Dopo averci lavorato a spizzichi e bocconi per più di una settimana vi condivido la mia recensione dettagliata di questo fratello di The Smiler, come lo definiscono alcuni…
Premessa
Come molto probabilmente avrete potuto notare dagli svariati post che ho pubblicato sul thread, il mio hype per questa bestia era a livelli mai raggiunti prima. Giuro che non stavo più nella pelle e durante la lunga traversata della Svizzera non facevo altro che pensare alla sessione di WarmUp che stava aspettando me ed il buon Riccardo92 poco più tardi. Giunge il momento di una pausa fisiologica in un’area di sosta in mezzo alle alpi dove per fortuna c’era Wi-Fi gratuito, mi connetto, ed arriva la fatidica notizia del valleying e conseguente cancellazione dell’evento per gli abbonati. Finalmente vengo riportato alla realtà e comprendo che non è una macchina perfetta anzi é un prototipo estremamente complesso e come tale ha bisogno di essere messo a punto per bene.
Intro
Una volta Entrati nel parco il 26 Aprile decidiamo di non buttarci in mezzo alla mandria di gente che vuole provare Voltron subito, ma di approfittare delle attrazioni di Francia, Svizzera e Grecia con tempi di attesa ridicoli. La situazione Voltron non si schiodava dalle 3 ore di attesa e la mia voglia di provarlo aveva raggiunto livelli improponibili, così decidiamo di metterci comunque in coda.
Coda Temporanea
Arriviamo nella fila temporanea dentro a Traumatica, 5 serpentine belle lunghe tutte piene. L’area di overflow in se è abbastanza bruttina con transenne da cantiere coperte con teloni e bandierine croate che bloccano la vista sulla strada di servizio che porta al cantiere di fianco a Voltron. Ho però apprezzato che riproducessero la colonna sonora anche in quella zona. Ci abbiamo messo circa 1h30 per passare tutte le serpentine ed entrare ufficialmente nell’area Croata. Una volta entrati in Croazia e passato il check-point (letteralmente due cast member alternavano la viabilità tra la coda di Voltron e l’area croata) la coda proseguiva costeggiando l’area delle piscine con rovine. Veramente molto molto bella, tanti dettagli e tanta qualità in generale. La zona dei giardini è piena di alberi, piantine e fiori. Ho particolarmente apprezzato il ritorno della fontanella che si trasforma in un ruscello che prosegue nel sentiero della land, elemento già presente nell’area svizzera del parco. Purtroppo non sono riuscito a vedere la torre/rovina esplorabile per mancanza di tempo ma sarà una priorità assoluta durante la prossima visita.
Coda esterna
Una volta superata la parte dei “giardini” si entra finalmente nell’impianto idroelettrico che ospita l’esperimento di Nikola Tesla. Per chi non avesse ancora vissuto questa esperienza, consiglio caldamente di spoilerarsi il meno possibile. La parte outdoor è carina, si snoda nel “cortile sul retro” di questa centrale idroelettrica abbandonata. Sono presenti turbine d’acqua, arnesi di ferro arrugginiti e qualche lamiera buttata a caso (non sono un grande fan di quest’ultimo elemento). Sinceramente spero che aggiungano qualcosa per fare ombra, o quest’estate la gente si fermerà ben più del dovuto sotto alla turbina con l’acqua (sempre se funzionerà

, già al secondo giorno molto ugelli si erano sfondati “rinfrescando” gli ospiti. Inoltre mi è stato detto che già durante, il weekend successivo all’apertura era stata disattivata

).
Coda indoor
Per quanto riguarda la parte indoor mi ha semplicemente lasciato a bocca aperta. Rimarrei per ore a godere dello stupefacente spettacolo che hanno creato lì dentro. Questa si che è un’esperienza a livello Universal (non come Uncharted).
Un’esperienza spettacolare in tutto e per tutto. Si entra in una piccola casupola con una scrivania, delle lavagne, poltrone, appunti e dettagli che rimandano all’Adventure Club of Europe. Sempre dentro alla casupola possiamo vedere una piccola rappresentazione dell’esperimento di Tesla: all’interno di due gabbiette “teletrasportatrici” appare e scompare un topo. A volte il topo sopravvive a volte no. È senza dubbio un dettaglio un po’ macabro, ma è veramente d’impatto. Ci viene fatto indirettamente capire che l’esperimento di Tesla non è ancora del tutto pronto ed il dottore sta adottando un approccio “Trial & Error” con noi ospiti come cavie. Tutto ciò mi ha ricordato tantissimo quello che succede in “The Prestige” di C. Nolan, chi ha visto il film di sicuro sa a cosa mi sto riferendo.
La coda prosegue all’interno dell’edificio principale dove veniamo travolti dalla totale potenza di questa esperienza. Abbiamo una postazione dove Nikola Tesla animatronico in persona ci mostrerà ulteriori dettagli sul suo esperimento. Intorno all’animatronico infatti sono presenti bobine funzionanti e diversi altri marchingegni. Tutto ciò è accompagnato da uno dei dettagli più folli che io abbia mai visto. Bobine di Tesla in modalità speaker, come in quella scena dell’Apprendista Stregone. In questo caso riprodurranno il tema principale di Voltron “in modalità elettrica” circa 1 volta ogni 20 minuti (mi rimane l’amaro in bocca ogni volta che salgo sul coaster senza riuscire a godermi questo capolavoro). Sulle pareti laterali dell’edificio ci sono delle feritorie che si aprono e chiudono seguendo il cicle del coaster e dell’esperimento di Tesla. Precisamente un ciclo consiste in: le feritoie aprirsi sulla sinistra; un treno avanzare sul lancio; le feritoie richiudersi; vari rumori elettrici seguiti dal lancio. Subito dopo si apriranno le feritoie dal lato opposto che ci mostreranno un treno con i Mack sopra materializzarsi (la faccia di Michael mi fa morire ogni volta

).
Personalmente ritengo che l’area della stazione sia la migliore vista fino ad ora, meglio anche di quella di FLY (che fino ad ora ritenevo la migliore mai vista).
Coaster Experience
Per quanto riguarda il coaster in sé ammetto che nutrivo molti dubbi sulla natura del layout che diciamocelo, visto dal pov rilasciato mesi fa sembra essere molto inversion heavy. Dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso sarebbe un eufemismo. le 7 inversioni ci sono, alcune piacciono alcune un po’ meno. La ride inizia con un simpatico effetto che consiglio caldamente di non spoilerarsi
dopo aver passato un bel po’ di tempo avanzando nella rolling station si affronta una curva a sinistra. Durante la quale, sulla destra, vediamo un’altro Nikola Tesla animatronico che ci parla ed una bobina di Tesla (che credo essere vera?) produrre un enorme scarica elettrica. Arrivati sul launch track il treno si ferma, si avverte il tracciato alzarsi leggermente ed il treno iniziare a vibrare di brutto. La colonna sonora diventa quasi assordante e nel frattempo veniamo investiti da scariche elettriche davanti e sopra di noi. Poi arriva il meglio, il tracciato alza e abbassa il treno due volte. Nel frattempo vediamo delle scariche elettriche ai lati seguire il movimento del treno, stiamo venendo trasformati in energia cosmica. Dopo questa scena SPETTACOLARE le porte si aprono e si viene immediatamente lanciati.
Penso che il layout di Voltron si possa dividere facilmente in 4 sezioni, vado ad analizzarle una ad una.
Prima sezione
Il lancio beyond vertical è veramente soddisfacente per essere un lancio “verticale”. Quest’ultimo ci catapulta nella prima, e secondo me migliore, delle 7 inversioni del coaster: l’Inverted Top Hat. Un elemento tanto raro quanto strano: il raggio di curvatura della transizione tra il lancio e l’inversione vera e propria è strettissimo e regala un divertentissimo momento di airtime invertito. Si prosegue al di sotto della prima Wardenclyffe tower. Il nostro viaggio è iniziato. Abbiamo poi un corkscrew a destra violentissimo che ci scaraventa giù dall’edificio. La sequenza di elementi successiva è composta da: speedhill + Immelman + Jr. Immelman. Francamente era la parte di layout che mi convinceva di meno in assoluto, mi sono però dovuto ricredere. La speedhill è un’assassina maledetta, regala infatti una botta di ejector paurosa. I due Immelman (che erano l’origine di tutti i miei dubbi su questa parte di layout) sono drasticamente diversi rispetto a quelli B&M a cui siamo “abituati”. Questi sono molto più whippy ed in uscita regalano un piccolo pop di airtime. Soprattutto il Jr. Immelman diventa particolarmente godurioso una volta che il coaster si è scaldato.
Seconda sezione
Il Seconda lancio dà inizio alla seconda sezione del coaster, c’è da dire che è lungo quanto? 4 metri? Beh, si sente ben più del previsto. È immediatamente seguito dallo Stall che regala 2 secondi pieni di hangtime. Per quanto riguarda quest’ultimo non ho molti metri di paragone (l’unico altro stall che ho provato è quello di BGCE) che strabatte questo per quanto mi riguarda (semplicemente dura il doppio, amo l’hangtime). Dopo lo stall abbiamo la prima airtime hill che regala un pop di ejector airtime veramente notevole. Dopodiché affrontiamo una specie di s-bend, che penso voglia essere simile a quella che ha Taron attorno alla stazione (quel simpatico elemento che ti sbatte letteralmente da una parte all’altra del sedile) questa iterazione voltroniana diciamo che lo fa…ma in maniera molto più aggraziata. Ormai arrivati sul maintenance shed entriamo in un dive loop che sa essere molto violento durante il cambio di direzione. Quest’ultimo è immediatamente seguito dalla piccola speedhill assassina che vi condurrà alla brake run prima della famigerata turntable.
Turntable Scene
La turntable si trova di fianco al piccolo building della maintenance. Sorge sotto alla seconda Wardenclyffe tower, la quale ci ricorda che una volta raggiunta siamo a metà del nostro viaggio. Infatti secondo la storyline dell’attrazione una volta raggiunto questo punto abbiamo viaggiato da punto A a punto B, ed ora dobbiamo tornare indietro. Premetto che per me una buona soundtrack conta tantissimo e diciamo che il principale motivo per cui ADORO ALLA FOLLIA questa sequenza è proprio l’audio, che ci travolge ed accompagna non appena entriamo nella struttura sotto alla torre. Dopo che il treno è avanzato sulla turntable quest’ultima ruoterà di 180º
in senso antiorario o orario è randomizzata.
Dopodiché la fantastica colonna sonora si fa ancora più incalzante, gli schermi tutt’intorno si caricano di energia durante la rotazione e di pari passo col crescendo della musica. Arrivati al culmine della tensione si viene improvvisamente lanciati indietro. Il lancio all’indietro ha un buon kick, e riesce sempre a sorprendermi. Lo stesso non posso dire della Jr. Scorpion Tail, che sinceramente trovo un po’ deludente, regala qualcosa solo nelle ultime due file.
Terza sezione
Dopo il piccolo rollback si passa sul 4º ed ultimo lancio, che dà inizio alla parte 3 di Voltron. La mia preferita. Il sequencing di questi 4 elementi è semplicemente sublime, vado ad elencarli:
1. Twisted Top Hat: sul tetto del maintenance building, che regala una buona dose di flojector airtime
2. Airtime Hill: che regala un momento di ejector degno di un RMC
3. Outer Banked Curve con inclinazione laterale di praticamente 90º. Il mio elemento preferito di tutto il coaster, che si premurerà di regalarvi un devastante momento di ejector airtime mentre si è ruotati lateralmente, BELLISSIMO.
4. Double Up: formato da due piccole bunny hop devastanti in salita. Le quali ci portano alla brake run, la cui scala di emergenza è nascosta in un bellissimo campanile.
Quarta sezione
Una volta oltrepassato il campanile siamo ufficialmente nella 4º ed ultima parte di Voltron. La brake run non rallenta minimamente il treno (come su Blue Fire). Quindi la si affronta con una velocità considerevole. Velocità che ci permette di ottenere un eccellente pop di ejector airtime in discesa da quest’ultima, alla Silver Star maniera. Siamo quindi nella parte finale del coaster, che si divincola attraverso le rovine adiacenti l’impianto idroelettrico. Si affronta un violento corkscrew in picchiata verso la piscina delle rovine. Si passa attraverso un arco che offrirebbe un fantastico effetto near miss. Dico offrirebbe perché di solito sono in mezzo grayout dopo la curva in picchiata. Dopo l’arco rimangono solo 3 elementi alla fine del coaster, una violentissima transizione da destra a sinistra subito seguita da una curva outerbanked a sinistra (che è veramente vicina ad essere un cutback) seguita dall’ultima inversione. Un corkscrew a destra (che è uno scavalcastrada come quello di BGCE, quindi è un po’ Meh) che ci porta verso l’ultima bunny hop assassina ed ai freni finali. Che layout spettacolare!
Difetti
Voltron non è però esente da difetti. Nulla di grave o irrisolvibile, però son cose che si notano…
1. Il rattling: ne hanno parlato tutti e tutti hanno espresso la loro opinione. C’è chi dice che stiano testando diversi compound per il materiale delle ruote e c’è chi dice che non hanno finito di montare le sospensioni “per il comfort” su tutti i treni. Non so dove sia la verità, ma non dubito minimamente che nel giro di qualche mese questo problema verrà risolto. Personalmente penso che queste vibrazioni (presenti in maniera consistente solo su alcuni treni e sulle sedute “alate”) siano perfettamente sopportabili e non impattino eccessivamente l’esperienza complessiva. Giusto per chiarire, sono un grande fan di Lost Gravity a WH e lui vibra moooolto più di Voltron.
2. Il theming della turntable: prima ho detto di amare alla follia la sequenza in turntable. Questo mio amore è principalmente dovuto alla soundtrack che trovo assolutamente perfetta per quel momento. È innegabile però che l’edificio intorno non sia finito. Mancano il soffitto e diversi dettagli, che erano presenti negli artwork rilasciati mesi fa. Poi secondo me deve essere il più buio e “nebbioso” possibile la dentro!
3. Reliability & fine tuning: come ogni prototipo super complicato nuovo di pacca Voltron si rompe e deve essere messo a punto. Il giorno dell’inaugurazione si è rotto spesso. I periodi di downtime duravano al massimo 5-10 minuti. Risolvevano in fretta e si tornava operativi. Il secondo giorno però (27/4) al mattino tutto ha funzionato perfettamente fino a circa metà pomeriggio. Quando in seguito ad un problema tecnico, è stato necessario un riavvio totale dell’attrazione per “risolvere” i problemi (in gergo questa procedura si chiama Hard Reset, ed è la traduzione dello “spegni e riaccendi” informatico in ambito attrazioni).
dopo l’hard reset è stato eliminato l’effect track, che evidentemente dava problemi. Il Giorno dopo (28/4) è ritornato in funzione regolarmente.
Bisogna poi dire che devono trovare una quadra per non creare così spesso ingorghi incredibili in zona turntable. Ad oggi non mi è mai successo ma so che quando succede non è per niente divertente.
Conclusioni
Che dire signori al primo giro (dopo 3 ore di attesa) abbiamo beccato la prima fila e ci siamo pure fermati al secondo lancio, con conseguente sequenza di riavvio con lancio multipass, che dovrebbe essere incluso nella ride normale da quanto è bello! Dopo il primo giro sia io che Riccardo siamo rimasti senza parole. Devastati dall’esperienza irripetibile appena vissuta e contenti di aver provato forse uno dei migliori coaster mai creati. Sono veramente contento che dopo tutta questa attesa le mie aspettative siano rimaste piacevolmente demolite. Voltron è il mio Nuovo numero uno. Lo ritengo attualmente la best rollercoaster experience in Europe, and honestly it’s not even close!
P.S. se volete vedere qualche POV con qualche reazione ho pubblicato un video sul mio canale YouTube ->
https://www.youtube.com/watch?v=yNz9969DSYg&t=6s