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L’autunno del 2024 sarà un periodo da segnare sul calendario per gli amanti dei parchi: Efteling, il parco a tema più famoso d’Olanda, inaugurerà una nuova attrazione che promette di essere davvero affascinante.

Il mondo dei parchi divertimento segue con grande curiosità e impazienza la realizzazione di questa novità, che sarà curata da un duo di esperti creatori: Sander de Bruijn (già ideatore di Baron 1898 e Symbolica) e Jeroen Verheij (Bäckerei Krümel, Fabula).

L’attrazione vanterà anche una progettazione innovativa a livello mondiale, realizzata da Intamin AG (anche conosciuta come “International Amusement Installations”). Il budget stimato per la sua realizzazione è di trenta milioni di euro.

Pronti a ballare l’ultimo valzer? Via alla Danse Macabre!

Danse Macabre

Il concept per il logo dell’attrazione Danse Macabre

Efteling si prepara ad inaugurare Danse Macabre, una nuova attrazione che prende il nome da un celebre poema sinfonico del 1874 composto da Camille Saint-Saëns; il titolo, che significa letteralmente “Danza Spettrale”, allude al tema della morte, universale e ineluttabile, come raffigurato nell’allegoria medievale della “Danza Macabra”.

 

Charles Camille Saint-Saëns

(Parigi, 9 ottobre 1835 – Algeri, 16 dicembre 1921) è stato un compositore e pianista francese.

Scrisse diverse opere teatrali, di cui la più nota è « Sansone e Dalila ». Le sue composizioni musicali più conosciute sono però il « Carnevale degli animali » e il poema sinfonico « Danse Macabre ».

 

Fin dal 1978, l’inconfondibile tema musicale ha avvolto di mistero la storica attrazione di Efteling Spookslot. Ora tocca a Danse Macabre: le note evocative di questo brano si sono impresse nella memoria di generazioni di visitatori, diventando un simbolo del parco stesso (come testimonia la presenza della sinfonia in questione in una delle due playlist di Aquanura, il meraviglioso show di acqua e luci del parco).

Proprio per questo motivo, la nuova attrazione è stata interamente costruita attorno a questo tema musicale iconico, al fine di regalare ai visitatori un’esperienza ancora più coinvolgente e ricca di macabra atmosfera.

 

Danse Macabre

Dopo 44 anni di brividi e incanti, il 4 settembre 2022 il castello infestato di Spookslot ha chiuso le sue porte, lasciando un vuoto incolmabile tra i fan del parco.
A differenza della precedente attrazione in cui il guest era semplice spettatore passivo, Danse Macabre vi immergerà completamente in un’esperienza avvincente, dove sarete voi i protagonisti chiamati all’avventura.

Un oscuro monastero vi aspetta, con i suoi segreti e i suoi inquietanti abitanti, ricco di mistero e di emozioni; un luogo dove la linea tra realtà e immaginazione si confonde…

Segui il sentiero che conduce all’Abbazia e varca la soglia di un mondo oscuro e affascinante. Accomodati su una delle panche del coro e preparati a vivere uno spettacolo spettrale senza precedenti, accompagnato da musiche incantevoli.

Danse Macabre ti aspetta nella sinistra foresta di Huyverwoud, una nuova area tematica dove potrai immergerti in un’atmosfera ricca di tensione e avventura.
Oltre all’attrazione potrai scoprire anche luoghi come «In Den Swarte Kat» (Il Gatto Nero), gustarti un pranzo al «Koetshuys» e fare acquisti nelle varie boutique e negozi di souvenir dell’area.

Danse Macabre map

La mappa della foresta di Huyverwoud

Danse Macabre presenterà anche una queue-line (area di attesa) coinvolgente e fortemente tematizzata. Con l’inquietante ingresso con il suo cancello di ferro, il sinistro cimitero che costeggia l’Abbazia e i “gioiosi” dettagli che circondano tutta l’area, Danse Macabre promette davvero di settare il tono di tutta l’esperienza ben prima che gli ospiti entrino nell’attrazione vera e propria.

L’edificio gotico “De Kapelt” (la Cappella), alto circa 20 metri, ospiterà l’attrazione principale, mentre l’area tematica totale si estenderà per circa 17.000 m². Le rovine del castello del vecchio Spookslot sono state conservate e integrate nella tematizzazione di Huyverwoud, creando un suggestivo connubio tra passato e presente.

 

La storia di Danse Macabre

“Siamo giunti ​​a un’abbazia abbandonata e in rovina, ma secoli fa decisamente fiorente. Dopo molti vagabondaggi, la nostra famiglia si è stabilita qui. Noi Charlatan non siamo solo alla ricerca di risposte alle nostre domande, ma ci rendiamo utili lavorando per alleviare le paure dei visitatori della zona. Io, la dottoressa Virginie Charlatan e mio marito Otto vendiamo sulla « Abdijplein » (Piazza dell’Abbazia) vari portafortuna, stimolanti  cardiaci e altri articoli per sostenere i nervi di chi si aggira per questi boschi…”

“Mi chiamo Otto Charlatan. Mia moglie e io siamo commercianti e conduciamo una vita da viaggiatori. Siamo famosi in molti paesi, sapete? Ebbene, stiamo andando dove la melodia del nostro rinomato organo, Esmeralda, ci porta. Ci ha guidato fin qui. Sapeva la strada, come noi sapevamo che dovevamo seguirla sino a questo posto sinistro nel mezzo dei boschi, dove per il momento abbiamo installato il nostro campo. Per placare i morti, è davvero fondamentale che l’organo di legno continui a suonare! Esmeralda è la nostra più antica eredità familiare, ma anche la nostra guida in questi tempi bui. Apparteneva al bisnonno di Virginie – Joseph, che partecipò negli anni a famosi concerti come direttore  d’orchestra. Quindi, scomparve dalla faccia della terra senza lasciare traccia…

Mia moglie Virginie possiede doni speciali, che la rendono erudita nella prevenzione degli incidenti e nell’umana ricerca della felicità. Crea dei portafortuna, con cui aiuta ciascuno a combattere tutte le paure e ansie del caso.

Sulla strada per Huyverwoud, abbiamo sentito un gattino miagolare. Sembrava che ci stesse aspettando ai margini della foresta. Questo gattino nero, con due occhi di diversi colori, è diventato il nuovo membro della nostra umile famiglia.

Faremo del nostro meglio per aiutarvi e per proteggervi dalla sventura e dal disastro che potrebbero aspettarvi in questo luogo…

Intanto, preparatevi comunque al peggio!”

 

La strada per ballare…

In coda per l’attrazione, i visitatori vedranno la statua (progettata da Jeroen Verheij) di un enigmatico direttore d’orchestra : Joseph Charlatan, scomparso durante un concorso musicale internazionale il 13 ottobre 1876 nell’abbazia di Capelle van Kaatsheuvel.

L’audace direttore osò sfidare la sorte eseguendo in queste terre il celebre brano “Danse Macabre”. La sua temerarietà ebbe un prezzo altissimo: durante l’esecuzione, lui e tutti i musicisti morirono misteriosamente, dando vita a una tetra leggenda che si tramanda ancora oggi.

L’edificio dell’attrazione riprenderà le forme architettoniche di un’abbazia medievale (o di quello che ne resta). Il capo progettista, Jeroen Verheij, ha visitato tre antichi complessi abbaziali in Belgio prima di poter abbozzare le proprie idee: l’Abbazia di Villers a Villers-la-Ville, quella di Aulne a Thuin e infine l’Abbazia di Notre-Dame d’Orval, a Florenville.

L'area di Danse Macabre, novità 2024 di Efteling

L’architettura ricercata di Danse Macabre, la novità 2024 di Efteling

 

Una volta attraversata la “Sinistra Porta” (de Onheilspellend Ogende Poort), la queue line ci condurrà tramite “Il Passaggio” (Kruysgang) al “Giardino delle Erbe (Kruydentuyn). Successivamente, gli ospiti potranno « passeggiare » davanti alle tombe del “Cimitero”, arrivando poi a un oscuro sentiero nel bosco di Huyverwoud, dove si trova il ponte di legno che conduce all’abbazia. L’edificio ha oggi un aspetto fatiscente, con tanto di muri crollati, finestre sbarrate, contrafforti e travi di legno rotte, decorazioni macabre ingrigite dal tempo. Oltre all’attrazione, tale struttura ospita anche il negozio di souvenir Dr. Kwalycke Zaken.

Le persone con disabilità possono seguire lo stesso percorso lungo Kruysgang, Kruydentuyn, il Cimitero e da Huyverwoud fino alla cappella dell’Abbazia. A seconda delle esigenze del visitatore e del tipo di disabilità, si può scegliere se provare l’attrazione in versione classica oppure provare la versione dedicata agli ospiti diversamente abili. Esiste infatti un’alternativa molto appropriata, in una stanza appositamente costruita, in cui tutti i sensi sono stimolati dagli effetti speciali e del vento, del suono e della luce senza però tutte le criticità dell’attrazione principale.

Per Efteling è fondamentale garantire un’esperienza fruibile da tutti i visitatori, con un occhio di riguardo alle diversità e alle necessità.

Oltre alla fila d’attesa classica, Efteling prevede di inserire anche un accesso Single Rider, ovvero una fila d’attesa riservata ai visitatori che intendono sfidare l’attrazione da soli: questo escamotage (e servizio) garantisce di riempire sempre l’attrazione al massimo della portata, evitando di lasciare posti liberi.

… nel dettaglio

La prima parte di queue line si svolge nel Passaggio (Kruysgang), un primissimo sentiero tra le antiche rovine dell’Abbazia consumate dagli anni e dove la natura ha preso da tempo il sopravvento.

 

Si prosegue nel Giardino delle Erbe (Kruydentuyn) invaso dalla vegetazione. Qui i residenti hanno coltivato erbe e colture per i propri pasti. Virginie Charlatan coltiva le sue erbe medicinali e rilassanti qui, per trasformarle poi in vari tonici e prodotti. Sul fondo di questo giardino ci aspetta un pesante cancello di legno…

 

“Questo cancello dà accesso al macabro Cimitero, dove veniamo ammessi da un membro della famiglia dei Charlatan. Qui abbiamo un assaggio di ciò che ci aspetta più avanti. Si sentono misteriosi frammenti di musica e anche il misterioso gatto nero si fa nuovamente sentire. Anche se in tono un po’ meno adorabile … Se guardiamo e ascoltiamo attentamente, è evidente che tutte le tombe di questo cimitero ospitino diversi musicisti provenienti da tutto il mondo. Cosa significa? “

 

Giunti al Cimitero (Kerkhof) si formano gruppi di poco più di cento persone (108 per la precisione, il numero massimo di visitatori che possono entrare nell’attrazione a ogni ciclo). Da qui, i guest potranno camminare liberamente nel cimitero fino a quando non verranno invitati alla parte successiva della coda.

 

Continuando attraverso una porta più piccola sul retro del cimitero, si finisce nel buio di Huyverwoud, una foresta spaventosa con grandi alberi secolari dove regna un’atmosfera inquietante.
Alla fine del percorso nel bosco, si possono scorgere alcuni vecchi banner appesi sulle pareti, su cui possiamo leggere che una misteriosa competizione musicale ebbe luogo qui molto tempo fa.

 

Grazie a un ponte in legno, finalmente raggiungiamo ciò che attira così tanti viaggiatori: l’Abbazia. Cosa sta succedendo all’interno? Le storie della famiglia Charlatan sono vere? E cosa fa questo gattino nero con questi occhi di due diversi colori intorno a noi per tutto questo tempo? Ciò che sta accadendo all’interno della cappella rimane un mistero per il momento, ma la Danse Macabre può essere descritta come uno spettacolo fantasma pieno di colpi di scena e giri oscuri.

Danse Macabre

I banner del concorso musicale del 1872

 

Lasciamo poi l’abbazia attraverso un altro luogo: “Dr. Charlatans Kwalycke Zaken“, dove troveremo vari souvenir sinistri e inquietanti regali esposti come promemoria di ciò che abbiamo appena vissuto. Una volta fuori, nella piazza dell’abbazia, potremo scegliere se sfidare la sorte e rivivere lo spettacolo della Danza Macabra…

La tematizzazione

“Danse Macabre” ha un aspetto spaventoso. L’uso del colore con molti accenni verdi che prendono vita dalla pietra e l’intonaco accentua questo aspetto – studiatissimo – di desolazione. Il passato, in questa nuova attrazione, torna in vita: Jeroen Verheij (responsabile di Danse Macabre) ammette di essersi ispirato agli schizzi originali e poi inutilizzati di Spookslot, l’iconica attrazione realizzata da Ton Van de Ven (ex direttore creativo).

Il vecchio ingresso di Spookslot troverà una nuova funzione e diventerà appunto l’ingresso del negozio di souvenir « Dr. Charlatan’s Kwalycke Zaken »

 

Un lavoro meticoloso e preciso in ogni singolo dettaglio, ricostruito a mano dal theming department di Efteling: il parco infatti si occupa internamente di quasi la totalità delle proprie scenografie, in modo da ottimizzare tempi di realizzazione e cura.

Dal concept alla realtà

 

Pipistrelli, scheletri e diverse gargoyle prenderanno vita tra le strutture di supporto sul soffitto.

Altri oggetti provenienti da Spookslot vengono reintegrati in Danse Macabre: candelabri raffinati, diversi monili e lampadari riporteranno la memoria alla vecchia attrazione.

 

Efteling theming department

 

Patrick van den Nieuwenhuizen dal reparto decorazione e design :

« Abbiamo creato, tra le altre cose, innumerevoli nuovi elementi di decorazione e figure di Danse Macabre. Lo facciamo usando stampanti 3D, fresature e altre attrezzature, ma la finitura è poi fatta a mano. Il motivo per cui produciamo tutto internamente è che controlliamo in tutto e per tutto l’aspetto di ogni oggetto. »

 

Le scenografie in fase di realizzazione nel Theming Department di Efteling

Le scenografie in fase di realizzazione nel Theming Department di Efteling

 

Gran parte della struttura principale dell’Abbazia è già stata arricchita da maestosi elementi scenografici che possono sfoggiare tutta la loro bellezza e accuratezza: niente sembra essere fuori posto, tutto sembra arrivare da quel lontano 1872 in perfetto e credibile decadimento causato dal passare degli anni.

Le scenografie già posizionate nell'area di Danse Macabre

Le scenografie già posizionate nell’area di Danse Macabre

Di grande importanza è anche la musica, registrata negli studi di musica Daft, situata nella città belga di Malmedy, sotto la direzione del direttore d’orchestra Jean-Pierre Haeck.

 

I servizi

In den Swarte Kat (Al Gatto Nero)

Una vecchia taverna, in parte bruciata, al confine esterno dell’area, chiamata ‘In den Swarte Kat’, è stata per anni un rifugio per viaggiatori e passanti fino a quando molti pellegrini scomparvero lì nel profondo della notte. Nei resti di questo edificio mezzo crollato, i Charlatan hanno aperto un negozio di alimentari nel quale vendono portafortuna, atti alla fortificazione del cuore insieme ad altri articoli che stimolano il coraggio, ma anche una vasta gamma di generi alimentari confezionati da loro stessi. A volte qui dentro può diventare davvero inquietante: meglio allora dirigersi verso la terrazza, dove gli ospiti possono godersi i prodotti acquistati o rilassarsi. Il locale è aperto dal primo luglio 2023.

Per l’inaugurazione è stata appositamente progettata anche la ricetta dei gustosissimi “Ketelkoek” (torte a base di farina, latte e sciroppo, cotte in padella in un panno). Grazie alla preparazione al vapore, questa torta servita tiepida è molto succosa.

Il nome della taverna «In den Swarte Kat»  (Al Gatto Nero) si riferisce a un personaggio che giocherà un ruolo importante nella dinamica della storia. I disegni rappresentano sempre un gatto con occhi di due colori diversi. Questo animale enigmatico è il simbolo del negozio!

La presenza del gatto nero è confermata in più punti all’interno dell’area, degli shop e dell’attrazione, anche se non sappiamo bene con quale ruolo. Dove comparirà il suo animatronico?

 

De Laetste Hoop  (L’ultima Speranza)

Dietro la taverna si trova l’originale edificio dei servizi igienici dell’abbazia, già aperto durante la stagione 2023: «De Laetste Hoop», tradotto “L’ultima Speranza”, quale nome fu più azzeccato per degli accoglienti e innocenti bagni…

 

‘T Koetshuys   (Casa delle Carrozze)

“T Koetshuys” è anch’essa gestita dalla famiglia Charlatan. In passato, le carrozze e i carretti erano parcheggiati qui. Ma l’edificio è crollato, e ora funge da punto di vendita di popcorn soffiati, caramelle e altri dolci, forse cercando di portare un po’ di spensieratezza tra questi tetri boschi?

Il concept della Casa delle Carrozze

 

L’anteprima mondiale: Dynamic Motion Stage

Intamin vi farà ballare

 

L’attrazione sarà unica al mondo.

Intamin ha sviluppato un sistema completamente nuovo per Danse Macabre combinando vari elementi pre-esistenti, il che lo rende unico nel suo genere.
Sotto il nome di Dynamic Motion Stage, una piattaforma principale con un diametro di 18 metri viene spostata per mezzo di quattro cilindri idraulici con un supporto fisso al centro. Su questo grande “piatto” sono posti sei dischi più piccoli, ciascuno avente 18 posti. Ognuna di queste piccole piattaforme può muoversi indipendentemente dalle altre, oppure danzare insieme alle altre in modo armonioso. Intamin indica che è possibile inclinare le varie piccole piattaforme fino a 5 gradi. Inoltre, il grande disco può ruotare, alzarsi, abbassarsi, inclinarsi in tutte le direzioni e… Attenzione alle sorprendenti possibilità di movimento verticali (il tutto può infatti salire e scendere di ben 3 metri ad una velocità di 1,5 metri al secondo – 5,4 chilometri all’ora).
Nella posizione di partenza la piattaforma si trova a 6,2 metri dal suolo.

L’attrazione include anche una sequenza di Free Fall, che Intamin chiama “Free Fall Zero G”.  In questo particolare momento l’intera piattaforma scende a 3,2 metri al secondo (11,5 chilometri all’ora), ben oltre il doppio rispetto al normale.

Per rafforzare ancor più l’esperienza, saremo circondati da colonne sonore emozionanti emesse da speaker a bordo della vettura, vento, odori e vibrazioni.

A bordo di Danse Macabre possono accedere 108 visitatori per ogni danza e la capacità dichiarata è di 1250 persone all’ora. L’attrazione è adatta anche a bambini coraggiosi già a partire dagli 8 anni di età.

 

Vi lasciamo a qualche immagine della costruzione del ride system, con alcune parti dell’attrazione issate nell’edificio ancora senza copertura. Un enorme traliccio di oltre 25 tonnellate e 6 metri di altezza è stato collocato al centro della struttura con estrema precisione.

 

L’autunno 2024 si avvicina lentamente… E la nostra impazienza nel provare Danse Macabre, la grande novità 2024 di Efteling, cresce ogni giorno!

To be continued…

 

  • Ti è piaciuto questo speciale su Danse Macabre? Bene, allora continua a seguire il blog di ParksPlanet per non perderti i nuovi approfondimenti in esclusiva su questa sensazionale e unica attrazione di Efteling!

È il mercoledì 27 agosto del 1997. 

Tutto inizia intorno alle 17:00, quando il coaster Sirocco parte per un nuovo giro sopra i cieli di quello che oggi conosciamo come Walibi Belgium: l’attrazione manca di potenza proprio durante il lancio, e la velocità troppo bassa del treno di diverse tonnellate causa un blocco nel punto peggiore: al centro del loop!

È la prima volta dalla sua apertura nel 1982 che Sirocco si blocca con persone a bordo in questa posizione. Un guasto che si trasforma in un’esperienza terrificante per i passeggeri, che si ritrovano sospesi a testa in giù, in preda al panico e alla nausea per oltre 80 minuti.

 

Prima di approfondire svolgimento ed epilogo di questo incidente, che ha avuto un impatto significativo nella narrazione dei parchi al tempo e ha portato il parco Walibi Belgium (all’epoca ancora Walibi Wavre) sotto i riflettori internazionali, ripercorriamo la storia di questo coaster, per molto tempo attrazione emblema del parco belga.

Il Parco: Walibi Belgium

Circa 20 chilometri a sud di Bruxelles, immerso nella campagna belga, sorge il parco di divertimenti Walibi Wavre (oggi, appunto, Walibi Belgium). Nato dalla mente dell’imprenditore belga Eddy Meeùs e inaugurato il 26 luglio 1975, il parco ha subito conquistato il cuore del pubblico.

Il nome Walibi – che ora indica una catena di parchi internazionale – nasce come acronimo che deriva dalle prime due lettere dei tre comuni su cui si estende il primo parco del gruppo: Wa per Wavre, Li per Limal e Bi per Bierges. Inoltre il nome richiama il wallaby, un piccolo marsupiale australiano, e ciò ha ispirato sin da subito la scelta della mascotte del parco, un simpatico canguro.

Nel 1978 Walibi introduce per la prima volta nella storia dei parchi di divertimento il rivoluzionario concetto di biglietto giornaliero con accesso illimitato a tutte le attrazioni, un’idea innovativa che ha permesso a chiunque di vivere un’intera giornata di divertimento senza limiti.

 

La mappa del 1982 con la new entry “Sirocco”

 

Sirocco, il primo launched coaster in Europa

Verso la fine del 1981 Eddy Meeùs, il proprietario del parco, scopre per caso che il famoso produttore di montagne russe Anton Schwarzkopf ha in vendita uno dei suoi coaster della tipologia denominata “Shuttle Loop”: si trattava ai tempi di un’attrazione davvero innovativa, progettata originariamente per un parco divertimenti giapponese nel frattempo fallito. Meeùs fiuta l’occasione: immagina già le folle di persone che accorrerebbero a Walibi per provare questa nuova emozione.

Schwarzkopf, sicuro del potenziale dell’attrazione, e convinto che lo Shuttle Loop porterebbe al parco almeno 300.000 visitatori in più ogni anno, spara alto: 75 milioni di franchi belga (BEF) per l’acquisto.
Meeùs, incuriosito dalla sicurezza di queste affermazioni, fa una controproposta che sa di scommessa: 45 milioni subito, più un bonus di 30 milioni se la promessa di Schwarzkopf relativa all’incremento di visitatori si avvera.

Schwarzkopf accetta, e all’inizio del 1982 Walibi inaugura Sirocco, il primo Shuttle Loop d’Europa. Per il lancio viene realizzata una campagna pubblicitaria con spot televisivi in onda tanto sui canali belga che su quelli olandesi. Uno di questi spot si rivela un vero successo di settore, tanto da vincere il premio come miglior spot del 1982 alla convention internazionale dei parchi di divertimento negli Stati Uniti.

La stagione 1982 si svolge senza intoppi, e raggiunge un totale di 950.000 visitatori accolti rispetto al milione di presenze registrato nell’anno precedente.

Visto che l’obiettivo dei 300.000 visitatori aggiuntivi non fu raggiunto, Eddy Meeùs vince la sua scommessa con Anton Schwarzkopf, risparmiando ben 30 milioni di franchi.

 

Lo Shuttle Loop

Lo Shuttle Loop è una varietà di montagne russe in acciaio progettato da Reinhold Spieldiener della Intamin e prodotto da Anton Schwarzkopf. Tra il 1977 e il 1982 furono realizzate 12 installazioni in 22 parchi diversi, contando anche i numerosi trasferimenti di alcune di queste attrazioni.

La prima installazione risale appunto al 1977 con il “King Cobra” di Kings Dominion (Richmond, Virginia). In Europa il primo Shuttle Loop fu proprio Sirocco, inaugurato nel 1982 a Walibi Belgium. L’attrazione poteva ospitare fino a 1.300 persone l’ora operando con un solo treno di sette vetture, ciascuno con quattro posti a sedere, per un totale di 28 passeggeri.

Lo Shuttle Loop ebbe un grande successo all’epoca, ma oggi ne restano nel mondo solo 5 esemplari. Il tempo e l’evoluzione delle tecnologie hanno portato alla nascita di montagne russe sempre più elaborate e spettacolari, relegando lo Shuttle Loop a un ruolo di pioniere nostalgico del genere.

I dettagli tecnici

Lo Shuttle Loop, il cui nome significa letteralmente «navetta ad anello», è un tipo di montagne russe a circuito aperto, in cui il treno percorre dunque parte del percorso in entrambi i sensi di marcia, in avanti e poi all’indietro.
Queste montagne russe di solo 220 metri di lunghezza funzionano con un sistema ingegnoso e adrenalinico: il treno viene lanciato fino a raggiungere gli 85 km/h in soli 2 secondi grazie al sistema “flywheel“. Questo sistema rotante immagazzina e rilascia energia cinetica, sottoponendo i passeggeri a una forza di 4,5 G. Le prime versioni invece utilizzavano un sistema di lancio “weight drop”, ovvero a caduta di peso, con un peso di 40 tonnellate che rilasciava energia cadendo da una determinata altezza.

Coaster Park Country Open   sistema
Bullet Selva Magicà Mexico 2013 weight drop
Golden Loop Gold Reef City South Afr.  1989 weight drop
Katapult Hopi Hari Brazil 1999 weight drop
Sirocco/Turbine/Psyche Underground Walibi Belgium Belgium 1982 flyweel/LIM
Shuttle Loop Nagashima Spa Land Japan 1980 flyweel

Il lancio “Flywheel” è ottenuto dall’azionamento di una ruota, che funge da volano, fatta girare da un motore elettrico. Questo volano gira liberamente, disconnesso dal resto dell’attrazione grazie a un sistema di frizioni. Una volta raggiunta la massima velocità di rotazione, l’attrazione è pronta per partire. L’operatore, dalla sua postazione, attiva la frizione, collegando gradualmente il volano a due altre ruote su cui è avvolto un cavo. Il cavo inizia a girare, imprimendo una spinta graduale al treno (per evitare un avvio troppo brusco) e lo conduce verso il loop. Le vetture affrontano poi una salita inclinata di 70 gradi fino ai 42 metri di altezza, dove perdono velocità e iniziano la discesa a marcia indietro. Percorrono dunque lo stesso percorso al contrario, affrontando un’altra salita inclinata all’altra capo del tracciato, da cui ridiscendono in avanti per ritornare in stazione.

Lo schema di Shuttle Loop

Il sistema di lancio “FlyWheel”

 

L’incidente del 1997

E poi succede. Il treno di Sirocco non ha raggiunto una velocità adeguata, e si arresta proprio nel punto peggiore possibile: in pieno loop. I passeggeri rimangono bloccati sulle sedute dalle safety bars, mentre inizia un calvario che dura più di un’ora e mezza. Impossibile muovere il treno immediatamente, né in avanti né indietro; esso si trova in perfetto equilibrio nel loop, completamente bloccato. Fortunatamente, le barre di sicurezza hanno funzionato perfettamente, proprio come previsto dai costruttori.

I pompieri arrivano presto, ma il loro intervento è complicato: non sono in grado di sbloccare i passeggeri in sicurezza. La manovra è pericolosa, svolgendosi a più di 20 metri di altezza; il rischio è dato dal fatto che, in caso di sblocco, tutte le barre sono studiate per aprirsi contemporaneamente, facendo in un caso simile cadere tutti dal treno.

Dalla Germania arrivano dunque dei tecnici in elicottero per sbloccare manualmente i verini di sicurezza. Usando una gru, il treno viene spinto e fatto discendere lentamente con i suoi 26 sfortunati passeggeri, dopo circa novanta minuti di incertezza. Nove persone vengono portate in ospedale per osservazione, ma senza alcun sintomo grave (per la maggior parte si registrano solo dei gran mal di testa dovuti alla tensione).

Tutto questo avviene sotto gli occhi di tutti gli emittenti belga che trasmettono le immagini in diretta, riportate ben presto dalle televisioni di tutto il mondo.

 

Un’indagine ha rivelato che una parte del sistema di sicurezza delle Shuttle Loop si ruppe al momento del lancio del treno, e a causa di questo guasto la velocità del treno di Sirocco non fu sufficiente per compiere adeguatamente tutte le figure che compongono il percorso, causandone quindi l’improbabile arresto in cima al loop. Secondo le teorie del costruttore, il treno non avrebbe mai dovuto raggiungere quell’altezza in caso di velocità non corretta e normalmente sarebbe dovuto scendere autonomamente verso la stazione.

Dopo un mese di interventi da parte del produttore e continui, numerosi controlli da parte degli enti preposti, l’attrazione fu infine riaperta. Contrariamente a quanto si poteva temere, Sirocco continuò a riscontrare un grande entusiasmo da parte del pubblico, che anzi accorse in massa per (ri)provare l’attrazione divenuta famosa per il guasto nel giro di poche settimane.

Anno 1999: Sirocco diventa Turbine

Sirocco, inaugurato nel 1982 come classico roller coaster completamente all’aperto, generò fin da subito un notevole disturbo per i residenti delle case circostanti il parco. A causa delle numerose lamentele raccolte negli anni, nel 1999 Walibi Belgium decise di intervenire con lavori di insonorizzazione che comportarono la copertura di una significativa parte del tracciato. In seguito a questa modifica, l’attrazione venne rinominata Turbine.

L’esterno dei nuovi edifici che contenevano Turbine erano stati realizzati ispirandosi al tema industriale: in essi fu nascosto anche il grande e ormai celebre loop.
Grazie a questa modifica, il parco riuscì a ridurre l’impatto acustico dell’attrazione da 60 a 50 decibel. Inoltre, i supporti furoni riempiti di sabbia per una maggiore stabilità. L’area di lancio e l’intero loop sono stati immersi nell’oscurità e illuminati da effetti di luce stroboscopica indoor, offrendo ai visitatori un’esperienza completamente nuova e coinvolgente.

Nell’ottobre 2008, un guasto al sistema di Turbine rese l’attrazione inutilizzabile. Dopo 27 anni di attività, con all’attivo oltre 13.600.000 visitatori, la direzione del parco prese la difficile decisione di chiuderla. Nessun produttore era più in grado di fornire i pezzi di ricambio necessari per la riparazione.

Il parco valutò due opzioni: rinnovare l’attrazione o sostituirla con una nuova, magari più adatta alle famiglie, utilizzando anche l’edificio già esistente. Fortunatamente, tanto per motivi finanziari quanto per la forte risposta nostalgica del grande pubblico degli ospiti del parco verso Turbine e la sua storia, la scelta cadde sul rinnovamento.

Il ritorno della mitica attrazione fu accolto con grande entusiasmo sia dai più giovani che dai loro genitori, che avevano conosciuto e amato il mito shuttle loop Sirocco già negli anni ’80.

Anno 2013: la rinascita

Dopo quattro anni di attesa e lavori di ristrutturazione, il 13 luglio 2013 Turbine ha riaperto al pubblico con il nuovo nome di Psyké Underground.
In questa terza versione anche le due salite dell’attrazione sono state coperte per ridurre al minimo l’impatto acustico, rendendo il coaster un’esperienza completamente indoor.

La rinomata azienda tedesca Gerstlauer fu al timone di questo grandioso rinnovamento.

Novità salienti:

  • Nuovo treno:
    • Peso: 10 tonnellate
    • Capacità: 28 passeggeri
    • Sistema di sicurezza: lap bar
  • Sistema di lancio:
    • Completamente rinnovato da Gerstlauer
    • Tecnologia magnetica LIM (Linear Induction Motor)
    • Le vecchie parti meccaniche del sistema di lancio furono integrate nell’arredamento della coda

 

Una nuova esperienza

 

Un’esperienza sensoriale da brivido attende oggi i visitatori di Walibi Belgiun. Il treno di Psyké Underground li condurrà in un vortice di emozioni, avvolgendoli nell’oscurità più totale di un tunnel sotterraneo. Il percorso al chiuso e completamente buio amplifica le sensazioni di vuoto e disorienta i più.

Dopo aver attraversato il loop, l’oscurità avvolge ancora il viaggio mentre il treno si inerpica verso uno dei due tubi che culminano a 45 metri di altezza, e la successiva drop al contrario, anch’essa affrontata completamente al buio, disorienta nuovamente i guests e scatena un’ondata di adrenalina.

Diversi effetti speciali sono disseminati lungo il percorso per aumentare il tasso di brividi. Una proiezione 3D di un mostro emerge dal nulla all’interno del loop, con una sequenza diversa ad ogni passaggio del treno. Pipistrelli in resina traslucida, illuminati da effetti di luce fluorescente, creano un’atmosfera inquietante nei tunnel.

Una colonna sonora elettronica accompagna l’intera avventura, amplificando le emozioni e creando un’esperienza davvero unica.

La nuova versione dell’attrazione si immerge in un mondo psichedelico in puro stile Walibi. All’esterno, i visitatori incontreranno una serie di negozi in stile urban e fantasy, in particolare uno da cui acquistare finti biglietti per l’attrazione, la facciata di uno strano hotel e una società di fuochi d’artificio (Pyro Technics Inc.). Il pre-show si svolge a “Fabulous”, una città sotterranea situata a “Shimmeria”, un mondo abitato da chimere. Le chimere sono il frutto di un tentativo da parte di Walibi di sviluppare nuovi personaggi attorno alla mascotte, un’operazione che non ha avuto molto successo con il pubblico, nonostante le speranze riposte nel progetto dalla catena oggi proprietaria del parco, La Compagnies des Alpes (che possiede anche il celebre e ottimo Parc Asterix francese). Prima di imbarcarsi, i passeggeri sono accolti per esempio dalla mascotte Vita Drakovitz, non proprio popolarissima.

Vita Drakovitz

 

Anno 2025: il futuro… E il ritorno di Turbine!

 

Nel 2025, una nuova area tematica sbarcherà nel parco belga: “Dock World”.

Ispirata all’atmosfera dei magazzini e degli edifici portuali, Dock World ospiterà un nuovo coaster, il log-flume “Flash-Back” rivisitato e ovviamente l’iconico Shuttle Loop, il quale, dopo oltre 40 anni, tornerà alle sue origini con il nome di Turbine. L’area sarà arricchita con decorazioni ed effetti speciali in linea con il tema portuale, creando un’esperienza immersiva e colorata adatta a più visitatori.

Immagini prese da: walibi.be, germanculture.com.ua, @Vers l’Avenirs.net, worldwide.espacenet.com, advalas.be, wikipedia

Ti è piaciuto questo speciale su Walibi Belgium? Bene, allora continua a seguire il blog di ParksPlanet per non perderti sempre nuovi approfondimenti tecnici sui parchi divertimento e la loro storia!

Proseguiamo lo speciale su Fata Morgana, la celebre dark ride di Efteling inaugurata nel 1986. Nella prima parte abbiamo analizzato i suoi ideatori, il tema che ne caratterizza l’unicità oltre ai miti e leggende su cui è stata creata la storia dell’attrazione.

In questo secondo approfondimento dedicheremo la nostra attenzione sul lato più tecnico della realizzazione.

La costruzione di Fata Morgana

Nel 1984, un angolo remoto del parco Efteling, un tempo adibito a placido stagno per gite in canoa, si trasformò in un cantiere per un progetto ambizioso. Una vasta area di 4.000 metri quadrati, scelta per la sua ampiezza e superficie piana, offriva lo spazio ideale per la costruzione di un’attrazione di proporzioni grandiose: Fata Morgana.

1985 (Eftepedia)

Il posizionamento dell’edificio dà l’illusione che esso galleggi sull’acqua, anche se in realtà non è direttamente a contatto con il bacino acquatico: lo specchio d’acqua fu scavato solo dopo che la struttura dell’attrazione venne completata. La prospettiva del riflesso dell’edificio sul lago è diventata rapidamente un’aggiunta naturale all’aspetto del “miraggio” della leggenda.

La facciata che si specchia sul lago – Efteling.com

La possibilità di ospitare tra i 1800 e 2000 visitatori all’ora come previsto, aggiunto alle dimensioni e al volume della piattaforma rotante per l’imbarco, richiedeva una sala di accesso alle imbarcazioni molto grande ed efficiente per garantire un flusso corretto e costante di visitatori. Inoltre, il resto della struttura doveva ospitare le ben quattordici scene pianificate.

Il plastico dell’attrazione (Eftepedia – De Vijf Zintuigen)

 

Gli animatronics

Nel 1980 abbiamo iniziato a creare un prototipo con venti movimenti. Innanzitutto abbiamo cominciato lo sviluppo di una bambola che opera sui pistoni; è stato molto difficile da controllare e dirigere. Infine, abbiamo finito con il decidere per l’attuale sistema: bambole a controllo meccanico e mobile, con motori ausiliari qua e là. La costruzione del prototipo da solo ha richiesto due anni, e il tempo totale per lo sviluppo dei personaggi è stato di quattro anni.”

Il processo di realizzazione degli animatronics (De Vijf Zintuigen)

 

Un gran numero di figure sono costruite e modellate internamente, affiancate da altrettanti numerosi animatronics, in particolare animali, che vennero acquistati dalla società tedesca tematica Christian Hofmann GmbH & Co.

La cura dei costumi e degli abiti fu invece affidata alla stilista belga Jeanine Lambrechts, che diede vita a spettacolari composizioni.

Sebbene non fossero già ai tempi gli animatronici più all’avanguardia nel panorama dei parchi di divertimento, quelli di Fata Morgana si comportano comunque tutt’ora egregiamente, considerata la loro età.

Nelle aree di servizio sotto le quinte si trova il cuore pulsante di questa magia meccanica: migliaia di giradischi controllano i movimenti dei manichini con un sistema semplice ma efficace.

All’epoca della creazione di Fata Morgana la tecnologia informatica non era ancora abbastanza potente da gestire in tempo reale le informazioni complesse provenienti dai sensori degli animatronici. Per questo motivo, si optò per un sistema collaudato nell’aviazione: i dischi a camme collegati ai manichini tramite cavi.

Questa scelta, seppur non all’avanguardia, ha garantito affidabilità e longevità agli animatronici di Fata Morgana, che ancora oggi regalano ai visitatori un’esperienza ricca di fascino retrò.

Immaginate un ingegnoso sistema di dischi e motori che orchestra i movimenti fluidi e realistici dei personaggi di Fata Morgana. Ogni manichino è controllato da un supporto dotato di piccoli motori, che ricevono istruzioni da una serie di dischi.

Pensate a questi dischi come a dei fogli di carta per partiture musicali, dove ogni movimento è codificato in una serie di curve e linee. Per creare queste “partiture”, i tecnici di Fata Morgana utilizzano un sistema a calamaio: muovendo manualmente il manichino, le curve dei movimenti desiderati si imprimono su fogli di carta fissati ai dischi.

Successivamente, i dischi vengono tagliati con precisione lungo le linee tracciate, creando una sorta di camma personalizzata per ogni movimento del manichino. Questi dischi sagomati vengono poi riposizionati sul supporto motorizzato, dando vita a un balletto meccanico di rara bellezza.

Backstage durante la realizzazione (De Vijf Zintuigen)

 

Oltre ai dischi a camme, che controllano con precisione i movimenti degli animatronics più piccoli, Fata Morgana impiega sistemi avanzati per dare vita ai personaggi più grandi e imponenti.

Servomotori e cilindri pneumatici:

La donna con la brocca d’acqua al mercato, ad esempio, non usa dischi a camme, ma motori mandrino posizionati proprio dietro di lei. Questi motori garantiscono movimenti fluidi e precisi, perfetti per animare figure di dimensioni maggiori.

Per i personaggi che compiono movimenti ampi e pesanti, come il gigantesco Djinn che apre e chiude le porte del castello inabissato, si utilizza un sistema pneumatico: cilindri di aria compressa, posizionati nel seminterrato, controllano i movimenti fluidi e potenti di questa iconica figura.

Aria compressa per velocità e potenza:

L’utilizzo di aria compressa permette di ottenere movimenti più rapidi e potenti rispetto ai sistemi a dischi a camme. Questo è fondamentale per dare vita a personaggi che compiono azioni veloci e vigorose, come il fabbro che martella il ferro nella scena del mercato.

In questo modo, Fata Morgana combina diverse tecnologie per creare un’animazione ricca di dettagli e di realismo, che incanta e coinvolge i visitatori di tutte le età.

 

Registrazione dei movimenti in corso (Regionaalarchieftilburg.nl)

 

Le fluide e armoniose movenze dei personaggi di Fata Morgana nascono da un processo creativo ingegnoso che trae ispirazione dalla gestualità umana. Theo Hochwald, un dipendente di Efteling, ha dato vita a questa magia catturando su video i movimenti di ogni singolo personaggio, mimandoli con perizia e attenzione.

Le registrazioni video sono state poi tradotte in istruzioni tecniche specifiche, codificando la gestualità umana in un linguaggio comprensibile alle macchine. Questo processo di “traduzione” ha permesso di trasformare i movimenti fluidi e complessi in una serie di comandi precisi per i sistemi meccanici dell’attrazione.

Il cuore pulsante di Fata Morgana è una scheda di controllo a 8 canali sviluppata internamente. Questo dispositivo all’avanguardia permette di gestire simultaneamente 8 differenti azioni, attivando valvole, motori o lampade con impeccabile sincronismo. Grazie a questa tecnologia, i personaggi di Fata Morgana prendono vita in un’armoniosa danza meccanica.

La sala del trono in preparazione (Regionaalarchieftilburg.nl)

 

Il ride system

Il sistema di trasporto di Fata Morgana, realizzato dalla ditta svizzera Intamin AG, è un capolavoro di ingegneria nascosto sotto la superficie dell’acqua: 18 dischi di trazione rotanti invisibili ai visitatori regolano il movimento delle barche che, ancorate ad un cavo d’acciaio, vengono trainate lungo il canale dell’attrazione.

Con un costo totale equivalente a 7 milioni di Euro attuali, l’attrazione si estende su una superficie di 4.000 m² e contiene 2.500 m³ d’acqua.

Per garantire la massima sicurezza e affidabilità, il cavo in acciaio viene sostituito ogni tre anni. Inoltre, l’attrazione viene svuotata ogni anno – un’operazione che richiede ogni volta oltre 25 ore di lavoro – in modo da essere pulita a cadenza regolare.

Poco prima dell’inaugurazione, nel 1986, i vigili del fuoco reputarono l’attrazione non conforme a causa di problemi con le uscite di emergenza. La direzione del parco decise di inserire in ogni scena due membri dello staff sparsi tra gli animatronics e perfettamente vestiti a tema, in modo di poter guidare le persone alle uscite di emergenza in caso di problemi tecnici. Seppur possa sembrare assurdo, l’attrazione ottenne così il via libera all’apertura.

Oggi, per garantire la sicurezza dei visitatori in caso di evacuazione, l’attrazione è dotata di un sistema innovativo di cuscini di salvataggio. Questi cuscini bianchi, normalmente posizionati sul fondo del canale a una profondità di 1,20 metri, rimangono sgonfi durante il normale funzionamento dell’attrazione. In caso di necessità, un sistema di emergenza li gonfia rapidamente, facendoli emergere in superficie. I visitatori possono quindi utilizzarli come “marciapiedi galleggianti” per raggiungere la riva in sicurezza.

Oltre ai cuscini di salvataggio, l’attrazione è dotata di un sistema di griglie sottomarine a scomparsa. In caso di evacuazione, queste griglie si sollevano mediante pistoni idraulici, creando una superficie solida che i visitatori possono utilizzare per raggiungere le uscite di emergenza. Le porte di emergenza, integrate perfettamente nel tema delle scene, si aprono verso l’esterno dell’edificio, garantendo un rapido e sicuro deflusso dei visitatori.

I marciapiedi gonfiabili (Eftepedia)

 

La tematizzazione

Le diverse scene di Fata Morgana sono impreziosite da una ricca collezione di oggetti autentici, frutto di un’attenta ricerca nei mercati marocchini. Dalle intricate ceramiche alle morbide tappezzerie, ogni dettaglio contribuisce a creare un’atmosfera realistica e coinvolgente.

Le elaborate scenografie, che raggiungono i 6 metri di altezza e si sviluppano lungo un percorso di 980 metri, trasportano i visitatori in un mondo magico e lontano. L’utilizzo di materiali naturali, come bambù e palme provenienti dalle Filippine, aggiunge un tocco di autenticità e di fascino esotico.

L’uso sapiente di fuoco e profumi lungo il percorso arricchisce l’esperienza sensoriale, immergendo i visitatori in un’atmosfera ricca di suggestioni. Vere torce illuminano alcune scene, creando un effetto scenografico di grande impatto.

Le rocce di Fata Morgana, realizzate dalla ditta tedesca Böhm come calchi di rocce reali, non sono solo elementi scenografici, ma integrano un complesso sistema di illuminazione, diffusione di aromi e controllo audiovisivo. 720 punti luce e diffusori di profumi, gestiti da una rete di computer, creano un’atmosfera multisensoriale immersiva. Per la messa a punto di luci e suoni, fu impiegato durante la costruzione un carrello speciale che ha permesso di simulare l’altezza media dei visitatori a bordo delle imbarcazioni, ancora assenti, in modo da regolare l’esperienza in modo preciso.

 

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