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L’autunno del 2024 sarà un periodo da segnare sul calendario per gli amanti dei parchi: Efteling, il parco a tema più famoso d’Olanda, inaugurerà una nuova attrazione che promette di essere davvero affascinante.

Il mondo dei parchi divertimento segue con grande curiosità e impazienza la realizzazione di questa novità, che sarà curata da un duo di esperti creatori: Sander de Bruijn (già ideatore di Baron 1898 e Symbolica) e Jeroen Verheij (Bäckerei Krümel, Fabula).

L’attrazione vanterà anche una progettazione innovativa a livello mondiale, realizzata da Intamin AG (anche conosciuta come “International Amusement Installations”). Il budget stimato per la sua realizzazione è di trenta milioni di euro.

Pronti a ballare l’ultimo valzer? Via alla Danse Macabre!

Danse Macabre

Il concept per il logo dell’attrazione Danse Macabre

Efteling si prepara ad inaugurare Danse Macabre, una nuova attrazione che prende il nome da un celebre poema sinfonico del 1874 composto da Camille Saint-Saëns; il titolo, che significa letteralmente “Danza Spettrale”, allude al tema della morte, universale e ineluttabile, come raffigurato nell’allegoria medievale della “Danza Macabra”.

 

Charles Camille Saint-Saëns

(Parigi, 9 ottobre 1835 – Algeri, 16 dicembre 1921) è stato un compositore e pianista francese.

Scrisse diverse opere teatrali, di cui la più nota è « Sansone e Dalila ». Le sue composizioni musicali più conosciute sono però il « Carnevale degli animali » e il poema sinfonico « Danse Macabre ».

 

Fin dal 1978, l’inconfondibile tema musicale ha avvolto di mistero la storica attrazione di Efteling Spookslot. Ora tocca a Danse Macabre: le note evocative di questo brano si sono impresse nella memoria di generazioni di visitatori, diventando un simbolo del parco stesso (come testimonia la presenza della sinfonia in questione in una delle due playlist di Aquanura, il meraviglioso show di acqua e luci del parco).

Proprio per questo motivo, la nuova attrazione è stata interamente costruita attorno a questo tema musicale iconico, al fine di regalare ai visitatori un’esperienza ancora più coinvolgente e ricca di macabra atmosfera.

 

Danse Macabre

Dopo 44 anni di brividi e incanti, il 4 settembre 2022 il castello infestato di Spookslot ha chiuso le sue porte, lasciando un vuoto incolmabile tra i fan del parco.
A differenza della precedente attrazione in cui il guest era semplice spettatore passivo, Danse Macabre vi immergerà completamente in un’esperienza avvincente, dove sarete voi i protagonisti chiamati all’avventura.

Un oscuro monastero vi aspetta, con i suoi segreti e i suoi inquietanti abitanti, ricco di mistero e di emozioni; un luogo dove la linea tra realtà e immaginazione si confonde…

Segui il sentiero che conduce all’Abbazia e varca la soglia di un mondo oscuro e affascinante. Accomodati su una delle panche del coro e preparati a vivere uno spettacolo spettrale senza precedenti, accompagnato da musiche incantevoli.

Danse Macabre ti aspetta nella sinistra foresta di Huyverwoud, una nuova area tematica dove potrai immergerti in un’atmosfera ricca di tensione e avventura.
Oltre all’attrazione potrai scoprire anche luoghi come «In Den Swarte Kat» (Il Gatto Nero), gustarti un pranzo al «Koetshuys» e fare acquisti nelle varie boutique e negozi di souvenir dell’area.

Danse Macabre map

La mappa della foresta di Huyverwoud

Danse Macabre presenterà anche una queue-line (area di attesa) coinvolgente e fortemente tematizzata. Con l’inquietante ingresso con il suo cancello di ferro, il sinistro cimitero che costeggia l’Abbazia e i “gioiosi” dettagli che circondano tutta l’area, Danse Macabre promette davvero di settare il tono di tutta l’esperienza ben prima che gli ospiti entrino nell’attrazione vera e propria.

L’edificio gotico “De Kapelt” (la Cappella), alto circa 20 metri, ospiterà l’attrazione principale, mentre l’area tematica totale si estenderà per circa 17.000 m². Le rovine del castello del vecchio Spookslot sono state conservate e integrate nella tematizzazione di Huyverwoud, creando un suggestivo connubio tra passato e presente.

 

La storia di Danse Macabre

“Siamo giunti ​​a un’abbazia abbandonata e in rovina, ma secoli fa decisamente fiorente. Dopo molti vagabondaggi, la nostra famiglia si è stabilita qui. Noi Charlatan non siamo solo alla ricerca di risposte alle nostre domande, ma ci rendiamo utili lavorando per alleviare le paure dei visitatori della zona. Io, la dottoressa Virginie Charlatan e mio marito Otto vendiamo sulla « Abdijplein » (Piazza dell’Abbazia) vari portafortuna, stimolanti  cardiaci e altri articoli per sostenere i nervi di chi si aggira per questi boschi…”

“Mi chiamo Otto Charlatan. Mia moglie e io siamo commercianti e conduciamo una vita da viaggiatori. Siamo famosi in molti paesi, sapete? Ebbene, stiamo andando dove la melodia del nostro rinomato organo, Esmeralda, ci porta. Ci ha guidato fin qui. Sapeva la strada, come noi sapevamo che dovevamo seguirla sino a questo posto sinistro nel mezzo dei boschi, dove per il momento abbiamo installato il nostro campo. Per placare i morti, è davvero fondamentale che l’organo di legno continui a suonare! Esmeralda è la nostra più antica eredità familiare, ma anche la nostra guida in questi tempi bui. Apparteneva al bisnonno di Virginie – Joseph, che partecipò negli anni a famosi concerti come direttore  d’orchestra. Quindi, scomparve dalla faccia della terra senza lasciare traccia…

Mia moglie Virginie possiede doni speciali, che la rendono erudita nella prevenzione degli incidenti e nell’umana ricerca della felicità. Crea dei portafortuna, con cui aiuta ciascuno a combattere tutte le paure e ansie del caso.

Sulla strada per Huyverwoud, abbiamo sentito un gattino miagolare. Sembrava che ci stesse aspettando ai margini della foresta. Questo gattino nero, con due occhi di diversi colori, è diventato il nuovo membro della nostra umile famiglia.

Faremo del nostro meglio per aiutarvi e per proteggervi dalla sventura e dal disastro che potrebbero aspettarvi in questo luogo…

Intanto, preparatevi comunque al peggio!”

 

La strada per ballare…

In coda per l’attrazione, i visitatori vedranno la statua (progettata da Jeroen Verheij) di un enigmatico direttore d’orchestra : Joseph Charlatan, scomparso durante un concorso musicale internazionale il 13 ottobre 1876 nell’abbazia di Capelle van Kaatsheuvel.

L’audace direttore osò sfidare la sorte eseguendo in queste terre il celebre brano “Danse Macabre”. La sua temerarietà ebbe un prezzo altissimo: durante l’esecuzione, lui e tutti i musicisti morirono misteriosamente, dando vita a una tetra leggenda che si tramanda ancora oggi.

L’edificio dell’attrazione riprenderà le forme architettoniche di un’abbazia medievale (o di quello che ne resta). Il capo progettista, Jeroen Verheij, ha visitato tre antichi complessi abbaziali in Belgio prima di poter abbozzare le proprie idee: l’Abbazia di Villers a Villers-la-Ville, quella di Aulne a Thuin e infine l’Abbazia di Notre-Dame d’Orval, a Florenville.

L'area di Danse Macabre, novità 2024 di Efteling

L’architettura ricercata di Danse Macabre, la novità 2024 di Efteling

 

Una volta attraversata la “Sinistra Porta” (de Onheilspellend Ogende Poort), la queue line ci condurrà tramite “Il Passaggio” (Kruysgang) al “Giardino delle Erbe (Kruydentuyn). Successivamente, gli ospiti potranno « passeggiare » davanti alle tombe del “Cimitero”, arrivando poi a un oscuro sentiero nel bosco di Huyverwoud, dove si trova il ponte di legno che conduce all’abbazia. L’edificio ha oggi un aspetto fatiscente, con tanto di muri crollati, finestre sbarrate, contrafforti e travi di legno rotte, decorazioni macabre ingrigite dal tempo. Oltre all’attrazione, tale struttura ospita anche il negozio di souvenir Dr. Kwalycke Zaken.

Le persone con disabilità possono seguire lo stesso percorso lungo Kruysgang, Kruydentuyn, il Cimitero e da Huyverwoud fino alla cappella dell’Abbazia. A seconda delle esigenze del visitatore e del tipo di disabilità, si può scegliere se provare l’attrazione in versione classica oppure provare la versione dedicata agli ospiti diversamente abili. Esiste infatti un’alternativa molto appropriata, in una stanza appositamente costruita, in cui tutti i sensi sono stimolati dagli effetti speciali e del vento, del suono e della luce senza però tutte le criticità dell’attrazione principale.

Per Efteling è fondamentale garantire un’esperienza fruibile da tutti i visitatori, con un occhio di riguardo alle diversità e alle necessità.

Oltre alla fila d’attesa classica, Efteling prevede di inserire anche un accesso Single Rider, ovvero una fila d’attesa riservata ai visitatori che intendono sfidare l’attrazione da soli: questo escamotage (e servizio) garantisce di riempire sempre l’attrazione al massimo della portata, evitando di lasciare posti liberi.

… nel dettaglio

La prima parte di queue line si svolge nel Passaggio (Kruysgang), un primissimo sentiero tra le antiche rovine dell’Abbazia consumate dagli anni e dove la natura ha preso da tempo il sopravvento.

 

Si prosegue nel Giardino delle Erbe (Kruydentuyn) invaso dalla vegetazione. Qui i residenti hanno coltivato erbe e colture per i propri pasti. Virginie Charlatan coltiva le sue erbe medicinali e rilassanti qui, per trasformarle poi in vari tonici e prodotti. Sul fondo di questo giardino ci aspetta un pesante cancello di legno…

 

“Questo cancello dà accesso al macabro Cimitero, dove veniamo ammessi da un membro della famiglia dei Charlatan. Qui abbiamo un assaggio di ciò che ci aspetta più avanti. Si sentono misteriosi frammenti di musica e anche il misterioso gatto nero si fa nuovamente sentire. Anche se in tono un po’ meno adorabile … Se guardiamo e ascoltiamo attentamente, è evidente che tutte le tombe di questo cimitero ospitino diversi musicisti provenienti da tutto il mondo. Cosa significa? “

 

Giunti al Cimitero (Kerkhof) si formano gruppi di poco più di cento persone (108 per la precisione, il numero massimo di visitatori che possono entrare nell’attrazione a ogni ciclo). Da qui, i guest potranno camminare liberamente nel cimitero fino a quando non verranno invitati alla parte successiva della coda.

 

Continuando attraverso una porta più piccola sul retro del cimitero, si finisce nel buio di Huyverwoud, una foresta spaventosa con grandi alberi secolari dove regna un’atmosfera inquietante.
Alla fine del percorso nel bosco, si possono scorgere alcuni vecchi banner appesi sulle pareti, su cui possiamo leggere che una misteriosa competizione musicale ebbe luogo qui molto tempo fa.

 

Grazie a un ponte in legno, finalmente raggiungiamo ciò che attira così tanti viaggiatori: l’Abbazia. Cosa sta succedendo all’interno? Le storie della famiglia Charlatan sono vere? E cosa fa questo gattino nero con questi occhi di due diversi colori intorno a noi per tutto questo tempo? Ciò che sta accadendo all’interno della cappella rimane un mistero per il momento, ma la Danse Macabre può essere descritta come uno spettacolo fantasma pieno di colpi di scena e giri oscuri.

Danse Macabre

I banner del concorso musicale del 1872

 

Lasciamo poi l’abbazia attraverso un altro luogo: “Dr. Charlatans Kwalycke Zaken“, dove troveremo vari souvenir sinistri e inquietanti regali esposti come promemoria di ciò che abbiamo appena vissuto. Una volta fuori, nella piazza dell’abbazia, potremo scegliere se sfidare la sorte e rivivere lo spettacolo della Danza Macabra…

La tematizzazione

“Danse Macabre” ha un aspetto spaventoso. L’uso del colore con molti accenni verdi che prendono vita dalla pietra e l’intonaco accentua questo aspetto – studiatissimo – di desolazione. Il passato, in questa nuova attrazione, torna in vita: Jeroen Verheij (responsabile di Danse Macabre) ammette di essersi ispirato agli schizzi originali e poi inutilizzati di Spookslot, l’iconica attrazione realizzata da Ton Van de Ven (ex direttore creativo).

Il vecchio ingresso di Spookslot troverà una nuova funzione e diventerà appunto l’ingresso del negozio di souvenir « Dr. Charlatan’s Kwalycke Zaken »

 

Un lavoro meticoloso e preciso in ogni singolo dettaglio, ricostruito a mano dal theming department di Efteling: il parco infatti si occupa internamente di quasi la totalità delle proprie scenografie, in modo da ottimizzare tempi di realizzazione e cura.

Dal concept alla realtà

 

Pipistrelli, scheletri e diverse gargoyle prenderanno vita tra le strutture di supporto sul soffitto.

Altri oggetti provenienti da Spookslot vengono reintegrati in Danse Macabre: candelabri raffinati, diversi monili e lampadari riporteranno la memoria alla vecchia attrazione.

 

Efteling theming department

 

Patrick van den Nieuwenhuizen dal reparto decorazione e design :

« Abbiamo creato, tra le altre cose, innumerevoli nuovi elementi di decorazione e figure di Danse Macabre. Lo facciamo usando stampanti 3D, fresature e altre attrezzature, ma la finitura è poi fatta a mano. Il motivo per cui produciamo tutto internamente è che controlliamo in tutto e per tutto l’aspetto di ogni oggetto. »

 

Le scenografie in fase di realizzazione nel Theming Department di Efteling

Le scenografie in fase di realizzazione nel Theming Department di Efteling

 

Gran parte della struttura principale dell’Abbazia è già stata arricchita da maestosi elementi scenografici che possono sfoggiare tutta la loro bellezza e accuratezza: niente sembra essere fuori posto, tutto sembra arrivare da quel lontano 1872 in perfetto e credibile decadimento causato dal passare degli anni.

Le scenografie già posizionate nell'area di Danse Macabre

Le scenografie già posizionate nell’area di Danse Macabre

Di grande importanza è anche la musica, registrata negli studi di musica Daft, situata nella città belga di Malmedy, sotto la direzione del direttore d’orchestra Jean-Pierre Haeck.

 

I servizi

In den Swarte Kat (Al Gatto Nero)

Una vecchia taverna, in parte bruciata, al confine esterno dell’area, chiamata ‘In den Swarte Kat’, è stata per anni un rifugio per viaggiatori e passanti fino a quando molti pellegrini scomparvero lì nel profondo della notte. Nei resti di questo edificio mezzo crollato, i Charlatan hanno aperto un negozio di alimentari nel quale vendono portafortuna, atti alla fortificazione del cuore insieme ad altri articoli che stimolano il coraggio, ma anche una vasta gamma di generi alimentari confezionati da loro stessi. A volte qui dentro può diventare davvero inquietante: meglio allora dirigersi verso la terrazza, dove gli ospiti possono godersi i prodotti acquistati o rilassarsi. Il locale è aperto dal primo luglio 2023.

Per l’inaugurazione è stata appositamente progettata anche la ricetta dei gustosissimi “Ketelkoek” (torte a base di farina, latte e sciroppo, cotte in padella in un panno). Grazie alla preparazione al vapore, questa torta servita tiepida è molto succosa.

Il nome della taverna «In den Swarte Kat»  (Al Gatto Nero) si riferisce a un personaggio che giocherà un ruolo importante nella dinamica della storia. I disegni rappresentano sempre un gatto con occhi di due colori diversi. Questo animale enigmatico è il simbolo del negozio!

La presenza del gatto nero è confermata in più punti all’interno dell’area, degli shop e dell’attrazione, anche se non sappiamo bene con quale ruolo. Dove comparirà il suo animatronico?

 

De Laetste Hoop  (L’ultima Speranza)

Dietro la taverna si trova l’originale edificio dei servizi igienici dell’abbazia, già aperto durante la stagione 2023: «De Laetste Hoop», tradotto “L’ultima Speranza”, quale nome fu più azzeccato per degli accoglienti e innocenti bagni…

 

‘T Koetshuys   (Casa delle Carrozze)

“T Koetshuys” è anch’essa gestita dalla famiglia Charlatan. In passato, le carrozze e i carretti erano parcheggiati qui. Ma l’edificio è crollato, e ora funge da punto di vendita di popcorn soffiati, caramelle e altri dolci, forse cercando di portare un po’ di spensieratezza tra questi tetri boschi?

Il concept della Casa delle Carrozze

 

L’anteprima mondiale: Dynamic Motion Stage

Intamin vi farà ballare

 

L’attrazione sarà unica al mondo.

Intamin ha sviluppato un sistema completamente nuovo per Danse Macabre combinando vari elementi pre-esistenti, il che lo rende unico nel suo genere.
Sotto il nome di Dynamic Motion Stage, una piattaforma principale con un diametro di 18 metri viene spostata per mezzo di quattro cilindri idraulici con un supporto fisso al centro. Su questo grande “piatto” sono posti sei dischi più piccoli, ciascuno avente 18 posti. Ognuna di queste piccole piattaforme può muoversi indipendentemente dalle altre, oppure danzare insieme alle altre in modo armonioso. Intamin indica che è possibile inclinare le varie piccole piattaforme fino a 5 gradi. Inoltre, il grande disco può ruotare, alzarsi, abbassarsi, inclinarsi in tutte le direzioni e… Attenzione alle sorprendenti possibilità di movimento verticali (il tutto può infatti salire e scendere di ben 3 metri ad una velocità di 1,5 metri al secondo – 5,4 chilometri all’ora).
Nella posizione di partenza la piattaforma si trova a 6,2 metri dal suolo.

L’attrazione include anche una sequenza di Free Fall, che Intamin chiama “Free Fall Zero G”.  In questo particolare momento l’intera piattaforma scende a 3,2 metri al secondo (11,5 chilometri all’ora), ben oltre il doppio rispetto al normale.

Per rafforzare ancor più l’esperienza, saremo circondati da colonne sonore emozionanti emesse da speaker a bordo della vettura, vento, odori e vibrazioni.

A bordo di Danse Macabre possono accedere 108 visitatori per ogni danza e la capacità dichiarata è di 1250 persone all’ora. L’attrazione è adatta anche a bambini coraggiosi già a partire dagli 8 anni di età.

 

Vi lasciamo a qualche immagine della costruzione del ride system, con alcune parti dell’attrazione issate nell’edificio ancora senza copertura. Un enorme traliccio di oltre 25 tonnellate e 6 metri di altezza è stato collocato al centro della struttura con estrema precisione.

 

L’autunno 2024 si avvicina lentamente… E la nostra impazienza nel provare Danse Macabre, la grande novità 2024 di Efteling, cresce ogni giorno!

To be continued…

 

  • Ti è piaciuto questo speciale su Danse Macabre? Bene, allora continua a seguire il blog di ParksPlanet per non perderti i nuovi approfondimenti in esclusiva su questa sensazionale e unica attrazione di Efteling!

Proseguiamo lo speciale su Fata Morgana, la celebre dark ride di Efteling inaugurata nel 1986. Nella prima parte abbiamo analizzato i suoi ideatori, il tema che ne caratterizza l’unicità oltre ai miti e leggende su cui è stata creata la storia dell’attrazione.

In questo secondo approfondimento dedicheremo la nostra attenzione sul lato più tecnico della realizzazione.

La costruzione di Fata Morgana

Nel 1984, un angolo remoto del parco Efteling, un tempo adibito a placido stagno per gite in canoa, si trasformò in un cantiere per un progetto ambizioso. Una vasta area di 4.000 metri quadrati, scelta per la sua ampiezza e superficie piana, offriva lo spazio ideale per la costruzione di un’attrazione di proporzioni grandiose: Fata Morgana.

1985 (Eftepedia)

Il posizionamento dell’edificio dà l’illusione che esso galleggi sull’acqua, anche se in realtà non è direttamente a contatto con il bacino acquatico: lo specchio d’acqua fu scavato solo dopo che la struttura dell’attrazione venne completata. La prospettiva del riflesso dell’edificio sul lago è diventata rapidamente un’aggiunta naturale all’aspetto del “miraggio” della leggenda.

La facciata che si specchia sul lago – Efteling.com

La possibilità di ospitare tra i 1800 e 2000 visitatori all’ora come previsto, aggiunto alle dimensioni e al volume della piattaforma rotante per l’imbarco, richiedeva una sala di accesso alle imbarcazioni molto grande ed efficiente per garantire un flusso corretto e costante di visitatori. Inoltre, il resto della struttura doveva ospitare le ben quattordici scene pianificate.

Il plastico dell’attrazione (Eftepedia – De Vijf Zintuigen)

 

Gli animatronics

Nel 1980 abbiamo iniziato a creare un prototipo con venti movimenti. Innanzitutto abbiamo cominciato lo sviluppo di una bambola che opera sui pistoni; è stato molto difficile da controllare e dirigere. Infine, abbiamo finito con il decidere per l’attuale sistema: bambole a controllo meccanico e mobile, con motori ausiliari qua e là. La costruzione del prototipo da solo ha richiesto due anni, e il tempo totale per lo sviluppo dei personaggi è stato di quattro anni.”

Il processo di realizzazione degli animatronics (De Vijf Zintuigen)

 

Un gran numero di figure sono costruite e modellate internamente, affiancate da altrettanti numerosi animatronics, in particolare animali, che vennero acquistati dalla società tedesca tematica Christian Hofmann GmbH & Co.

La cura dei costumi e degli abiti fu invece affidata alla stilista belga Jeanine Lambrechts, che diede vita a spettacolari composizioni.

Sebbene non fossero già ai tempi gli animatronici più all’avanguardia nel panorama dei parchi di divertimento, quelli di Fata Morgana si comportano comunque tutt’ora egregiamente, considerata la loro età.

Nelle aree di servizio sotto le quinte si trova il cuore pulsante di questa magia meccanica: migliaia di giradischi controllano i movimenti dei manichini con un sistema semplice ma efficace.

All’epoca della creazione di Fata Morgana la tecnologia informatica non era ancora abbastanza potente da gestire in tempo reale le informazioni complesse provenienti dai sensori degli animatronici. Per questo motivo, si optò per un sistema collaudato nell’aviazione: i dischi a camme collegati ai manichini tramite cavi.

Questa scelta, seppur non all’avanguardia, ha garantito affidabilità e longevità agli animatronici di Fata Morgana, che ancora oggi regalano ai visitatori un’esperienza ricca di fascino retrò.

Immaginate un ingegnoso sistema di dischi e motori che orchestra i movimenti fluidi e realistici dei personaggi di Fata Morgana. Ogni manichino è controllato da un supporto dotato di piccoli motori, che ricevono istruzioni da una serie di dischi.

Pensate a questi dischi come a dei fogli di carta per partiture musicali, dove ogni movimento è codificato in una serie di curve e linee. Per creare queste “partiture”, i tecnici di Fata Morgana utilizzano un sistema a calamaio: muovendo manualmente il manichino, le curve dei movimenti desiderati si imprimono su fogli di carta fissati ai dischi.

Successivamente, i dischi vengono tagliati con precisione lungo le linee tracciate, creando una sorta di camma personalizzata per ogni movimento del manichino. Questi dischi sagomati vengono poi riposizionati sul supporto motorizzato, dando vita a un balletto meccanico di rara bellezza.

Backstage durante la realizzazione (De Vijf Zintuigen)

 

Oltre ai dischi a camme, che controllano con precisione i movimenti degli animatronics più piccoli, Fata Morgana impiega sistemi avanzati per dare vita ai personaggi più grandi e imponenti.

Servomotori e cilindri pneumatici:

La donna con la brocca d’acqua al mercato, ad esempio, non usa dischi a camme, ma motori mandrino posizionati proprio dietro di lei. Questi motori garantiscono movimenti fluidi e precisi, perfetti per animare figure di dimensioni maggiori.

Per i personaggi che compiono movimenti ampi e pesanti, come il gigantesco Djinn che apre e chiude le porte del castello inabissato, si utilizza un sistema pneumatico: cilindri di aria compressa, posizionati nel seminterrato, controllano i movimenti fluidi e potenti di questa iconica figura.

Aria compressa per velocità e potenza:

L’utilizzo di aria compressa permette di ottenere movimenti più rapidi e potenti rispetto ai sistemi a dischi a camme. Questo è fondamentale per dare vita a personaggi che compiono azioni veloci e vigorose, come il fabbro che martella il ferro nella scena del mercato.

In questo modo, Fata Morgana combina diverse tecnologie per creare un’animazione ricca di dettagli e di realismo, che incanta e coinvolge i visitatori di tutte le età.

 

Registrazione dei movimenti in corso (Regionaalarchieftilburg.nl)

 

Le fluide e armoniose movenze dei personaggi di Fata Morgana nascono da un processo creativo ingegnoso che trae ispirazione dalla gestualità umana. Theo Hochwald, un dipendente di Efteling, ha dato vita a questa magia catturando su video i movimenti di ogni singolo personaggio, mimandoli con perizia e attenzione.

Le registrazioni video sono state poi tradotte in istruzioni tecniche specifiche, codificando la gestualità umana in un linguaggio comprensibile alle macchine. Questo processo di “traduzione” ha permesso di trasformare i movimenti fluidi e complessi in una serie di comandi precisi per i sistemi meccanici dell’attrazione.

Il cuore pulsante di Fata Morgana è una scheda di controllo a 8 canali sviluppata internamente. Questo dispositivo all’avanguardia permette di gestire simultaneamente 8 differenti azioni, attivando valvole, motori o lampade con impeccabile sincronismo. Grazie a questa tecnologia, i personaggi di Fata Morgana prendono vita in un’armoniosa danza meccanica.

La sala del trono in preparazione (Regionaalarchieftilburg.nl)

 

Il ride system

Il sistema di trasporto di Fata Morgana, realizzato dalla ditta svizzera Intamin AG, è un capolavoro di ingegneria nascosto sotto la superficie dell’acqua: 18 dischi di trazione rotanti invisibili ai visitatori regolano il movimento delle barche che, ancorate ad un cavo d’acciaio, vengono trainate lungo il canale dell’attrazione.

Con un costo totale equivalente a 7 milioni di Euro attuali, l’attrazione si estende su una superficie di 4.000 m² e contiene 2.500 m³ d’acqua.

Per garantire la massima sicurezza e affidabilità, il cavo in acciaio viene sostituito ogni tre anni. Inoltre, l’attrazione viene svuotata ogni anno – un’operazione che richiede ogni volta oltre 25 ore di lavoro – in modo da essere pulita a cadenza regolare.

Poco prima dell’inaugurazione, nel 1986, i vigili del fuoco reputarono l’attrazione non conforme a causa di problemi con le uscite di emergenza. La direzione del parco decise di inserire in ogni scena due membri dello staff sparsi tra gli animatronics e perfettamente vestiti a tema, in modo di poter guidare le persone alle uscite di emergenza in caso di problemi tecnici. Seppur possa sembrare assurdo, l’attrazione ottenne così il via libera all’apertura.

Oggi, per garantire la sicurezza dei visitatori in caso di evacuazione, l’attrazione è dotata di un sistema innovativo di cuscini di salvataggio. Questi cuscini bianchi, normalmente posizionati sul fondo del canale a una profondità di 1,20 metri, rimangono sgonfi durante il normale funzionamento dell’attrazione. In caso di necessità, un sistema di emergenza li gonfia rapidamente, facendoli emergere in superficie. I visitatori possono quindi utilizzarli come “marciapiedi galleggianti” per raggiungere la riva in sicurezza.

Oltre ai cuscini di salvataggio, l’attrazione è dotata di un sistema di griglie sottomarine a scomparsa. In caso di evacuazione, queste griglie si sollevano mediante pistoni idraulici, creando una superficie solida che i visitatori possono utilizzare per raggiungere le uscite di emergenza. Le porte di emergenza, integrate perfettamente nel tema delle scene, si aprono verso l’esterno dell’edificio, garantendo un rapido e sicuro deflusso dei visitatori.

I marciapiedi gonfiabili (Eftepedia)

 

La tematizzazione

Le diverse scene di Fata Morgana sono impreziosite da una ricca collezione di oggetti autentici, frutto di un’attenta ricerca nei mercati marocchini. Dalle intricate ceramiche alle morbide tappezzerie, ogni dettaglio contribuisce a creare un’atmosfera realistica e coinvolgente.

Le elaborate scenografie, che raggiungono i 6 metri di altezza e si sviluppano lungo un percorso di 980 metri, trasportano i visitatori in un mondo magico e lontano. L’utilizzo di materiali naturali, come bambù e palme provenienti dalle Filippine, aggiunge un tocco di autenticità e di fascino esotico.

L’uso sapiente di fuoco e profumi lungo il percorso arricchisce l’esperienza sensoriale, immergendo i visitatori in un’atmosfera ricca di suggestioni. Vere torce illuminano alcune scene, creando un effetto scenografico di grande impatto.

Le rocce di Fata Morgana, realizzate dalla ditta tedesca Böhm come calchi di rocce reali, non sono solo elementi scenografici, ma integrano un complesso sistema di illuminazione, diffusione di aromi e controllo audiovisivo. 720 punti luce e diffusori di profumi, gestiti da una rete di computer, creano un’atmosfera multisensoriale immersiva. Per la messa a punto di luci e suoni, fu impiegato durante la costruzione un carrello speciale che ha permesso di simulare l’altezza media dei visitatori a bordo delle imbarcazioni, ancora assenti, in modo da regolare l’esperienza in modo preciso.

 

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La realizzazione di Fata Morgana è un progetto ambizioso che mira a creare un’attrazione immersiva ispirata alle storie delle Mille e una notte.

Il percorso offre ai visitatori la possibilità  di scoprire le meraviglie e i misteri del Medio Oriente, attraverso scene animate, effetti speciali e una colonna sonora completamente originale.

Il nome dell’attrazione si riferisce al fenomeno ottico che crea miraggi nel deserto (eccone la spiegazione data da Wikipedia). Il concetto narrativo alla base di Fata Morgana è stato immaginato da Tom Van de Ven, il direttore artistico di Efteling, che voleva rendere omaggio alla cultura e all’immaginazione orientale. La costruzione dell’attrazione è durata tre anni, dal 1983 al 1986, ed è costata circa 7 milioni di euro (prezzo dell’epoca convertito dal fiorino olandese). Fata Morgana fu inaugurata il 16 giugno 1986 alla presenza del principe Bernhard dei Paesi Bassi. Fin dalla sua apertura, Fata Morgana ha accolto milioni di visitatori e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il premio The Award for Outstanding Achievement  per risultati eccezionali nel 2005. Fata Morgana è considerata una delle attrazioni di maggior successo di Efteling e come un capolavoro di design e narrazione. Scopriamo insieme la sua storia!

Fata Morgana

Il miraggio della Città Proibita

Quasi quarant’anni dopo la sua apertura, Fata Morgana resta una delle attrazioni più evocative in Europa, ed è molto apprezzata da schiere di fan e considerata oggi come uno dei punti di forza di Efteling.

Fata Morgana, situato nell’area tematica Anderrijk (Regno Alternativo) sulla Vonderplas (Il Meraviglioso Stagno in italiano) a sud-ovest del parco, è un’attrazione dark ride con un sistema di trasporto Tow Boat Ride (attrazione acquatica tipo fiume lento con barche a fondo piatto, sistema di trasporto elaborato dal produttore svizzero Intamin AG), che attraverso un canale artificiale percorre scene sul tema delle fiabe orientali, portando i passeggeri a sfidare il divieto di ingresso nella “Città Proibita”…

L’attrazione, chiamata anche “The Forbidden City”, offre ai visitatori un viaggio all’interno di un palazzo orientale. Il nome originale del progetto era Fata Medina, nome cambiato per evitare confusione con la città di Medina, cuore della cultura dell’Arabia Saudita.

Efteling Map

La mappa dell’area in cui sorge Fata Morgana

 

Fata Morgana era all’epoca il più grande dark ride in Europa; si trattava dell’ultimo progetto di un ambizioso piano pluriennale iniziato nel 1978. Gli investimenti nel totale prevedevano l’importo astronomico per il tempo di 80 milioni di fìorini olandesi (36,3 milioni di euro attuali).

I progetti creativi sono stati realizzati principalmente da Ton van de Ven, direttore artistico di Efteling, con l’aiuto dell’architetto Jan Verhoeven.

L’apertura, prevista per il 1984, fu rinviata di ben due anni data la complessità degli animatronici, e alla burocrazia legata al deposito di un brevetto presentato da Efteling nel 1985 durante la loro progettazione interna, riferito alla tecnica utilizzata per muovere gli animatronici.

L’attrazione è stata inaugurata in soft opening il 27 marzo 1986 e ufficialmente il 18 giugno dello stesso anno in occasione del 35° anniversario di Efteling, dopo più di cinque anni di lavoro, diventando cosi il primo dark ride del parco.

Fata Morgana Efteling notte

Il Palazzo di Fata Morgana nelle tenebre notturne

 

Ton van de Ven e Anton Pieck

Il designer Ton van de Ven aveva inizialmente programmato Fata Morgana come un’estensione dell’attrazione Gondoletta (anch’essa progettata dalla Intamin e aperta nel 1981, in parte test dichiarato del sistema di trasporto di Fata Morgana, ai tempi già concepita nelle basi dal suo creatore).

Ma quando il progetto è cresciuto in ambizione, non poteva più adattarsi al luogo previsto nel cuore del parco e venne spostato in un’altra parte del parco.

Tom Van de Ven & Anton Pieck, entrambi deceduti (Eftepedia – De Vijf Zintuigen)

 

Ton van de Ven è stato in gran parte ispirato nel suo concept dai disegni dell’illustratore Anton Pieck, primo designer nella storia del parco. Egli fece un viaggio di sei settimane attraverso il Marocco nel 1937 che gli lasciò impressioni indelebili, che hanno contribuito al suo gigantesco lavoro di illustrazione per l’edizione olandese delle fiabe delle 1000 e una notte.

Già nel 1952, l’artista disegnò molti elementi di decorazione, disposizione e architettura per il parco come scene per il “Bosco delle Fiabe” di Efteling.

Nel 1995, a titolo postumo, Anton Pieck è stato onorato dalla Hall of Fame della IAAPA.

 

L’edificio che ospita l’attrazione è costruito come un palazzo orientale, ornato di dieci cupole, due torri, merli e un minareto sovrastante l’ingresso. Le guglie sono tutte ricoperte di vera foglia d’oro.

Dal 2012, il palazzo serve come spettacolare sfondo allo spettacolo acquatico Aquanura, presentato durante l’alta stagione in due versioni contenenti diverse colonne sonore del parco.

Il tema dell’attrazione

L’idea di un’attrazione con i temi delle 1000 e una notte era già ben presente nei futuri progetti di sviluppo e questo a causa della grande quantità di illustrazioni che Anton Pieck aveva progettato per anni negli uffici del parco sull’argomento.

Le 1000 e una notte è una collezione anonima di racconti popolari di origine persiana, indiana e araba. Ripresi dalla popolare tradizione orale, le novelle sono state costantemente riprese e trasformati, arricchite con nuove storie nel corso dei secoli: Scheherazade, Aladdin, Alì Babà e i quaranta ladri, e Sindbad il marinaio, altro personaggio chiave nell’immaginario delle attrazioni di Efteling. A causa della conoscenza limitata delle storie di Scheherazade da parte del grande pubblico olandese ed europeo, si suggerisce l’idea di costruire le scenografie offrendo ai visitatori più riferimenti a diverse fiabe e ambienti, così da formare la propria interpretazione del tema, nonostante la presenza di diversi personaggi che si ripete durante l’attrazione come filo conduttore.

Dopo una visita dei designer di Efteling Ton Van de Ven e dell’architetto Jan Verhoeven a Disneyland negli Stati Uniti, si decise di basare una nuova attrazione sul dark ride Pirates of the Caribbean, ma con un tema ai tempi non ancora così comune nei parchi di divertimento. Si lavorò dunque su elementi diversi: un porto, luoghi di mercato, un Palazzo contenente un harem e delle carceri, collegate da un canale artificiale in cui è possibile riconoscere una sequenza logica di scene. Intanto, i tecnici erano al lavoro dietro le quinte sullo sviluppo della loro versione dell’audio-animatronica, coronata da un enorme Djinn che diverrà simbolo dell’intera attrazione, di cui parleremo nella seconda parte di questo speciale.

“Quando ho visto e sperimentato ”Pirati dei Caraibi”, sono rimasto colpito dalla possibilità di collegare diverse stanze tra loro in cui cose diverse potevano essere mostrate su larga scala. Dovevo essere in grado di usarlo in un modo o nell’altro. Quindi, naturalmente, non pensai nemmeno per un attimo ai pirati, perché erano affare della Disney. Ho trovato fantastico fare qualcosa con le fiabe delle 1000 e una notte. Non è una semplice fiaba, ma una raccolta intera di fiabe di cui la maggior parte delle persone non sa molto, neanche io ne sapevo molto. Certo, sapevo che quei racconti erano già stati illuminati dai disegni di Anton Pieck, ma non sapevo molto delle fiabe stesse. Volevo fare qualcosa con quelle storie, comunque. Uso semplicemente le atmosfere da favola; le metterò insieme. Poi ho detto agli uomini con cui ho lavorato: “Ragazzi, venite, ne parleremo. Racconteremo storie, il che sarebbe divertente e capiremo ciò che potrebbe essere molto bello. Ma una cosa deve essere certa: deve essere diversa da tutto ciò che abbiamo visto altrove nel mondo. Deve rimanere originale.”
Tom Van de Ven

 

Una bozza di trama (denominata “Arabische Show”) fu così scritta e dettagliata dal team di Tom Van de Ven (gli autori Peter van Ostade, Henny Knoet, Mari van Heumen & Henk Smulders), descrivendo nel dettaglio l’attrazione.

Arabische Show: la storia originale dell’attrazione

 

Il primo progetto fu situato sulla nuova piccola isola di Siervijver, più o meno dove si trova oggi Baron 1898. Si trattava di una gita in barca che, partendo da una stazione all’aperto, entra in un palazzo arabo. La posizione pianificata sarebbe stata nuovamente troppo limitata per realizzare un dark ride di alta qualità, e associato a una serie di difficoltà tecniche (sistema di evacuazione, basi da scavare, intervento in uno stagno pre-esistente in caso di riparazione o manutenzioni…). Si optò dunque per un’altra posizione, che fu trovata rapidamente accanto alla Vonderplas.

 

Schizzo di una prima versione dell’isola Siervijver (1980) – (Eftepedia – De Vijf Zintuigen)

 

I primi disegni di costruzione furono sottoposti al comune di Kaatsheuvel nel 1981. Si trattava di un edificio simile nello stile a quello che conosciamo oggi, ma concepito per ergersi da rocce.

Artworks – primi concezioni – (Eftepedia)

 

Molte idee e progetti sono giunte ad essere effettivamente realizzate nella versione finale dell’attrazione, ma alcune cose non ce l’hanno fatta.

Inizialmente, ad esempio, era previsto che le barche che trasportavano i visitatori venissero inseguite dalle guardie del palazzo durante tutto il viaggio, così che le sagome di queste guardie venivano regolarmente viste in varie scene. I piani relativamente a ciò si rivelarono presto troppo ambiziosi per il tempo.

L’intenzione originale era quella di aprire “la Città Proibita” già nel 1984, ma durante lo sviluppo, come già anticipato, il progetto divenne man mano sempre più ambizioso e fu appunto soprattutto a causa degli animatronics che l’inaugurazione slittò di ben due anni.

Dopo aver contattato varie società, in particolare britanniche, di fronte agli alti preventivi Efteling decide di realizzare tutti i set internamente grazie a un dipartimento di ricerca e sviluppo interno.

La leggenda di Fata Morgana

Molto, molto lontano c’è una città orientale chiamata Fata Morgana.
Il sultano, sovrano della città, ha nel suo Palazzo tutto ciò che ha sempre desiderato. Insegue i soldi con voracità e organizza grandi feste dedicate ai soli ricchi, che tuttavia possono partecipare solo se portano soldi.

Non volendo abbandonare il Palazzo, egli lascia semplicemente che la vita nella città faccia il suo corso. Il mercato è contaminato da persone bisognose che cercheranno di venderti qualsiasi cosa, mentre ladri e mendicanti vagano liberamente per le strade. La città non è assolutamente sicura per i ricchi e per i turisti…

In prigione è anche peggio. Grazie al loro lavoro, i prigionieri tengono acceso il fuoco nel Palazzo, lavoro duro e pesante. I supervisori frustano i detenuti che non lavorano abbastanza duramente, e ogni volta che qualcuno crolla viene gettato nelle celle della prigione, dove l’acqua continua a filtrare. Molti prigionieri stanno deperendo, e non c’è giustizia da nessuna parte.

Un giorno il Sultano volle qualcosa di nuovo: voleva vedere il futuro!
Mandò il suo servitore a trovargli un indovino. Dopo alcune settimane il servitore tornò con un indovino di nome Futura. Il sultano, molto impaziente, chiede all’indovino cosa gli avrebbe riservato il futuro, e Futura disse: “vivrai nella ricchezza per altri quaranta mesi, e poi tutto sarà finito. Puoi cambiare il tuo destino ed evitare questa maledizione suonando tutti i canti degli uccelli con un flauto magico”.
“Oh, vattene!” – disse il Sultano indignato – “Bugiardo, fuori dalla mia vista!”

L’indovino se ne andò e passarono quaranta mesi. Il primo giorno del quarantunesimo mese, il Sultano uscì a prendere una boccata d’aria sul suo balcone: nuvole scure veleggiavano intorno alla città.
“Oh”, pensò il Sultano, “probabilmente è un altro monsone, sarà meglio che rientri!”.
Aveva appena chiuso le porte dietro di sé quando scoppiò la tempesta.

Piovve a lungo; le strade erano vuote e l’acqua continuava a salire finchè tutta la città non fu completamente allagata. Gli edifici crollarono sotto la pressione e tutti annegarono. Quasi tutti, a dire il vero: due servi del Sultano rubarono il flauto magico al Sultano dopo che l’indovino se ne andò. Si erano esercitati per mesi nel canto degli uccelli, e quando scoppiò il temporale, suonando, convocarono uno stormo di uccelli che portò via i due servi. Fu proprio così che i due riuscirono a sfuggire alla morte!

 

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In questo approfondimento scopriremo le strategie di comunicazione di Efteling: verranno analizzate considerando sia gli spot pubblicitari che le riviste fisiche per capire il messaggio che il parco vuole trasmettere ai propri ospiti.

Efteling è un parco divertimenti situato nei Paesi Bassi e si distingue da sempre per la sua combinazione perfetta tra attrazioni, spettacoli e scenografie basati sulla fantasia e le fiabe: aperto nel 1952, è diventato negli anni una delle mete più popolari per famiglie e appassionati di tutta Europa.

Gli Spot TV di Efteling

Negli anni, Efteling ha rilasciato diverse pubblicità volte a promuovere la sua offerta. La caratteristica più ricorrente è la presenza di personaggi fiabeschi che vogliono essere una rappresentazione delle favole che prendono vita. Ad esempio, nello spot pubblicitario del 1993  sono incluse diverse attrazioni e personaggi animati per mostrare agli spettatori quello che possono trovare ad Efteling. Alla fine dello spot, appare il logo del parco “Efteling. Il mondo delle meraviglie”, slogan che sottolinea la magia e l’unicità del parco.

 

 

Un’altra pubblicità interessante è quella lanciata nel 2002 volta a promuovere il nuovo hotel del parco. In questo caso viene raccontata la storia di un principe alla ricerca della propria principessa, che viene trovata proprio all’interno nuovo Hotel di Efteling. Dunque, ancora una volta viene sottolineata l’origine fiabesca che da sempre caratterizza il parco.

Efteling collo lungo

Collo Lungo, uno dei tanti personaggi della foresta incantata

efteling logo 1993

Logo di Efteling. Il jolly rappresentato è Parodes, conosciuta come la mascotte del parco. La frase in olandese significa “Il mondo delle meraviglie”.

 

 

Nel 2003 Efteling rilascia uno spot pubblicitario le cui protagoniste sono diverse famiglie che si recano al parco per trascorrere una giornata fuori porta. Fin da subito si nota le felicità e l’entusiasmo caratterizzanti l’esperienza, spingendo gli spettatori ad associare sensazioni positive con il brand. L’aspetto più interessante è sicuramente il ribaltamento delle aspettative: solitamente i bambini vengono rappresentati mentre si divertono, ma nella pubblicità sono gli adulti ad essere piuttosto divertiti dall’esperienza. Efteling vuole quindi comunicare che non è solo un parco per bambini, ma è adatto a tutte le età e a tutte le persone che vogliono vivere un momento indimenticabile e di spensieratezza in questo mondo fiabesco.

 

Grandi ambizioni: si punta al mondo intero

Data importante è il 2016 quando Efteling rilascia il primo spot pubblicitario a livello internazionale, per raggiungere spettatori in ogni parte del mondo, in collaborazione con Wefilm, una compagnia che sviluppa campagne pubblicitarie per diversi brand e che cerca di raccontare storie che tocchino i cuori degli spettatori.

Analizzandolo maggiormente nel dettaglio, la pubblicità ha inizio con una voce in sottofondo che annuncia “C’è un posto nel mondo dove accadono infinite meraviglie”. Successivamente, viene mostrata una sequenza di video con attrazioni e personaggi del mondo delle fiabe. Per l’intera durata dello spot, vengono ripresi bambini che rimangono sbalorditi vedendo i personaggi e i coaster del parco. La pubblicità si conclude riprendendo l’entrata, mentre la voce di sottofondo sottolinea “questo mondo può essere scoperto da te”.

Si può quindi notare come Efteling tenda ad associare il proprio brand con la parola “meraviglie” indicando un mondo magico dove le favole diventano realtà e i visitatori vivono esperienze uniche e indimenticabili.

 

Magazine: il cartaceo ancora in voga

Secondo il team di Pulse Magazine, ci sono diversi benefici del “magazine advertising”. Innanzitutto, è un canale diretto per parlare con la comunità: le riviste di Efteling sono in olandese, quindi si può notare come il target principale siano le persone del luogo. Nonostante i social media diventino ogni giorno più importanti, sono ancora molte le  persone che preferiscono le riviste per evitare possibili fake news. Inoltre, è una tipologia di promozione che permette di accrescere il successo e l’autorità del brand.

Wonder Magazine Efteling

Alcune edizioni di “Wonder”, il magazine di Efteling

 

Come appena menzionato, Efteling possiede la propria rivista intitolata “Meraviglia” (‘Wonder”). Quest’ultima si compone di diverse edizioni rilasciate durante gli anni con contenuti completamente legati al parco. Infatti le attrazioni vengono descritte, le curiosità vengono rivelate e le interviste dei membri dello staff e degli ospiti vengono trascritte per permettere al lettore di avere una visione a 360 gradi del parco.

 

Vuoi scoprire la magia di Efteling? Ti consigliamo il video di ChrisJourney in cui racconta la storia e attrazioni del parco.

 

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