Blogger/Vlogger di parchi
Re: [Movieland Park] Novità 2024: Disaster - The Blockbuster Tour
Ah, a proposito di questi ultimi: provo grande tenerezza per chi mette dei semplici content creator appassionati e con molto tempo libero in contrapposizione o accanto a chi lo fa davvero di mestiere, ci vive e ci paga un bel po' di tasse. E lo dico senza calcolare l'effettiva qualità di ciò che viene girato e pubblicato, perché ci sono content creator con poche centinaia di follower che creano video decisamente interessanti per un pubblico di nerd e appassionati, e va benissimo così. Ma se pensate che i vari Jackrev e Efrem viaggino sullo stesso target e numeri di Jacopo Ellezetazeta, Mau Lore o Ufficio Mag... ehm, Giro della Morte, beh insomma, state facendo un po' di confusione. Jack e Efrem non vengono chiamati per parlare a noi nerd, ma ad un pubblico molto più ampio, e lo fanno con risultati diversi. Non migliori o peggiori, ma diversi. E ai parchi questo genere di contenuti servono, eccome se servono!
- Davide Noto
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Re: [Movieland Park] Novità 2024: Disaster - The Blockbuster Tour
Ottimo ragionamento
Anche se ormai i parchi sono diventati POP per i social, ci sono comunque content creator differenti con target differenti, sia d'interesse che di età.
Al parco non costano nulla se non per l'organizzazione dell'evento, rinfresco, accrediti, personale dedicato. In sostanza non viene pagato nessuno, al massimo per i più grossi che vengono da lontano offrono l'alloggio, soldi non ne girano.
Su quanta gente scopre il parco grazie ai contenuti è difficile rispondere in generale, io rispondo per me.
Quando iniziai io a fare i video nei parchi, il mio video su Movieland del 2017 fece conoscere il parco a tantissima gente, ed ogni anno le vendite tramite il mio link affiliato aumentano.
In sostanza ai parchi in generale conviene coinvolgere certe figure per espandere il pubblico, il lavoro certosino andrebbe fatto su chi invitare e su chi no, nel senso che bisognerebbe analizzare il pubblico di ogni content creator per capire se è compatibile con il messaggio che il parco vuole veicolare con quel tipo di evento.
ps: io mi ritengo un po' della prima generazione, dei nuovi arrivati LZZ è sicuramente quello che sta facendo bene, per fare quel tipo di video ci vuole tanta ricerca e passione, che in pochi hanno.

Anche se ormai i parchi sono diventati POP per i social, ci sono comunque content creator differenti con target differenti, sia d'interesse che di età.
Se vuoi ti rispondo io:ZioTeo ha scritto: 2 lug 2024, 17:16 Che non è sicuramente un valore aggiunto...vorrei vedere le statistiche di quanto costano ogni volta e di quanta gente va al parco grazie a queste persone...
Al parco non costano nulla se non per l'organizzazione dell'evento, rinfresco, accrediti, personale dedicato. In sostanza non viene pagato nessuno, al massimo per i più grossi che vengono da lontano offrono l'alloggio, soldi non ne girano.
Su quanta gente scopre il parco grazie ai contenuti è difficile rispondere in generale, io rispondo per me.
Quando iniziai io a fare i video nei parchi, il mio video su Movieland del 2017 fece conoscere il parco a tantissima gente, ed ogni anno le vendite tramite il mio link affiliato aumentano.
In sostanza ai parchi in generale conviene coinvolgere certe figure per espandere il pubblico, il lavoro certosino andrebbe fatto su chi invitare e su chi no, nel senso che bisognerebbe analizzare il pubblico di ogni content creator per capire se è compatibile con il messaggio che il parco vuole veicolare con quel tipo di evento.
ps: io mi ritengo un po' della prima generazione, dei nuovi arrivati LZZ è sicuramente quello che sta facendo bene, per fare quel tipo di video ci vuole tanta ricerca e passione, che in pochi hanno.
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Re: [Movieland Park] Novità 2024: Disaster - The Blockbuster Tour
Fontzy ha scritto: 3 lug 2024, 15:33 Jack e Efrem non vengono chiamati per parlare a noi nerd, ma ad un pubblico molto più ampio, e lo fanno con risultati diversi. Non migliori o peggiori, ma diversi. E ai parchi questo genere di contenuti servono, eccome se servono!
L''ambito dei creatori di contenuti dedicati ai parchi potrebbe aprire discussioni di grande interesse, che sorprendentemente non sono mai uscite qui.Davide Noto ha scritto: 3 lug 2024, 18:12 In sostanza ai parchi in generale conviene coinvolgere certe figure per espandere il pubblico, il lavoro certosino andrebbe fatto su chi invitare e su chi no, nel senso che bisognerebbe analizzare il pubblico di ogni content creator per capire se è compatibile con il messaggio che il parco vuole veicolare con quel tipo di evento.
Se ne parla qua e là per denigrare chi, secondo tanti, ha troppo tempo da perdere o troppi follower per dire qualcosa di credibile.
Servirebbe invece una riflessione seria su cosa hanno portato, nel bene e nel male, gli youtuber, le fanpage, le pagine intagram a tema.
Prima che un parco possa essere in grado di discernere ciò che distingue un canale dall'altro, un approccio dall'altro (e spesso sono differenze sostanziali profonde) ci sarebbe bisogno che noi, come spettatori e creatori, comprendessimo bene ciò che guardiamo e ciò che produciamo. E dato che parecchi spettatori e creatori sono qui, spero che avremo occasione di parlarne.
L'inaugurazione di Disaster sarà un momento in cui questo aspetto emergerà profondamente, visto che ci sarà da analizzare una soft opening, e che le sfumature delle opinioni saranno fondamentali in ogni contesto di dialogo, sempre che le si sappia cogliere.
Re: Blogger/Vlogger di parchi
A me sinceramente piacciomo quasi tutti
Trovo Jack molto carismatico, Efrem abile tecnicamente e Chriss candidamente appassionato. Poi Personalmente amo le analisi di Francesco del giro della morte e di Jacopo Ellezetazeta, dettagliate e intelligenti . Promossi per me
Ah! Nota di merito per Fabparks, i suoi video "tematizzazioni di mer..lin" fan spanzare, la sua combo inglese italiano poi molto smart.


Trovo Jack molto carismatico, Efrem abile tecnicamente e Chriss candidamente appassionato. Poi Personalmente amo le analisi di Francesco del giro della morte e di Jacopo Ellezetazeta, dettagliate e intelligenti . Promossi per me

- DreadTank27
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Re: Blogger/Vlogger di parchi
A proposito di Jack, sembra che i parchi si stiano aprendo verso di lui mostrando i retroscena del loro lavoro, vuoi che sia la gestione di un'attrazione o i backstage degli spettacoli. Preferirei fossero più in depth, magari anche solo su un'attrazione, ma è già un ottimo inizio e forse sarebbe troppo specifico per un pubblico più "generalista" quali sono i suoi iscritti

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Re: Blogger/Vlogger di parchi
Jack nel tempo ha saputo mantenere un equilibrio non facile, ed è bello che ci sia questo tipo di fiducia da parte dei parchi! A volte è complesso capire quanto essere espliciti nei propri contenuti, a rischio di scontentare un parco (che comunque di solito non dà molto). Un approccio come quello di Jack è ideale per rivolgersi ad un pubblico vasto e variegato: video colorati, accesi e divertenti non rendono essenziale puntare il dito contro ogni cosa che non funziona in una gestione, non richiedono un'analisi storica di successi e fallimenti, e quindi permettono di acquisire un'immagine di leggerezza positiva, e una fiducia che ora viene premiata.DreadTank27 ha scritto: 4 lug 2024, 10:42 A proposito di Jack, sembra che i parchi si stiano aprendo verso di lui
Creatori di contenuti un po' più generalisti come lui stanno dando tanto al nostro ambito, anche se forse non hanno noi appassionati come pubblico privilegiato, e lo fanno in maniera pacata e intelligente. Credo non sia scontato, guardando chi riesce a fare un po' di numeri su YouTube in altri ambiti, e come lo fa.
Per la profondità di analisi rivolta in maniera specifica agli appassionati rimane ampio spazio:
Ho letto spesso critiche e battutine gratuite rivolte all'ambito degli youtuber: a volte erano dettate da invidie verso chi sembrava godere di qualche minimo privilegio, altre volte partivano da un fatto vero: tanti ci hanno provato, talvolta senza competenze tecniche, senza sapersi esprimere, senza molto da dire, con pretese campate in aria e fondate sul nulla.Galahad ha scritto: 4 lug 2024, 10:19 Amo le analisi di Jacopo Ellezetazeta, dettagliate e intelligenti
Basta poco (e in questo caso non parliamo di poco) per emergere qualitativamente e quantitativamente, costruendo un nuovo tipo di pubblico che prima non c'era.
<3
Eppure ci si chiede: perché solo lui lo fa? Davvero dobbiamo sentirci costretti a compiacere, anche solo di facciata, per paura di rovinare il rapporto con questo o quel luogo? Sul serio non ci sono alternative al "sì, il parco è un po' scolorito, però ci stanno lavorando"?Galahad ha scritto: 4 lug 2024, 10:19 Nota di merito per Fabparks, i suoi video "tematizzazioni di mer..lin" fan spanzare.
Domanda che mi pongo spesso, e che dal punto di vista creativo trova risposta in equilibri mai del tutto soddisfacenti.
E quindi Fab Parks, con la sua preparazione e la sua ironia sempre puntuale e mai eccessiva, ci ha aperto una strada che sarebbe bello avere il coraggio di seguire.
Visto che abbiamo fatto molti nomi, senza nessuna esaustività mi permetto di citare Federtube, che prima e più di altri ha portato un approccio del tutto personale a quest'ambito, regalandoci tante riflessioni capaci di farci intrattenere, imparare e divertire, e Parks and Fun, che è stato il primo in assoluto a fare sul serio, e che ha contribuito a rendere possibile un rapporto con i parchi che, senza lui e senza i numeri di un paio di persone che sono arrivate dopo di lui, ora non esisterebbe.
- Davide Noto
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Re: Blogger/Vlogger di parchi
Grazie, sono onorato per questa citazioneUfficio Magico ha scritto: 4 lug 2024, 13:09 Visto che abbiamo fatto molti nomi, senza nessuna esaustività mi permetto di citare Federtube, che prima e più di altri ha portato un approccio del tutto personale a quest'ambito, regalandoci tante riflessioni capaci di farci intrattenere, imparare e divertire, e Parks and Fun, che è stato il primo in assoluto a fare sul serio, e che ha contribuito a rendere possibile un rapporto con i parchi che, senza lui e senza i numeri di un paio di persone che sono arrivate dopo di lui, ora non esisterebbe.

- Andrea Ricci
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Re: Blogger/Vlogger di parchi
Quello che non capisco è come i boomer non riescano a capire che i social sono diventati quello che è la TV commerciale ma con enormi potenzialità in più.
Non vorrei che pensassero veramente che Gerry Scotti mangi solo il riso Scotti o che Mastrota usi le pentole Mondial Casa e la bici con cambio Shimano. Allo stesso modo non mi aspetto che tutti gli youtuber usino NordVPN (non usate le VPN se non per guardare lo streaming pirata altrimenti sono completamente inutili), ne parlano bene perché li pagano.
È compito dell'influncer, come lo è per la TV, creare un contenuto che invogli la gente a vedere il suo video o programma in modo che lo sponsor sia felice.
Poi si può essere anche content creator senza essere influencer. Se, per esempio, uno ha un canale che parla di tecnologia con 1000 iscritti, magari un piccolo shop online di materiale informatico ha l'interesse di fargli provare le cose gratis in cambio di una semplice citazione nel video; invece di sparare nel mucchio il proprietario dello shop online è sicuro che il suo nome è arrivato a 1000 persone potenzialmente interessate. Poi se il canale cresce e gli iscritti passano a 100.000 non lo chiamerà più il piccolo shop ma magari direttamente un produttore tipo Asus. Questa cosa la potete traspondere anche sui parchi. E lo sanno anche i sassi che quando nascono delle collaborazioni c'è un occhio di riguardo da tutte e due le parti, ma sta al content creator valutare fino a dove spingersi con le critiche (per non giocarsi la collaborazione come ha fatto qualcuno che ha tutto il mio appoggio per quello che può valere).
Uno dei grossi vantaggi rispetto alla TV è proprio che questo, prendo in prestito questa frase da Ratatouille (benché io detesti le citazioni colte, ma non so se Ratatouille può essere considerata una citazione colta):

Non vorrei che pensassero veramente che Gerry Scotti mangi solo il riso Scotti o che Mastrota usi le pentole Mondial Casa e la bici con cambio Shimano. Allo stesso modo non mi aspetto che tutti gli youtuber usino NordVPN (non usate le VPN se non per guardare lo streaming pirata altrimenti sono completamente inutili), ne parlano bene perché li pagano.
È compito dell'influncer, come lo è per la TV, creare un contenuto che invogli la gente a vedere il suo video o programma in modo che lo sponsor sia felice.
Poi si può essere anche content creator senza essere influencer. Se, per esempio, uno ha un canale che parla di tecnologia con 1000 iscritti, magari un piccolo shop online di materiale informatico ha l'interesse di fargli provare le cose gratis in cambio di una semplice citazione nel video; invece di sparare nel mucchio il proprietario dello shop online è sicuro che il suo nome è arrivato a 1000 persone potenzialmente interessate. Poi se il canale cresce e gli iscritti passano a 100.000 non lo chiamerà più il piccolo shop ma magari direttamente un produttore tipo Asus. Questa cosa la potete traspondere anche sui parchi. E lo sanno anche i sassi che quando nascono delle collaborazioni c'è un occhio di riguardo da tutte e due le parti, ma sta al content creator valutare fino a dove spingersi con le critiche (per non giocarsi la collaborazione come ha fatto qualcuno che ha tutto il mio appoggio per quello che può valere).
Uno dei grossi vantaggi rispetto alla TV è proprio che questo, prendo in prestito questa frase da Ratatouille (benché io detesti le citazioni colte, ma non so se Ratatouille può essere considerata una citazione colta):
E sempre da Ratatouille rubo un'altra fraseAnton Ego ha scritto:non tutti possono diventare dei grandi content creator ma un grande content creator può celarsi in chiunque
Sorry for the long post, here's a potatoAnton Ego ha scritto:L'opera (attrazione/spettacolo/video/post) più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale

War against the ciglioni
Re: Blogger/Vlogger di parchi
Apro una piccola parentesi, in Italia manca in generale la cultura dei parchi e le vie da seguire, se ne vuoi parlare online, sono due: quella impegnativa ma facile, che seguono Jack, Efrem, Chris ecc.
E quindi fare video mirati a un pubblico non specifico, senza troppe informazioni dettagliate ma basati su pareri personali e micro pubblicità al parco su novità, eventi, restyling...
Direzione vincente, pubblico garantito e possibilità di guadagno.
La seconda via invece è quella stretta, che non tutti hanno il coraggio di seguire, quella dove se vuoi dire che qualcosa ti fa ca*are lo dici e basta, indipendentemente dai rapporti che si potrebbero creare con i parchi. Una percentuale di creator bassa, forse 3/4 capaci di farlo senza filtri, ma che si rivela spesso statica, con una crescita minima, proprio perché in questo caso un pubblico di riferimento si ha, gli appassionati, che in Italia sono pochi (quelli veri).
Ci vuole coraggio? No. Semplicemente si ha chiaro in mente che ciò che stai realizzando non miri a farlo diventare un lavoro.
Con questo non sto dicendo che una delle vie è migliore dell'altra, anzi. Mi ritengo molto soddisfatta di tutti i creator che abbiamo in Italia e seguo praticamente tutti perché ognuno offre sfumature diverse e interessanti.
Chiaramente però non si può mettere al rogo chi decide di "vendersi" un po' per mantenere rapporti con i parchi (ed è una cosa che noto spessissimo, soprattutto nel forum, è pieno di haters).
Fare video è un lavoro a tutti gli effetti e se punti a camparci devi fare anche dei sacrifici, devi mascherarti un po', seguire i trend, cogliere le occasioni, a volte fare a gara con altri creator. È cosi, ed è normale che lo sia.
E quindi fare video mirati a un pubblico non specifico, senza troppe informazioni dettagliate ma basati su pareri personali e micro pubblicità al parco su novità, eventi, restyling...
Direzione vincente, pubblico garantito e possibilità di guadagno.
La seconda via invece è quella stretta, che non tutti hanno il coraggio di seguire, quella dove se vuoi dire che qualcosa ti fa ca*are lo dici e basta, indipendentemente dai rapporti che si potrebbero creare con i parchi. Una percentuale di creator bassa, forse 3/4 capaci di farlo senza filtri, ma che si rivela spesso statica, con una crescita minima, proprio perché in questo caso un pubblico di riferimento si ha, gli appassionati, che in Italia sono pochi (quelli veri).
Ci vuole coraggio? No. Semplicemente si ha chiaro in mente che ciò che stai realizzando non miri a farlo diventare un lavoro.
Con questo non sto dicendo che una delle vie è migliore dell'altra, anzi. Mi ritengo molto soddisfatta di tutti i creator che abbiamo in Italia e seguo praticamente tutti perché ognuno offre sfumature diverse e interessanti.
Chiaramente però non si può mettere al rogo chi decide di "vendersi" un po' per mantenere rapporti con i parchi (ed è una cosa che noto spessissimo, soprattutto nel forum, è pieno di haters).
Fare video è un lavoro a tutti gli effetti e se punti a camparci devi fare anche dei sacrifici, devi mascherarti un po', seguire i trend, cogliere le occasioni, a volte fare a gara con altri creator. È cosi, ed è normale che lo sia.
Re: Blogger/Vlogger di parchi
Allo stesso modo eviterei di osannare creators che basano ore e ore di video su dati quali "sulla mappa è disegnato un aereo, ma siccome dalla monorotaia non lo vedo allora la nuova attrazione è un cantiere". Ultimamente non stanno facendo una gran figura.HemNes ha scritto: 10 lug 2024, 11:41 Chiaramente però non si può mettere al rogo chi decide di "vendersi" un po' per mantenere rapporti con i parchi (ed è una cosa che noto spessissimo, soprattutto nel forum, è pieno di haters).
Fare video è un lavoro a tutti gli effetti e se punti a camparci devi fare anche dei sacrifici, devi mascherarti un po', seguire i trend, cogliere le occasioni, a volte fare a gara con altri creator. È cosi, ed è normale che lo sia.
Re: Blogger/Vlogger di parchi
per la stessa logica, dato che il mio idraulico mi ha spaccato il rubinetto, allora tutti gli idraulici non stanno facendo una gran figura
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Re: Blogger/Vlogger di parchi
Credo sia davvero difficile non avere filtri, per tutti. Si parte pensando alla libertà, e ci si accorge che, anche solo per non scontentare, a volte qualche concessione non costa poi troppo, e via così.HemNes ha scritto: 10 lug 2024, 11:41 Una percentuale di creator bassa, forse 3/4 capaci di farlo senza filtri, ma che si rivela spesso statica, con una crescita minima, proprio perché in questo caso un pubblico di riferimento si ha, gli appassionati, che in Italia sono pochi (quelli veri).
Ci vuole coraggio? No. Semplicemente si ha chiaro in mente che ciò che stai realizzando non miri a farlo diventare un lavoro.
Sorvolando sui parchi che inviano richieste volgari come "facci vedere il video prima di pubblicarlo" (il che significa, presumo, che altri solitamente accettano), un gesto gentile da parte di chi accoglie invoglia di per sé ad un racconto più garbato. Altre volte chi gestisce i parchi si apre in racconti anche molto interessanti sulle ragioni per cui vengono prese determinate scelte e vengono trascurati altri aspetti: e con che faccia si può poi andare a dire nel video "questa parete è scolorita", quando se ne conoscono le ragioni, magari drammatiche?
Però credo sia presto per capire se ci sia un pubblico di appassionati, e quanto possa essere consistente: gli esperimenti sono stati pochi e spesso incostanti nel tempo, in tanti casi molto recenti.
Re: Blogger/Vlogger di parchi
Beh, basta fare delle brevissime analisi partendo dai commenti.
Canali come il tuo e Jacopo LZZ si riempiono di commenti anche in video con una percentuale bassa di visualizzazioni. Questo perché il vostro format attira più un pubblico di appassionati del settore, spinti a dare il loro parere, creando spunti di conversazione anche interessanti, e non il pubblico generico che magari vede un video di un parco solo perchè ha organizzato una gita.
Ma questa è una cosa bellissima, significa che siete il "prodotto" giusto per questo tipo di audience.
Audience che sotto i video di vostri colleghi prova forse frustrazione, rabbia o chissà cosa solo perché non condividono i loro pareri.
Quindi no, non è presto per capire se ci sia un pubblico di appassionati. C'è e seleziona bene chi e cosa guardare.
Canali come il tuo e Jacopo LZZ si riempiono di commenti anche in video con una percentuale bassa di visualizzazioni. Questo perché il vostro format attira più un pubblico di appassionati del settore, spinti a dare il loro parere, creando spunti di conversazione anche interessanti, e non il pubblico generico che magari vede un video di un parco solo perchè ha organizzato una gita.
Ma questa è una cosa bellissima, significa che siete il "prodotto" giusto per questo tipo di audience.
Audience che sotto i video di vostri colleghi prova forse frustrazione, rabbia o chissà cosa solo perché non condividono i loro pareri.
Quindi no, non è presto per capire se ci sia un pubblico di appassionati. C'è e seleziona bene chi e cosa guardare.
Re: I corsari
Raga..nessun YouTuber influencer informa…nessuno: scassano solo i cocones alle inaugurazioni, parlano sulle alterazioni, scroccano a destra e a manca per portare 19999999 video tutti uguali quanti inutili. Perdete più tempo a seguirli che ad andare fisicamente in un parco. Non sono un valore aggiunto in nessun settore. Grande bolla alimentata dai maledetti social…
Re: I corsari
Sono video fatti in collaborazione con Gardaland. Probabilmente è un piccolo spoiler imbeccato dal parco.