inversioni spettacolari e da una fluidità di movimento tipica delle creazioni B&M.

Ecco alcune specifiche tecniche di Raptor:

  • Altezza: 33 metri
  • Lunghezza del percorso: 770 metri
  • Velocità massima: 90 km/h
  • Capacità oraria: Circa 1000 persone
  • First Drop inclinata di 65°
  • 3 inversioni: In-Line Twist, Flat spin, Zero-G Roll,
  • Near Miss Features (elementi scenografici che simulano impatti sfiorati)

 

La tematizzazione dell’area

Uno degli aspetti affascinanti di Raptor è la sua tematizzazione. L’attrazione è ambientata nell’area di un laboratorio segreto, tana di una creatura alata che ora sorvola i resti della struttura semidistrutta. I visitatori, salendo a bordo del coaster, vengono trascinati in un viaggio vorticoso nei cieli, tra rovine e strutture in bilico.

L’intera area è stata trasformata per adattarsi alla narrativa di Raptor, con edifici in rovina, recinzioni piegate e segnali di pericolo sparsi ovunque. L’atmosfera post-apocalittica è enfatizzata anche dalla vegetazione curata ma al tempo stesso incolta e da effetti sonori immersivi.

 

L’adrenalina dei Near Miss Features

Uno degli elementi distintivi di Raptor sono i Near Miss Features, ovvero oggetti scenografici che il treno sembra sfiorare a velocità elevata, aumentando la sensazione di pericolo e immersione. Tra i più iconici troviamo la torre divelta, che il treno attraversa con un passaggio strettissimo mentre percorre un overbanked a 90°, un albero spezzato a metà, che sembra sfiorare i passeggeri in volo e infine, prima di giungere ai freni finali, un sistema di cattura che tenta di bloccare la creatura mentre il treno vi sfreccia attraverso.

Questi dettagli non solo migliorano l’impatto visivo del coaster, ma amplificano la sensazione di adrenalina e coinvolgimento.

 

Il biolago: un elemento scenografico naturale

Un altro elemento distintivo di Raptor è il biolago che si trova nell’area dell’attrazione. Un biolago è una piscina naturale che utilizza un sistema di filtraggio biologico e vegetale per mantenere l’acqua pulita e cristallina senza l’uso di sostanze chimiche. A differenza delle piscine tradizionali, che dipendono da prodotti chimici come il cloro per disinfettare e pulire l’acqua, i biolaghi sfruttano il potere della natura per mantenere l’ambiente acquatico salubre. Questo tipo di lago è progettato per simulare l’equilibrio ecologico di un ecosistema acquatico naturale, in cui le piante acquatiche e i microrganismi svolgono un ruolo fondamentale nel filtrare e purificare l’acqua.

 

Effetti Speciali nei Primi Anni di Attività

Guardiamo indietro di 14 anni e non possiamo non rimpiangere gli effetti speciali che hanno reso Raptor nei primi anni di apertura molto più di un semplice coaster.
All’inaugurazione, infatti, era dotato di diversi effetti speciali che aumentavano il coinvolgimento dei visitatori. Tra questi numerosi spruzzi d’acqua ai lati del percorso acquatico, che simulavano il passaggio radente della creatura a pelo d’acqua; oppure la nebulizzazione d’acqua nel sistema di cattura, creando un muro di vapore che si andava inevitabilmente ad attraversare.

 

Un’icona di Gardaland divenuta indelebile

A distanza di quattordici anni dalla sua apertura, Raptor rimane una delle attrazioni più iconiche di Gardaland, capace di regalare emozioni forti grazie alla combinazione di un layout innovativo, una tematizzazione curata nei minimi dettagli e un’esperienza di volo unica. Un punto di riferimento per gli appassionati di roller coaster e una testimonianza della continua evoluzione del parco.

Che siate veterani di Raptor o nuovi visitatori pronti a provarlo per la prima volta, una cosa è certa: una volta a bordo, il richiamo del predatore alato vi trascinerà in un’esperienza indimenticabile.

 

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Archivio fotografico: GardalandTamTam

Kingda Ka demolizione demolition

Il mondo dei parchi di divertimento è ricco di attrazioni leggendarie, e poche hanno segnato tanto la storia del settore quanto Kingda Ka. Collocata al Six Flags Great Adventure, uno dei parchi più iconici degli Stati Uniti situato vicino Jackson, nello stato del New Jersey, Kingda Ka è stata per anni un simbolo dell’ingegneria estrema applicata al mondo dei coaster. Inaugurata nel 2005, l’attrazione ha mantenuto per oltre un decennio il titolo di coaster più alto e veloce del mondo, stabilendo un nuovo standard per le montagne russe in tutto il mondo.

Il parco Great Adventure

Six Flags Great Adventure, situato a Jackson, New Jersey, ha una lunga storia nel settore dei parchi di divertimento. Fondato nel 1974 e originariamente chiamato Great Adventure, il parco si è subito distinto per la qualità delle sue attrazioni e la capacità di innovare, ampliandosi nel tempo con nuove proposte sempre più audaci. All’inizio, il parco si distingueva per l’ampia offerta di giostre tradizionali e per i suoi spazi verdi, ma con il passare degli anni è diventato sempre più noto per le sue montagne russe e le attrazioni estreme. La crescita e l’evoluzione del parco sono strettamente legate all’evoluzione del settore dei parchi divertimento negli Stati Uniti, un settore che ha visto il passaggio da attrazioni più modeste a veri e propri colossi dell’intrattenimento, capaci di attirare milioni di visitatori ogni anno. Nel 1976 fu aggiunto uno dei primi looping coaster, “The Super Loops,” che rappresentò una rivoluzione nel concetto di adrenalina per i visitatori. Da quel momento, il parco ha cercato costantemente di superare se stesso, lanciando attrazioni sempre più grandi, più veloci e più emozionanti.

L’acquisizione da Six Flags

Uno degli eventi chiave nella storia del parco è stata l’acquisizione da parte della Six Flags Corporation nel 1977, una mossa che ha permesso al parco di inserirsi in una rete di parchi a tema in rapida espansione: il nome del parco fu cambiato quindi in Six Flags Great Adventure, mantenendo l’eredità del nome originario ma integrandolo nel brand Six Flags.
La filosofia di Six Flags è sempre stata quella di offrire esperienze uniche e adrenaliniche, puntando su montagne russe dalle dimensioni e dalle caratteristiche mai viste prima. Negli anni, Six Flags Great Adventure ha introdotto diverse attrazioni da record, tra cui il famoso “Rolling Thunder,” un wooden coaster che per anni è stato uno dei più amati dagli appassionati. Con l’introduzione di “Batman: The Ride” negli anni ‘90, un innovativo inverted coaster, il parco ha continuato a espandere la sua offerta, attirando visitatori non solo dalla costa est degli Stati Uniti ma da tutto il mondo. Tuttavia, è stato con l’apertura di Kingda Ka nel 2005 che il parco ha raggiunto una nuova vetta in termini di popolarità e riconoscimento globale.

 

Kingda Ka: il re degli stratacoaster

Kingda Ka rappresentava un punto di svolta nell’evoluzione dei coaster. Costruito dalla ditta svizzera Intamin, azienda di riferimento nel campo dei coaster innovativi, Kingda Ka non era solo un coaster da record, ma una vera e propria esperienza sensoriale. La sua torre, che si innalzava a un’altezza mozzafiato di 139 metri (456 piedi), dominava lo skyline del parco, offrendo ai visitatori una visione imponente e quasi intimidente già da chilometri di distanza. Quando Kingda Ka fu inaugurato, non c’era nulla di paragonabile al mondo. Il suo lancio idraulico, che accelerava il treno da 0 a 206 km/h in appena 3,5 secondi, lasciava a bocca aperta chiunque avesse il coraggio di affrontarlo.

Nonostante Six Flags Great Adventure fosse già conosciuto per le sue attrazioni, con Kingda Ka fece il salto di qualità, diventando un punto di riferimento internazionale. Migliaia di appassionati di rollercoaster da tutto il mondo iniziarono a considerare il parco una tappa imperdibile, attratti dalla sfida offerta da questo gigante dell’acciaio. Ma nonostante la fama e la gloria che l’attrazione ha raccolto, il destino di Kingda Ka è ormai segnato.

Le caratteristiche tecniche

Entrando nel dettaglio delle sue caratteristiche tecniche, Kingda Ka era un coaster della tipologia “Stratacoaster“, ovvero una montagna russa più alta di 120 metri. Al momento della stesura di questo articolo ne sono presenti solamente due operative, ovvero Escape from Krypton al Six Flags Magic Mountain e Top Thrill Dragster a Cedar Point, tutte prodotte dall’azienda Intamin.

Subito dopo il lancio, con un’accelerazione di circa 1,66 g , il treno di Kingda Ka scalava la torre principale con un angolo verticale di 90 gradi, per poi discendere in picchiata dalla stessa altezza, raggiungendo nuovamente velocità vertiginose. La discesa non era una semplice caduta, ma una spirale a 270º che aggiungeva un ulteriore elemento di sorpresa e disorientamento. Al termine della discesa in picchiata verticale, il treno superava una camelback alta 39 metri prima di tuffarsi nella sezione dei freni finali. Seppur l’intero giro durava appena 28 secondi, ogni momento era un concentrato di pura adrenalina.

Il treno era composto da cinque vetture, capaci di ospitare in totale fino a 18 passeggeri. Ogni lancio era preceduto da una fase di pre-accelerazione, in cui il sistema idraulico caricava l’energia necessaria per il lancio. Una volta pronta, la trazione idraulica si attiva e in un batter d’occhio il treno era proiettato a velocità folli.

Ambiziose aggiunte: Drop of Doom

Nel 2014, per rendere ancora più emozionante l’area di Kingda Ka, Six Flags Great Adventure decise di aggiungere un’ulteriore attrazione da record: le torri di caduta chiamate Zumanjaro: Drop of Doom. Integrate direttamente nella struttura principale del rollercoaster, queste torri di caduta si innalzavano per un’altezza di 126 metri, rendendole le più alte al mondo al momento della loro inaugurazione. Zumanjaro offriva ai visitatori un’esperienza vertiginosa: i passeggeri, sollevati lentamente fino alla cima, venivano lasciati cadere in caduta libera a velocità di oltre 140 km/h. Questa fusione tra Kingda Ka e Zumanjaro ha creato un’area spettacolare, con i treni del coaster che sfrecciano attorno alle torri di caduta, aumentando ulteriormente il brivido per chi osservava da sotto e per chi si trovava a bordo.

Addio al coaster dei record…

Nonostante il successo dell’attrazione, Kingda Ka non è stata esente da problemi tecnici nel corso degli anni. A causa della complessità del sistema di lancio idraulico, l’attrazione ha spesso subito guasti e lunghi periodi di chiusura per manutenzione. Questo non ha impedito che rimanesse una delle montagne russe più amate e desiderate dai fan di tutto il mondo, ma i costi di gestione e manutenzione di un’attrazione così avanzata hanno cominciato a diventare sempre più insostenibili. E ora, dopo quasi 20 anni di attività, Six Flags ha annunciato ufficialmente che Kingda Ka sarà smantellata nei prossimi giorni.

La decisione di smantellare Kingda Ka ha lasciato molti appassionati di parchi e rollercoaster sconvolti. Sebbene le ragioni ufficiali citino motivazioni legate ai costi di manutenzione e la necessità di fare spazio a nuove attrazioni, è difficile non percepire un senso di tristezza alla notizia della fine di questo gigante dell’ingegneria. Smantellare un’attrazione di tale portata segna un punto di svolta, la fine di un colosso nel mondo dei parchi a tema.

Condividiamo lo stato dello smantellamento ad oggi (24 febbraio 2024) mediante un video di @east_coasters.

… con una demolizione controllata

La demolizione della sezione principale costituente la top hat di Kingda Ka è prevista per i prossimi giorni con una spettacolare demolizione controllata mediante l’uso di esplosivi. Gli appassionati si preparano a dare l’addio all’attrazione che per anni è stata simbolo di audacia e innovazione. Per molti, Kingda Ka è stata un’esperienza unica, e la sua scomparsa lascia un vuoto che sarà difficile colmare. Six Flags non ha ancora annunciato quale attrazione prenderà il posto di Kingda Ka, ma i fan sperano che il parco sia in grado di mantenere vivo lo spirito di innovazione che ha sempre caratterizzato le sue scelte.

In conclusione, Kingda Ka ha rappresentato non solo un record mondiale, ma un’icona culturale per tutti coloro che amano le emozioni forti e l’ingegneria dei rollercoaster. Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante nella storia di Six Flags Great Adventure e dell’intero settore delle montagne russe. Tuttavia, anche se il suo tempo è giunto al termine, l’eredità di Kingda Ka continuerà a vivere nei ricordi di milioni di persone che, almeno per qualche secondo, hanno potuto sfidare l’impossibile.

Il futuro dell’area

“Questo importante investimento fa parte del nostro impegno continuo per migliorare l’esperienza degli ospiti e offrire la prossima generazione di attrazioni emozionanti”, ha affermato il portavoce di Six Flags Great Adventure, Ryan Eldredge, in una dichiarazione.

Secondo le informazioni più recenti, l’intenzione del parco è quella di sostituire il coaster con una nuova attrazione che stabilirà diversi record mondiali. L’apertura di questa nuova montagna russa è prevista nel 2026, ma i dettagli specifici sul tipo di coaster o sulle sue caratteristiche non sono ancora stati rivelati. Inoltre, il parco ha confermato la chiusura di altre attrazioni, tra cui Green Lantern, Parachute Drop e Twister, per fare spazio a questa nuova esperienza. Per il momento, quindi, non sono disponibili informazioni precise su cosa sostituirà Kingda Ka, ma è certo che Six Flags sta pianificando un’attrazione che promette di superare i record precedenti. I dettagli sono attesi per la fine dell’estate 2025.

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Animal Treasure Island non sarà una semplice attrazione, ma un’intera “isola” dell’avventura, progettata per offrire un’esperienza unica che creerà un legame profondo tra i visitatori e i personaggi che la abiteranno. Ogni personaggio, grazie a caratteristiche originali, valori e comportamenti personali, permetterà ai visitatori di connettersi emotivamente, identificandosi e affezionandosi.

L’attrazione disponibile da aprile

Il teaser rilasciato oggi, lunedì 10 febbraio, da Gardaland introduce alcuni indizi, piccoli ma intriganti, che stimolano la curiosità e il mistero su Animal Treasure Island, la nuova Intellectual Property (IP) che il Gruppo – Merlin Entertainments – ha deciso di presentare in anteprima mondiale a Gardaland, e che segnerà la novità per l’anno del 50° anniversario del Resort.

 

Animal Treasure Island sarà un’esperienza che conquisterà tutti i visitatori, dai più affezionati a quelli alla loro prima visita, dando vita a storie allegoriche coinvolgenti” spiega Luisa Forestali, Head of Marketing Gardaland “I characters vengono introdotti nel teaser in modo sottile attraverso dettagli di immagini e suoni. Pur mantenendo le loro caratteristiche di animali, nella storia che sta alla base dell’esperienza, i personaggi saranno rappresentati con valori e comportamenti che consentiranno ai visitatori di connettersi facilmente con ciascuno di loro, e ritrovarsi nelle loro personalità. Come accade nella vita di tutti i giorni, quando ci si affeziona ad una persona o ad un luogo con cui si sente una connessione speciale, che resta ben oltre la singola esperienza” anticipa Luisa Forestali, svelando ulteriori dettagli sul progetto.

 

 

Il teaser

In apertura, una bussola, una zampa e una coda felina adornata da un caratteristico anello di metallo. A seguire una mappa che, srotolandosi, invita tutti per un imminente viaggio alla ricerca di un qualcosa di misterioso. L’atmosfera si fa più intensa quando una spada appare improvvisamente nello schermo a segnare il punto esatto di un’isola, accrescendo così la tensione narrativa.

A seguire, un arto bionico afferra con forza una moneta d’oro che, subito dopo, con un gesto deciso, lancia nell’aria come a far partire una sfida. Sulla moneta è visibile il nuovo logo di Gardaland, creando un chiaro legame con l’identità del Resort. La moneta è legata a molteplici significati: rappresenta non solo l’oro come prezioso tesoro, ma anche il colore che tradizionalmente si sceglie per celebrare eventi che segnano mezzo secolo, come il 50° anniversario del Parco.

In chiusura, un graffio felino e un miagolio interrompono il silenzio, lasciando lo spettatore sospeso, impaziente di scoprire chi si nasconderà dietro questi indizi misteriosi.

Animal Treasure Island sarà un’esclusiva mondiale, disponibile per la prima volta a Gardaland da aprile!

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A partire dal primo marzo 2025 Stefano Cigarini sarà il nuovo Divisional Director di Merlin Entertainments per Gardaland, ricoprendo anche il ruolo di amministratore delegato del Resort del parco divertimenti di Castelnuovo del Garda (Verona).
Cigarini porta con sé una vasta esperienza come AD del parco Cinecittà World, e Senior Vice President Entertainment and Events di Ferrari, alla guida di eventi mondiali, esperienze di marca, parchi a tema e musei della casa italiana di auto sportive di lusso.

stefano cigarini gardaland

Stefano Cigarini, il nuovo AD di Gardaland Resort

In precedenza ha diretto e sviluppato parchi di divertimento in Italia, Europa, Emirati Arabi, Russia e operato come direttore marketing per Universal Studios e Sony Bmg Music Company prima di assumere nel 2001 il ruolo di AD di Cinecittà Entertainment.
Nel 2008 è diventato ad di Zoomarine e nel 2011 ha assunto lo stesso ruolo a MagicLand.

Nel 2016 è approdato a Cinecittà World. Ha conseguito una laurea in Musica e Spettacolo presso l’Università di Bologna ed un master in Marketing e Comunicazione presso Mediaset.

Gardaland 50 anni

Il logo del 50° anniversario di Gardaland

Gardaland ha reso noto: “Siamo felici di dare il benvenuto a Stefano nel nostro team, in occasione del 50° anniversario del parco, certi che il suo contributo sarà prezioso, e ringraziamo Sabrina de Carvalho per gli ottimi risultati come AD di Gardaland augurandole ulteriori successi nel suo nuovo ruolo come Regional Managing Director UK nel gruppo Merlin”.

 

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