diweg0998 ha scritto: 18 feb 2025, 19:12
Per quanto riguarda le parziali ricolorazioni e sistemazioni ci sono state, come citavi tu, le mani del Moloch, alcuni interventi minori in main street in particolare all’altezza delle colonne dell’American Bar e della facciata del Charleston, la ricolorazione del colonnato del Ristorante Roma e, perché non citartelo, lo smantellamento della Msc e la risistemazione dell’area antistante. Sono stati piccoli interventi di mantenimento ma che spero possano aprire la strada ad interventi più importanti nella stagione entrante, soprattutto nell’area Far West perché ne ha bisogno.
La ricolorazione delle mani del Moloch è stata solo parziale: hanno riverniciato solo le parti visibili in prospettiva arrivando dal parcheggio, mentre dietro le mani sono rimaste verde muschio.
Il lavoro sulle colonne è talmente insignificante che non vale neppure la pena di commentarlo. Se questa è la base per aprirsi a lavori più importanti, stamo freschi.
E perché non citartelo? La nave MSC crollava letteralmente a pezzi. Non è stato un intervento voluto, ma obbligato.
Per quanto riguarda l’area Far West, si farebbe prima a rifarla da zero: il legno è praticamente marcio ovunque e in diverse parti stanno crescendo funghi (sì, avete capito bene) e muschio.
Ufficio Magico ha scritto: 18 feb 2025, 19:25
diweg0998 ha scritto: 18 feb 2025, 17:58
Comunque lo stesso Antonio Abete è attualmente Ad del Luneur Park dove il parco si presenta curato, sia nel verde che nelle strutture. Speriamo che in questo anno un po’ spento di novità (di fatto l’unica certezza per questa stagione è la mostra della storia del parco) si metta mano in maniera importante alla scenografia, come di fatto si è iniziato già a fare lo scorso anno qua e là in giro per il parco. Io sono fiducioso.
La storia torna nel festeggiamento dei primi 10 anni di Cinecittà World, che nel video promozionale parte dagli anni Sessanta, quando gli studi sulla Pontina venivano utilizzati per produzioni statunitensi. Sarà interessante vedere come questa storia (che dura ben più di 10 anni) potrà essere raccontata nella mostra, magari raccogliendo foto e interviste inedite. Quasi mai un parco si dimostra consapevole del proprio valore storico e affettivo, e sarebbe curioso se Cinecittà World fosse il primo a tentare un racconto in questo senso, dato che in genere si pensa che i parchi romani non abbiano appassionati.
Sarebbe davvero interessante ampliare la mostra con immagini e testimonianze inedite, magari proprio di chi ha vissuto quel territorio ben prima della nascita degli studi e del parco, magari con quelle dei pecorari che all'epoca si sono presi cura dei terreni. Raccontare 66 anni di storia, dalle origini rurali fino alle produzioni cinematografiche e alla nascita di Cinecittà World, potrebbe dare una profondità unica al progetto.
Gli appassionati ci sono, ma non si sentono minimamente vicini a un parco del genere. Il fatto che non esista neppure una fan page la dice lunga: il pubblico appassionato c’è, ma guarda altrove. Forse è anche su questo che bisognerebbe riflettere.