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Un capitolo che si chiude

La notizia che sta facendo tremare gli appassionati di parchi di divertimento è arrivata ufficialmente: Six Flags America, situato a Bowie, Maryland, chiuderà definitivamente i battenti alla fine della stagione 2025. La data segnata è il 2 novembre 2025, quando il parco chiuderà dopo l’evento annuale di Fright Fest, segnando la fine di una lunga era che ha visto oltre 50 anni di attività

Questa decisione arriva dopo una serie di valutazioni strategiche da parte del gruppo Six Flags, che ha deciso di non proseguire con la gestione di questo parco a lungo termine. Con questa chiusura, Six Flags America segue le orme di altri parchi del gruppo che hanno visto ridurre la propria importanza all’interno del portfolio della compagnia.

Le origini e la crescita del parco

Inaugurato nel 1974, Six Flags America è stato inizialmente concepito come un safari park, per poi trasformarsi nel 1999 in un parco tematico a tutti gli effetti, con l’aggiunta di montagne russe, attrazioni acquatiche e altre tipiche esperienze da parco divertimenti. Acquistato da Six Flags nel 1997, il parco è stato per molti anni una meta di riferimento per i residenti di Washington D.C. e per i turisti che visitavano la zona. Nel 2000, il parco venne rinominato Six Flags America, una mossa che segnò il suo ingresso ufficiale nel network di Six Flags, la catena di parchi tematici famosa per le sue attrazioni mozzafiato e le esperienze ad alto tasso di adrenalina.

Six Flags America

Un parco che non si è mai adattato pienamente

Nonostante l’impegno nel rinnovare costantemente l’offerta, con l’introduzione di nuove montagne russe come Superman: Ride of Steel (un’imponente coaster alta circa 63 metri) e attrazioni tematiche basate sui personaggi DC Comics, Six Flags America non è mai riuscito a emergere come uno dei parchi di punta del gruppo. Il parco ha sempre avuto una clientela più locale, con una stagione limitata e attrazioni che non sono riuscite a competere con altre mete più rinomate, come Six Flags Magic Mountain in California o Six Flags Great Adventure nel New Jersey.

La decisione di chiusura e il futuro del parco

L’annuncio della chiusura è arrivato come parte di una revisione complessiva del portafoglio di parchi Six Flags, una strategia volta a focalizzarsi su quelli che presentano maggiori opportunità di crescita. Six Flags America non si allinea più con i piani di sviluppo e crescita del gruppo, motivo per cui la compagnia ha preso la difficile decisione di cessare l’attività.

Secondo fonti ufficiali, il sito di circa 200 ettari che ospita il parco sarà messo in vendita, con l’intento di trasformarlo in un progetto di riqualificazione urbana. L’area potrebbe essere utilizzata per nuove costruzioni residenziali o commerciali, in linea con il trend di sviluppo che sta interessando l’area di Bowie e la più ampia regione metropolitana di Washington D.C.

L’impatto sulla comunità e sul personale

La chiusura di Six Flags America avrà un impatto significativo sulla comunità locale. Oltre alla perdita di una popolare destinazione turistica, circa 70 dipendenti a tempo pieno e centinaia di lavoratori stagionali saranno direttamente colpiti dalla decisione. Gli abbonamenti stagionali per la stagione 2025, però, potranno essere utilizzati fino alla fine della stagione, garantendo un’ulteriore opportunità per i visitatori di vivere il parco prima della sua chiusura definitiva.

Six Flags America

Un futuro incerto per i fan del parco

La notizia ha sollevato una serie di reazioni contrastanti tra i fan storici del parco, che ricordano con affetto le esperienze vissute a Six Flags America. Nonostante non fosse uno dei parchi più popolari del gruppo, il parco ha sempre mantenuto un seguito fedele grazie alla sua offerta di attrazioni da brivido e alla sua posizione strategica. La sua chiusura segna la fine di un’epoca per il parco e per la regione, che ha visto negli anni centinaia di migliaia di visitatori passare attraverso i suoi cancelli.

La chiusura di Six Flags America è un altro segnale del cambiamento che sta attraversando il mondo dei parchi divertimento. La concorrenza tra i parchi tematici è sempre più intensa, e i gruppi come Six Flags stanno rivedendo le loro strategie per concentrarsi su attrazioni di punta e parchi che possano offrire esperienze uniche ai visitatori. Per Six Flags America, questa decisione potrebbe essere il capitolo finale di una storia che ha visto alti e bassi, ma che, allo stesso tempo, ha contribuito a creare ricordi indelebili per chi ha avuto la fortuna di visitarlo.

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Kingda Ka demolizione demolition

Il mondo dei parchi di divertimento è ricco di attrazioni leggendarie, e poche hanno segnato tanto la storia del settore quanto Kingda Ka. Collocata al Six Flags Great Adventure, uno dei parchi più iconici degli Stati Uniti situato vicino Jackson, nello stato del New Jersey, Kingda Ka è stata per anni un simbolo dell’ingegneria estrema applicata al mondo dei coaster. Inaugurata nel 2005, l’attrazione ha mantenuto per oltre un decennio il titolo di coaster più alto e veloce del mondo, stabilendo un nuovo standard per le montagne russe in tutto il mondo.

Il parco Great Adventure

Six Flags Great Adventure, situato a Jackson, New Jersey, ha una lunga storia nel settore dei parchi di divertimento. Fondato nel 1974 e originariamente chiamato Great Adventure, il parco si è subito distinto per la qualità delle sue attrazioni e la capacità di innovare, ampliandosi nel tempo con nuove proposte sempre più audaci. All’inizio, il parco si distingueva per l’ampia offerta di giostre tradizionali e per i suoi spazi verdi, ma con il passare degli anni è diventato sempre più noto per le sue montagne russe e le attrazioni estreme. La crescita e l’evoluzione del parco sono strettamente legate all’evoluzione del settore dei parchi divertimento negli Stati Uniti, un settore che ha visto il passaggio da attrazioni più modeste a veri e propri colossi dell’intrattenimento, capaci di attirare milioni di visitatori ogni anno. Nel 1976 fu aggiunto uno dei primi looping coaster, “The Super Loops,” che rappresentò una rivoluzione nel concetto di adrenalina per i visitatori. Da quel momento, il parco ha cercato costantemente di superare se stesso, lanciando attrazioni sempre più grandi, più veloci e più emozionanti.

L’acquisizione da Six Flags

Uno degli eventi chiave nella storia del parco è stata l’acquisizione da parte della Six Flags Corporation nel 1977, una mossa che ha permesso al parco di inserirsi in una rete di parchi a tema in rapida espansione: il nome del parco fu cambiato quindi in Six Flags Great Adventure, mantenendo l’eredità del nome originario ma integrandolo nel brand Six Flags.
La filosofia di Six Flags è sempre stata quella di offrire esperienze uniche e adrenaliniche, puntando su montagne russe dalle dimensioni e dalle caratteristiche mai viste prima. Negli anni, Six Flags Great Adventure ha introdotto diverse attrazioni da record, tra cui il famoso “Rolling Thunder,” un wooden coaster che per anni è stato uno dei più amati dagli appassionati. Con l’introduzione di “Batman: The Ride” negli anni ‘90, un innovativo inverted coaster, il parco ha continuato a espandere la sua offerta, attirando visitatori non solo dalla costa est degli Stati Uniti ma da tutto il mondo. Tuttavia, è stato con l’apertura di Kingda Ka nel 2005 che il parco ha raggiunto una nuova vetta in termini di popolarità e riconoscimento globale.

 

Kingda Ka: il re degli stratacoaster

Kingda Ka rappresentava un punto di svolta nell’evoluzione dei coaster. Costruito dalla ditta svizzera Intamin, azienda di riferimento nel campo dei coaster innovativi, Kingda Ka non era solo un coaster da record, ma una vera e propria esperienza sensoriale. La sua torre, che si innalzava a un’altezza mozzafiato di 139 metri (456 piedi), dominava lo skyline del parco, offrendo ai visitatori una visione imponente e quasi intimidente già da chilometri di distanza. Quando Kingda Ka fu inaugurato, non c’era nulla di paragonabile al mondo. Il suo lancio idraulico, che accelerava il treno da 0 a 206 km/h in appena 3,5 secondi, lasciava a bocca aperta chiunque avesse il coraggio di affrontarlo.

Nonostante Six Flags Great Adventure fosse già conosciuto per le sue attrazioni, con Kingda Ka fece il salto di qualità, diventando un punto di riferimento internazionale. Migliaia di appassionati di rollercoaster da tutto il mondo iniziarono a considerare il parco una tappa imperdibile, attratti dalla sfida offerta da questo gigante dell’acciaio. Ma nonostante la fama e la gloria che l’attrazione ha raccolto, il destino di Kingda Ka è ormai segnato.

Le caratteristiche tecniche

Entrando nel dettaglio delle sue caratteristiche tecniche, Kingda Ka era un coaster della tipologia “Stratacoaster“, ovvero una montagna russa più alta di 120 metri. Al momento della stesura di questo articolo ne sono presenti solamente due operative, ovvero Escape from Krypton al Six Flags Magic Mountain e Top Thrill Dragster a Cedar Point, tutte prodotte dall’azienda Intamin.

Subito dopo il lancio, con un’accelerazione di circa 1,66 g , il treno di Kingda Ka scalava la torre principale con un angolo verticale di 90 gradi, per poi discendere in picchiata dalla stessa altezza, raggiungendo nuovamente velocità vertiginose. La discesa non era una semplice caduta, ma una spirale a 270º che aggiungeva un ulteriore elemento di sorpresa e disorientamento. Al termine della discesa in picchiata verticale, il treno superava una camelback alta 39 metri prima di tuffarsi nella sezione dei freni finali. Seppur l’intero giro durava appena 28 secondi, ogni momento era un concentrato di pura adrenalina.

Il treno era composto da cinque vetture, capaci di ospitare in totale fino a 18 passeggeri. Ogni lancio era preceduto da una fase di pre-accelerazione, in cui il sistema idraulico caricava l’energia necessaria per il lancio. Una volta pronta, la trazione idraulica si attiva e in un batter d’occhio il treno era proiettato a velocità folli.

Ambiziose aggiunte: Drop of Doom

Nel 2014, per rendere ancora più emozionante l’area di Kingda Ka, Six Flags Great Adventure decise di aggiungere un’ulteriore attrazione da record: le torri di caduta chiamate Zumanjaro: Drop of Doom. Integrate direttamente nella struttura principale del rollercoaster, queste torri di caduta si innalzavano per un’altezza di 126 metri, rendendole le più alte al mondo al momento della loro inaugurazione. Zumanjaro offriva ai visitatori un’esperienza vertiginosa: i passeggeri, sollevati lentamente fino alla cima, venivano lasciati cadere in caduta libera a velocità di oltre 140 km/h. Questa fusione tra Kingda Ka e Zumanjaro ha creato un’area spettacolare, con i treni del coaster che sfrecciano attorno alle torri di caduta, aumentando ulteriormente il brivido per chi osservava da sotto e per chi si trovava a bordo.

Addio al coaster dei record…

Nonostante il successo dell’attrazione, Kingda Ka non è stata esente da problemi tecnici nel corso degli anni. A causa della complessità del sistema di lancio idraulico, l’attrazione ha spesso subito guasti e lunghi periodi di chiusura per manutenzione. Questo non ha impedito che rimanesse una delle montagne russe più amate e desiderate dai fan di tutto il mondo, ma i costi di gestione e manutenzione di un’attrazione così avanzata hanno cominciato a diventare sempre più insostenibili. E ora, dopo quasi 20 anni di attività, Six Flags ha annunciato ufficialmente che Kingda Ka sarà smantellata nei prossimi giorni.

La decisione di smantellare Kingda Ka ha lasciato molti appassionati di parchi e rollercoaster sconvolti. Sebbene le ragioni ufficiali citino motivazioni legate ai costi di manutenzione e la necessità di fare spazio a nuove attrazioni, è difficile non percepire un senso di tristezza alla notizia della fine di questo gigante dell’ingegneria. Smantellare un’attrazione di tale portata segna un punto di svolta, la fine di un colosso nel mondo dei parchi a tema.

Condividiamo lo stato dello smantellamento ad oggi (24 febbraio 2024) mediante un video di @east_coasters.

… con una demolizione controllata

La demolizione della sezione principale costituente la top hat di Kingda Ka è prevista per i prossimi giorni con una spettacolare demolizione controllata mediante l’uso di esplosivi. Gli appassionati si preparano a dare l’addio all’attrazione che per anni è stata simbolo di audacia e innovazione. Per molti, Kingda Ka è stata un’esperienza unica, e la sua scomparsa lascia un vuoto che sarà difficile colmare. Six Flags non ha ancora annunciato quale attrazione prenderà il posto di Kingda Ka, ma i fan sperano che il parco sia in grado di mantenere vivo lo spirito di innovazione che ha sempre caratterizzato le sue scelte.

In conclusione, Kingda Ka ha rappresentato non solo un record mondiale, ma un’icona culturale per tutti coloro che amano le emozioni forti e l’ingegneria dei rollercoaster. Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante nella storia di Six Flags Great Adventure e dell’intero settore delle montagne russe. Tuttavia, anche se il suo tempo è giunto al termine, l’eredità di Kingda Ka continuerà a vivere nei ricordi di milioni di persone che, almeno per qualche secondo, hanno potuto sfidare l’impossibile.

Il futuro dell’area

“Questo importante investimento fa parte del nostro impegno continuo per migliorare l’esperienza degli ospiti e offrire la prossima generazione di attrazioni emozionanti”, ha affermato il portavoce di Six Flags Great Adventure, Ryan Eldredge, in una dichiarazione.

Secondo le informazioni più recenti, l’intenzione del parco è quella di sostituire il coaster con una nuova attrazione che stabilirà diversi record mondiali. L’apertura di questa nuova montagna russa è prevista nel 2026, ma i dettagli specifici sul tipo di coaster o sulle sue caratteristiche non sono ancora stati rivelati. Inoltre, il parco ha confermato la chiusura di altre attrazioni, tra cui Green Lantern, Parachute Drop e Twister, per fare spazio a questa nuova esperienza. Per il momento, quindi, non sono disponibili informazioni precise su cosa sostituirà Kingda Ka, ma è certo che Six Flags sta pianificando un’attrazione che promette di superare i record precedenti. I dettagli sono attesi per la fine dell’estate 2025.

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